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Quando: Venerdì 16 maggio 2025, dalle 11 alle 12
Dove: Sotto il Volto del Cavallo - Municipio

    Rifiuti, il monopolio di Hera nel mirino: “Serve una società pubblica”

    Rete Giustizia Climatica, Forum Ferrara Partecipata e La Comune insieme per la campagna di ripubblicizzazione. Sabato il flash mob davanti allo sportello di viale Cavour 62

    In vista del flash mob che si terrà sabato 22 febbraio davanti allo sportello Hera di viale Cavour 62, alle ore 10, Rete Giustizia Climatica e Forum Ferrara Partecipata, con l’appoggio de La Comune, spiegano le ragioni della campagna “Liberiamo Ferrara da Hera”. Posto che la privatizzazione dei servizi non giova al portafoglio dei cittadini e nemmeno alla qualità della loro vita in termini di salute, la Rete e il Forum indicano la strada all’Amministrazione: “Ripubblicizzare la gestione dei rifiuti urbani”.

    Partendo dall’esempio virtuoso della città di Forlì che dal 2017 si affida a una società interamente pubblica per la gestione dei rifiuti, la Alea Ambiente Spa, il portavoce di Forum Ferrara Partecipata e Rete Giustizia Climatica Corrado Oddi chiarisce perché sarebbe necessario togliere il monopolio a Hera e creare, invece, una nuova azienda pubblica. “La concessione del servizio a Hera è scaduta dal 2017 – afferma – e da più di sette anni è in proroga”.

    “L’assessore Balboni ha annunciato che entro i primi tre mesi di quest’anno si dovrà decidere in Consiglio comunale l’affidamento del servizio – continua Oddi – ma l’ipotesi alla quale l’Amministrazione guarda è quella di aprire una gara”. Gara che “ovviamente vincerebbe Hera”, poiché per come è spartito il mercato hanno la meglio pochi grandi soggetti e, in particolare in Emilia-Romagna, “fanno da padrone le multiutility di Iren ed Hera”.

    Costerebbe troppo creare una nuova azienda pubblica? Questa è stata l’obiezione presentata da Balboni in commissione, come ricorda il portavoce. Tuttavia, secondo uno studio fatto dall’Università di Ferrara e dalla Rete Giustizia Climatica “l’investimento effettivo oscilla tra i 4,5 e i 5,2 milioni di euro. “Noi indichiamo due strade che rendono questo investimento possibile – dice Oddi –. Usare le riserve di utili di Ferrara Tua, che nel 2023 ne ha registrate più di 17 milioni di cui almeno 8 disponibili. Oppure, vendere le azioni libere di Hera che corrispondono a più di 20 milioni di introiti possibili con la vendita”.

    Oltre alla pubblicizzazione, Rete e Forum propongono la diffusione della raccolta porta a porta dei rifiuti. “Su 307 gestioni di rifiuti nella nostra Regione – dichiara Oddi – 57 sono considerate virtuose, e 43 di queste utilizzano il sistema porta a porta”. Virtuose perché “non è vero che la situazione del servizio rifiuti di Ferrara è così buona come viene molto spesso propagandato”, secondo il portavoce. Si riferisce al raggiungimento della città estense dell’87% di raccolta differenziata.

    “Un indicatore sfalsato – spiega – poiché va comparato quanto si differenzia rispetto non solo a quanti rifiuti si produce, ma anche rispetto a quanti scarti”. Mettendo insieme questi dati, ne esce che Ferrara in regione “è al penultimo posto per quanto riguarda gli scarti della raccolta differenziata (che sono sopra al 30%) e usando invece l’indicatore ‘minore rifiuti da smaltire’ si posiziona solo al quinto posto”.

    Considerato che il sistema di raccolta porta a porta responsabilizza il cittadino a una differenziata ancora più attenta, diminuirebbero non solo gli scarti, ma si dimezzerebbe anche l’incenerimento dei rifiuti. “Sulla base di questi numeri e con le proposte che avanziamo – conclude Oddi – ci sarebbero tutte le condizioni per migliorare la salute dei cittadini e la qualità dei servizi”.

    Pubblicato

    21/02/2025

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