Skip to main content
Quando: sabato 21 dicembre 2024
Dove: Corso di Porta Mare. Torrione san Giovanni
Quando: Sabato 7 dicembre , ore 10:30
Dove: Corso di Porta Mare. Torrione san Giovanni

    Materiali

    Alla base della partecipazione c’è la conoscenza. In questa sezione del sito pubblichiamo tutti i documenti che riteniamo debbano essere condivisi per capire cosa sta succedendo in città attorno al progetto Fé.ris. 

    Documenti del comune o dell’Ar.co

    NomeDescrizioneScarica il documento
    Commenti alla Proposta Tecnica di Controdeduzioni alle Osservazioni al PUG

    Ad aprile del 2024 gli uffici tecnici hanno prodotto una prima valutazione delle osservazioni.

    Controdeduzioni tecniche alle Osservazioni al PUG di Ferrara

    Le osservazioni al PUG presentate dal Forum o da comitati e associazioni aderenti al forum si trovano nella pagina Osservazioni al PUG

    E’ molto probabile che la proposta di PUG che verrà presentata in III Commissione consideri le 280 osservazioni presentate dai cittadini raggruppate in 10 gruppi, che potrebbero essere i seguenti:
    modifiche puntuali e/o adeguamento allo stato dei luoghi (“Adeguamento degli elaborati all’effettivo stato dei luoghi”);
    modifiche alle classi di tutela degli edifici storici (“Classi di tutela edifici”); normative (“Disciplina”);
    nuove previsioni o aree edificabili (“Nuova area edificabile”);
    elaborati del Quadro Conoscitivo (“QC”);
    riclassificazione delle dotazioni ecologiche (“Riclassificazione dotazione ecologica”);
    riclassificazione di tessuti consolidati (“Riclassificazione tessuti consolidati”);
    strategie del Pug (“Strategie”);
    vincoli (“Vincoli”);
    generali (“Varie”).

    Nella tabella sottostante, alle osservazioni si aggiungono i commenti o le contro-controdeduzioni che abbiamo ricevuto da chi ha redatto l’osservazione.
    Per agevolare la ricerca il background delle osservazioni su argomenti comuni ha lo stesso colore.

    Mobilità, Viabilità, Ciclabili, ecc..

    Rigenerazione Urbana

    Aree Verdi, Parchi, Forestazione Urbana

    Criticità Ambientali

    AUTORE
    iniziali
    SINTESI CONTRODEDUZIONI Commenti e Contro-CONTRODEDUZIONI

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Per valorizzare la vocazione del Parco Urbano come “nodo ecologico” del territorio, finalizzato a sviluppare la tutela ambientale, ecologica e di difesa della biodiversità, si chiede che nella scheda del progetto guida – Tav. PG3- vengano specificate le funzioni
    incompatibili con la natura del Parco ed in particolare che alla dicitura “spazi aperti per eventi temporanei” venga aggiunta la dicitura ” esclusi quelli che richiamano forte affluenza di pubblico concentrati in tempi ristretti, quelli con impatto acustico tale da recare danno o disturbo alla fauna del Parco e delle zone limitrofe, quelli che possono recare danno alla vegetazione del Parco e quelli per il cui allestimento e svolgimento sia necessario l’accesso al Parco di mezzi che possono danneggiare in modo permanente i percorsi ed il manto erboso del Parco stesso. Ciò per evitare che in futuro si possano svolgere nel territorio del Parco urbano, ed in particolare nella sua parte pubblica, iniziative, attività e manifestazioni chiaramente in contrasto con le finalità sopra descritte del Parco stesso.

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che nel Progetto-Guida PG3 “Il parco nord della multifunzionalità agraria, dello sport e del tempo libero” e negli schemi strategici di assetto del territorio (elaborato S2 “Rigenerazione e attrattività del territorio”) il PUG definisce chiaramente quale è la vocazione del Parco Urbano, ossia contenitore di attività ludiche e di svago all’aria aperta. Non è di competenza del PUG (secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017) definire quali siano gli eventi a grande affluenza di pubblico. Inoltre si specifica che non sono presenti vincoli sovraordinati di tipo naturalistico.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Richiesta che le aree verdi zona Est prospicienti il parco delle Mura siano oggetto di un progetto di forestazione urbana e che siano sottoposte ai vincoli di tutela ambientale e paesaggistica del parco delle Mura o del Parco Urbano Nord.

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento all’elab. SL1_Strategie Locali – Ferrara EST, le aree in questione risultano comprese nelle seguenti strategie: Relazione con il parco delle Mura – tutela e cucitura delle aree verdi lungo le direttrici stradali della cerchia muraria – Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – sistema delle aree verdi da potenziare – Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – coni visivi/cunei verdi di penetrazione – Tutela degli spazi vuoti interclusi nella trama dell’edificato come “cunei verdi” – aree permeabili intercluse al territorio urbanizzato da tutelare. Il PG4, pur con la sua cartografia di carattere ideogrammatico, prevede che il Parco delle Mura si debba consolidare dal punto di vista paesaggistico e ambientale attraverso densificazione vegetale e connessione con gli spazi verdi adiacenti (parchi, giardini, pori e infiltrazioni verdi) e aree dismesse, intra ed extra moenia da qualificare. Si ritiene quindi che le strategie del PUG per le aree verdi in oggetto siano già pienamente coerenti con iniziative di forestazione urbana, sia di iniziativa pubblica che privata. In merito all’incongruenza rilevata, premesso che l’osservazione è generica e non vengono individuate puntualmente, si precisa che gli elaborati hanno due funzioni e contenuti profondamente diversi, uno (QC_3_2) ricognitivo dello stato di fatto delle aree pubbliche/uso pubblico, l’altro (Usi e modalità di intervento) rappresenta invece lo scenario di progetto del PUG. Si precisa infine che le aree individuate dall’osservante sono classificate come Dotazioni Ecologiche nella Tav. U2 e disciplinate dall’Art. 30.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Con riferimento alla SL1 riferita alla cosiddetta Zona Est dove si elencano alcuni elementi di debolezza relativi alla mobilità e accessibilità: Congestionamento traffico Via Caldirolo e sua pericolosità per ciclisti e pedoni – Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il CentroStorico – Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il CentroStorico – Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni – Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni – Scarsa copertura TPL

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) Si evidenzia che la SL1 già prevede la ricucitura dei collegamenti ciclabili nord-sud all’interno della parte di città (via Frutteti, via Turchi, via del Melo) e altresì prevede l’incremento dei collegamenti est-ovest con il Centro Storico (Progetto Guida 4) e quindi anche con il circuito ciclabile esistente sul vallo. La realizzazione di una ciclabile dedicata lungo via Caldirolo risulta scarsamente praticabile per le sue caratteristiche fisiche e la sua classificazione quale strada urbana di scorrimento. 2), 3) Si ritiene opportuno inserire il tratto di via Zanardi e di via Frutteti tra le criticità della rete ciclabile ma si rimandano gli aspetti progettuali di dettaglio agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. 4), 5), 6) Si precisa che per mero errore materiale lo schema relativo alla strategia locale 2 del quartiere riporta in legenda la dicitura “Rete ciclabile esistente” volendo invece rappresentare sia i tratti esistenti che quelli di progetto (per la distinzione si rimanda allo schema riportato nel paragrafo relativo all’analisi diagnostica). Gli aspetti progettuali di dettaglio sono demandati agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. Si precisa inoltre che gli schemi strategici hanno carattere ideogrammatico, e pertanto i collegamenti con il vallo della Mura in direzione est-ovest non vanno interpretati come localizzazioni uniche e definitive. 7) Si conferma la diagnosi che ritiene buona la copertura geografica delle linee urbane, non è invece competenza del PUG entrare nel merito di aspetti gestionali del servizio quali la frequenza delle corse e la composizione della flotta.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Intervento sul rischio idraulico e reti fognarie Zona Est

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Si precisa che il PUG assunto contiene tra i suoli elaborati: • la tav. QC.5.5.2a “Carta degli allagamenti da forti piogge”, che riporta una mappatura empirica delle aree urbane che vanno in sofferenza idraulica in occasione di forti piogge partire dalle segnalazioni pervenute alla Protezione Civile, ai del Vigili del Fuoco e nella pagina segnalazioni del portale web del Comune, negli anni 2017-2019 e in occasione del fortunale dell’agosto 2022, integrata con le risultanze di uno studio effettuato da Hera, nel quale sono individuate aree che tendono ad allagarsi con eventi di 30, 50 e 80 mm di pioggia; • l’elaborato sullo stato della rete fognaria 6.3.3b, redatto in accordo con Servizio ambiente e Ente gestore delle reti; • le schede e le tavole dei vincoli (Tdv2 , vincoli da 79 a 84) che recepisce il PAI e il PGRA, definendo vincoli più prescrittivi delle norme di settore. In ogni caso, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza) inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche. In relazione alle indicazioni applicative relative agli scarichi, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni del Regolamento Edilizio per gli interventi diretti (fatta salva la competenza in capo al servizio Ambiente e all’ente gestore), e alla fase di pianificazione attuativa per gli interventi indiretti (AO/PAIP)

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Interventi su cessioni di dotazioni territoriali in siti contaminati e bonifica dei suoli relativi al Parco Schiaccianoci

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) L’osservazione non è accoglibile in quanto non pertinente all’ambito di competenza del PUG così come definito dalla LR 24/2017: la messa a disposizione dei dati relativi a eventuali procedimenti di bonifica in corso è di competenza del Settore Ambiente e Agricoltura del Comune di Ferrara e dell’Ente procedente al procedimento di bonifica. La tavola del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati) ha l’obiettivo di fornire un patrimonio informativo e di conoscenze, oltre che costituire la base per l’individuazione di eventuali vincoli e/o condizionamenti sull’utilizzo di aree oggetto di procedimenti di bonifica. 2), 3) L’osservazione richiede la definizione di temi specifici da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e degli altri piani settoriali.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Facendo riferimento al Progetto Guida n.5 – La metropolitana della ricucitura dei margini urbani per un nuovo Parco Sud -tav. PG5– dove, oltre alla campitura in cartografia, si legge nel capitolo della Narrazione urbana strategica: “… potenzialità di attivazione di un vero e proprio Parco Sud, valorizzabile anche come sede di eventi temporanei, che comprende e mette a sistema le aree verdi pubbliche contigue all’ aeroporto”, si chiede che tale indicazione venga specificata e preveda che venga definito uno spazio e collocata una struttura apposita, all’interno della grande area demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con per esemplificare, l’attivazione in quell’area di un CPR ( Centro di permanenza per i rimpatri), come è stato ipotizzato da notizie di stampa.

    NON ACCOGLIBILE

    L’esatta collocazione delle aree che potranno accogliere eventi temporanei, esclusivamente all’interno delle su richiamate zone F1 e F3, sarà definita dall’Amministrazione Comunale sulla base di un progetto organico e integrato. L’elaborato PG5 (di natura strategica non prescrittiva) ha esclusivamente il ruolo di indirizzare le progettualità e la messa a terra di futuri finanziamenti (cfr. art. 13 della Disciplina).

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Necessità di ridurre i parametri urbanistici ed edilizi nei tessuti urbanistici consolidati ad alta e media densità

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, la richiesta generale di ridurre i parametri urbanistici ed edilizi nei tessuti urbani consolidati a media (TUM) ed alta densità (TUA) non è coerente con l’obiettivo della LR 24/2017 di rigenerare l’esistente, anche attraverso operazioni di addensamento e sostituzione urbana.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Modifica disciplina sulla libertà di collocazione delle attività culturali private e delle loro sedi e sulla modifica della categoria funzionale da Direzionale e Dotazione territoriale

    ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante: a) si propone di modificare l’Art. 19, comma 2 (Tessuti storici) eliminando la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si affacciano su un fronte commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e rurale”.”, ciò al fine di favorire le attività private culturali, sportive, di ritrovo e spettacolo. b) si precisa che le attività culturali no profit e gli edifici per il culto rientrano già all’interno della categoria funzionale G2 (Attrezzature e spazi collettivi), secondo quanto previsto dall’Atto coordinamento tecnico sulle dotazioni territoriali (DGR. n. 112 del 28/01/2021). L’inquadramento nella categoria D (Direzionale) ha natura residuale, per le attività private ritenute prive di interesse pubblico e sprovviste di relativa convenzione sulle modalità d’uso.

    DM

    Rischio idraulico e allagamenti : SL1 RISCHI ANTROPICI – SL1 STRATEGIE LOCALI, PARTI DELLA CITTA’ CENTRALE – DISCIPLINA, art. 9 , 12, 3

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Per quanto riguarda i fenomeni di allagamento su via dei Gerani, l’osservazione evidenzia un tema specifico e puntuale che potrà essere sviluppato con gli strumenti attuativi del PUG, con il piano triennale delle opere pubbliche e con il piano investimenti dell’Ente gestore. Si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza). Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica l’osservante fa riferimento a un tema puntuale di manutenzione ordinaria che non è di competenza del PUG secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017, e per il quale si rimanda al settore opere pubbliche.

    CP

    Si propone un’integrazione alle Strategie Locali della Zona EST per quanto riguarda la previsione di specifici interventi per la risoluzione di problemi di allagamento in via Frutteti e nel Parco delle Siepi.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del Piano Urbanistico Generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, e precisato che l’area di via Frutteti e del Parco delle Siepi sono individuate all’interno dell’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza), si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    DMZ

    Ciclabile per raggiungimento cluster 15 zona Focomorto. Con la seguente si cerca di suggerire un percorso alternativo per raggiungere Focomorto dalla rotonda mappale 164, particella 800 (rotonda sita nelle immediate vicinanze della scuola Secondaria ITI, incrocio via Carretti, via Pontegradella), la modifica suggerita prevede la connessione (per l’attuale passaggio
    informale che connette le abitazioni della lottizzazione di via Mari, che costeggia il mappale 1150 foglio 164, utilizzando anche 1041 stesso foglio) ed il passeggio per passaggio per via San Lazzaro, successivamente via Noccioli (Mappale 164, particella 773), creare un collegamento tra la particella appena citata e via della Pioppa utilizzando il mappale 12 foglio 164, attraversare la stessa via per creare poi una ciclabile a corsia riservata parallela a via della Crispa (lato nord) che parta dal mappale 129 foglio 165 e prosegua fino al paese di Focomorto. Tra il mappale 506 e 449 foglio 165 si potrebbe creare un passaggio di connessione tra Focomorto e Pontegradella lontano dalle vie a più alto scorrimento. Il collegamento tra via San Lazzaro e via Pomposa potrebbe passare tra i mappali 53 e 596 foglio 164, 322 e 323 ed accanto al 59 stesso foglio.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che parte del tracciato, quello attorno alle abitazioni della lottizzazione di via Mari, per via San Lazzaro e poi su via Pioppa, è coerentemente già inserito nell’elaborato SL2 “Strategie locali | Cluster del forese”, ed in particolare nel Cluster n. 15, considerato che lo stesso non risulta riportato per mero errore materiale negli Schemi strategici di assetto del territorio, si propone di recepire il percorso nell’elaborato S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità” e “Schema supporto tematico: mobilità”. Il tratto suggerito su via Crispa fino a Focomorto potrà essere una soluzione alternativa nel caso in cui la fattibilità tecnico-economica di quello previsto dal PUG, lo renda irrealizzabile.

    DMZ

    Proposta di modifica Bretella est tra via Comacchio e via Pomposa. Il collegamento tra le due arterie citate è molto importante per l’attuale giunta ed è comprensibile vedendo il volume dei veicoli in transito nella zona di San Giorgio. Tuttavia l’attuale Progetto prevede il passaggio della strada tra 8 abitazioni (Foglio 196 mappali 553, 688, 690, 849 e 911 per il foglio 198 mappali 25, 26, 27) con un importante interessamento dei mappali 911 foglio 196 e 25 foglio 198 visto che la sede stradale rasenterebbe gli immobili. La modifica proposta consiste nella costruzione dello svincolo nel mappale 94 foglio 196 attraversare il Po nel mappale 70 foglio 198 fino ad arrivare in via Pomposa all’altezza dei mappali 19 e 121 del foglio 198. Questo consentirebbe di non avere immediate interazioni con edifici abitati visto che nei mappali 41, 42 e 43 foglio 198 sono presenti dei ruderi in disuso da diversi decenni individuabili come i mappali 85 ed 86 stesso foglio e ci si inserirebbe nella zona dell’attuale distributore di carburanti disincentivando l’aumento di velocità per l’incrocio successivo di via Pomposa con via Scorsuro.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservante fa riferimento ai corridoi infrastrutturali riportati nel RUE e non negli elaborati di PUG. Il PUG recepisce le considerazioni e i tracciati stradali del PUMS per il quale era stata fatta una valutazione di fattibilità degli interventi. Le tavole strategiche e di assetto S1 riportano un’indicazione ideogrammatica, mentre la tavola dei vincoli TDV2 che cartografa i corridoi infrastrutturali della mobilità di progetto, nella versione assunta, per un mero errore materiale come specificato nell’osservazione d’ufficio, non li ha tutti individuati e rappresentati. Si precisa che nel caso venga prevista la realizzazione dell’opera pubblica, il progetto definitivo potrà prevedere una modifica dei tracciati nel PUG, senza che questo comporti variante al PUG.

    EdU

    Nel quadro conoscitivo-diagnostico del P.U.G. non ci sembra sufficientemente evidenziato il grave rischio idraulico connesso a piogge intense, responsabili di periodici e sempre più frequenti allagamenti di cantine, garage, giardini e pianterreni di abitazioni del quartiere Borgo Punta tra Via Copparo e Via Magnoni, comprese anche la parallela Via Chizzolini e le perpendicolari Via Elsa Morante, Via Lyda Borrelli e Via dei Morari. Richiamiamo l’attenzione anche sull’area di seria fragilità idraulica dello SkatePark di Via Caretti. Chiediamo pertanto di implementare le strategie prevedendo interventi atti a mitigare i fenomeni con vasche di laminazione, pompe idrauliche, potenziamento della rete fognaria, una più assidua e mirata manutenzione delle caditoie stradali, il ripristino della pervietà di canali di scolo utili e tutte le altre azioni necessarie in linea con l’obiettivo strategico OS1/LS1 (da AP1 ad AP5)

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del Piano Urbanistico Generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza). Rilevato inoltre che nello schema strategico non è visualizzata la simbologia corrispondente al tematismo “Spazi aperti da riqualificare in termini di adattamento climatico” si provvede a modificare l’elaborato correggendo il refuso; inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata

    RICHIESTA DI LINEE STRATEGICHE PIU’ DEFINITE PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DI VIABILITA’ DELLA ZONA VIA RAVENNA/ SAN GIORGIO. NECESSITA’ DELLA TANGENZIALE EST

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    La legge regionale n. 24/2017 prevede che la cartografia strategica del PUG abbia carattere ideogrammatico, pertanto in rispetto di tale prescrizione, il tracciato della bretella est è stato individuato con una freccia nell’elaborato S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità” (e così recepito nell’elaborato SL1 Strategie locali – Parti della città centrale). L’elaborato S1 “Schema supporto tematico: mobilità” riporta il tracciato presunto con maggior livello di definizione desunto dal piano di settore PUMS. Ulteriori indicazioni di maggior dettaglio saranno possibili solo in sede attuativa, attraverso apposite valutazioni di fattibilità tecnicoeconomica.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata

    SI RICHIEDE CHE IL COMPLESSO CASERME POZZUOLO DEL FRIULI E EX CAVALLERIZZA  SIA INSERITO IN SL1 nell’elenco delle “Opportunità di rigenerazione e riconversione”  e che in SL3 sia redatta la scheda progettuale d’ambito per la rigenerazione della caserma Pozzuolo del Friuli e della Ex Cavallerizza.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: a) Si evidenzia che nell’elaborato SL1 Strategie locali – Centro storico, il Complesso Caserma Pozzuolo del Friuli è elencato nell’ambito delle strategie sovralocali, tra gli interventi di “Recupero e rifunzionalizzazione delle aree dismesse” funzionali all’attuazione del Progetto Guida 4 dedicato alla valorizzazione del Parco delle Mura. Tale inquadramento testimonia la maggior rilevanza assegnata dal PUG a questa operazione (si veda in tal senso anche l’OS1-LS3-AP5), rispetto all’elenco relativo alle previsioni strategiche di rilevanza inferiore, citato dall’osservante. b) Si precisa che la scelta di non inserire una Scheda Progettuale d’Ambito per il comparto trova motivazione nella volontà e necessità di garantire maggior flessibilità agli interventi indiretti (PIAP o AO) con i quali sarà pianificata la rigenerazione dell’area ai sensi della LR. 24/2017. Si evidenzia inoltre che tale approccio è stato applicato tendenzialmente a tutte le aree di proprietà pubblica ritenute funzionali all’attuazione delle strategie del PUG.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata

    RICHIESTA DI MAGGIORE TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA VOCAZIONE AGRICOLA DEL FORESE Uso del territorio rurale in riferimento agli impianti di biometano e biogas

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento all’elaborato SL2 “Strategie locali | Cluster del forese”, ed in particolare al Cluster n. 12 (Viconovo, Albarea, Villanova, Denore), si propone di integrare la strategia locale con l’obiettivo di salvaguardare/valorizzare la vocazione agricola del territorio, gli insediamenti produttivi esistenti che connotano il territorio ed il paesaggio, le possibili azioni di tutela e qualificazione che potrebbero portare a sostenere e potenziare le attività che già perseguono obiettivi di diversificazione e valorizzazione delle potenzialità di questa zona rurale. Si propone altresì di integrare la Tavola e la Scheda dei vincoli con limitazioni relative alla realizzazine degli impianti di biometano-biogas a tutela del paesaggio agricolo in particolare del sito Unesco.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata

    MOBILITA’_Osservazioni sul Piano Urbanistico Comunale di Ferrara Dopo una valutazione delle politiche e azioni proposte dal presente schema di PUG ,si registra un approccio generico, e per certi aspetti retorico, alle problematiche della mobilità urbana, che costituisce uno degli aspetti struttura di una pianificazione orIentata verso la transizione ecologica. Il sistema proposto appare ancora orientato sul potenziamento della mobilità privata automobilistica, mentre la mobilità pubblica e ciclabile appare affrontato in un’ottica di parziale razionalizzazione al di fuori di una visione strategica in grado di ribaltare le gerarchie tra questi differenti modelli di mobilità che preludono a diversi visioni di futuro per la nostra città. Alleghiamo una lista di riflessioni e raccomandazioni che riteniamo necessarie per impostare in maniera più complessa il tema assolutamente centrale della mobilità urbana

    NON VALUTABILE

    FN

    La scheda Ex Cogef Via San Contardo d’Este presente nel documento SL3, al paragrafo “Condizioni di sostenibilita”.secondo capoverso, prevede che “Gli interventi dovranno prevedere un ≥ 20% di SU destinata a ERS su SU tot.”. La misura indicata appare errata e va sostituita con ” 20% “posto che al capoverso precedente si prevede il mantenimento della permeabilita dell’area nella misura minima dell’80% In merito alla definizione di “area inedificata con inquinamento residuo e con procedimento di bonifica in corso”. Preme osservare che I’area versa da molti anni in totale stato di abbandono, é ricoperta di sterpaglie e, da quanto consta, nessun procedimento di bonifica appare avviato e neppure risulta concluso il procedimento di verifica delle reali condizioni di contaminazione del suolo e delle acque.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’area è classificata dal PUG in Dotazione ecologica e ambientale e pertanto trova applicazione anche l’Art. 30 della Disciplina, si accoglie la l’osservazione in merito all’eliminazione della previsione di una quota di ERS in quanto non pertinente con la trasformazione prevista per l’area e come già evidenziato nell’osservazione d‘ufficio per tutti gli ambiti per i quali non sono previste edificazioni a destinazione residenziale. Non si ritiene accoglibile la proposta di trasformazione in ARE (area di riequilibrio ecologico) in quanto non è compito del PUG proporre agli Enti sovraordinati l’istituzione di questa tutela. In merito al procedimento di bonifica in corso sull’area si precisa che è stato modificato l’elaborato QC.5.10 con osservazione d’ufficio, in considerazione dell’evoluzione dei procedimenti in corso; per ulteriori informazioni si rimanda al Servizio Ambiente o al competente Ente.

    FN

    Si richiede: piantumazione su aree verdi e lungo i percorsi ciclo-pedonali, desigillatura e pavimentazione drenante, con riferimento alle aree evidenziate nelle mappe catastali allegate

    ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservazione, si formula la seguente controdeduzione: 1) La richiesta risulta già recepita per quanto riguarda l’area del mappale 1214 inquadrata nell’elaborato SL1 – ZONA EST – Strategie Locali: “Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – sistema delle aree verdi da potenziare attraverso forestazione” 2) La richiesta risulta già individuata dal piano nell’elab. SL1 ZONA EST – Strategie Locali “Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – maglia urbana di potenziamento dell’ombra” 3) La richiesta è recepibile individuando l’ambito compreso tra via dei Cedri – via Siepe – via San Contardo d’Este come “spazi aperti da riqualificare in termini di adattamento climatico”

    FN

    Ex-Eldo/Trony : Si tratta dei fabbricati con relativa area pertinenziale, già adibiti a negozio per la vendita al dettaglio di elettrodomestici e articoli elettronici, sotto l’insegna Eldo / Trony, che da molti anni versano in stato di abbandono. Nei documenti allegati al PUG non si riviene una scheda particolareggiata riferita a quest’area. Si richiede pertanto che tale area sia inserita come area degradata che necessita di rigenerazione, stante la sua collocazione all’interno di zone residenziali densamente abitate(Via Pontegradella-Via Caretti). Si suggerisce un utilizzo per attività culturali (biblioteca, sale multimediali, sala prova per musicisti, laboratori artistici o artigianali, spazi per eventi teatrali e musicali, co-working), con esclusione del grande commercio. Si suggerisce altresì la desigillazione dell’area pertinenziale, con la creazione di spazi verdi attrezzati e fruibili in funzione delle attività sopra descritte, evitando ulteriore edificazione.

    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’ambito in oggetto è già riconosciuto dal PUG quale ambito di rigenerazione urbana e classificato TUD (tessuto urbano, dismesso, sottoutilizzato o interstiziale da rigenerare), si ritiene non accoglibile la proposta di inserimento di una nuova scheda progettuale in quanto, per dimensioni e caratteristiche, la rigenerazione del comparto ha rilevanza edilizia e perché si ritiene preferibile garantire maggiore flessibilità. Per la medesima ragione non si ritiene ammissibile la proposta di vincolare la destinazione ad attrezzature e spazi collettivi. Si precisa inoltre che ai sensi dell’Art. 23, nelle aree TUD sono ammesse nuove strutture di vendita fino alla dimensione delle “medio-piccole”.

    FV

    IL LOTTO DI TERRENO FOGLIO 136 MAPPALI 1337 e 1338 RISULTA AREA VERDE E RICREATIVE SPORTIVE. SI CHIEDE CHE SIA DESTINATO A VERDE; di sviluppare quest’area legata all’Area di Riequilibrio Ecologica SCHIACCIANOCI con un Centro visita e di accoglienza; di sviluppare una rete di piste ciclabili dal vallo delle mura verso Frutteti e gli Orti per poi proseguire verso il macero di via Massari; a piantumazione di alberi in tutta l’area, e nella porzione a nord verso lo stradello in direzione IPERCOOP realizzando anche un’area pic nic con panchine mentre nella parte centrale dell’area verde andrebbe riservata una porzione per una zona di sgambamento cani non recintata e segnalata da cartelli; la sospensione e revoca dei progetti di costruzione e ampliamento, di impianti sportivi e non, in corso o già autorizzati.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) La richiesta non è accoglibile in quanto non in linea con l’impianto e la terminologia del PUG che, allineandosi all’Atto di coordinamento regionale sulle dotazioni territoriali (DGR 110/2021), definisce un’unica famiglia di “attrezzature e spazi collettivi” nella quale sono ricompresi gli “spazi attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e le attività sportive”. 2), 3), 4) Si ritiene che le proposte progettuali in merito alla dotazione di attrezzature, alla piantumazione e al completamento della rete ciclabile, siano tutte allineate con le strategie rappresentate in particolare nell’elaborato SL1 Zona EST. L’osservazione affronta tuttavia tematiche di dettaglio che devono essere demandate agli strumenti di attuazione del PUG, ai piani settoriali e alla programmazione delle opere pubbliche. 5) Si precisa infine che, in termini generali, il PUG non ha alcuna efficacia retroattiva e pertanto non può incidere su progetti di opere pubbliche già approvati o in corso di progettazione e su titoli edilizi già rilasciati.

    IN1

    Si chiede di modificare la disciplina dei tessuti urbani consolidati (Art. 22, comma 7):
    a) TUA (alta densità): modificare il numero massimo di piani da 8 a 6 e l’altezza massima da 25 a 19 ml;
    b) TUM (media densità): modificare il numero massimo di piani da 6 a 5 e l’altezza massima da 19 a 16 ml;
    Si chiede una consistente riduzione di parametri ed indici, in particolare per gli isolati classificati TUA e TUM posti in prossimità
    delle Mura.

    NON ACCOGLIBILE
    Premesso che l’obiettivo cardine della LR 24/2017 e declinato nel PUG di Ferrara riguarda la rigenerazione urbana della Città consolidata esistente, con conseguente contenimento del consumo di suolo agricolo, considerato che la stessa legge urbanistica promuove interventi di addensamento o sostituzione urbana per la riqualificazione dell’esistente, si ritiene l’osservazione non meritevole di accoglimento in quanto in contrasto con l’obiettivo OS2 del PUG, che fa riferimento alla necessità di concretizzare un processo di lunga durata di rigenerazione urbana, paesaggistica ed ecologico-ambientale della città esistente, nel rispetto delle diverse identità stratificate nel territorio ferrarese. Questa esigenza si traduce nell’obiettivo congiunto di non consumare più suolo e di rigenerare i tessuti e la rete degli spazi aperti esistenti, semplificando e razionalizzando i percorsi procedurali, normativi e gestionali.

    IN1

    Si chiede di:
    a) Art. 19, comma 2 (Tessuti storici): eliminare la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si affacciano su un fronte
    commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e rurale”.”
    b) di inserire le attività culturali no profit e gli edifici per il culto nella categoria funzionale G2 (dotazioni territoriali) anziché D
    (direzionali).

    ACCOGLIBILE
    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante:
    a) si propone di modificare l’Art. 19, comma 2 (Tessuti storici) eliminando la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si
    affacciano su un fronte commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e
    rurale”.”, ciò al fine di favorire le attività private culturali, sportive, di ritrovo e spettacolo.
    b) si precisa che le attività culturali no profit e gli edifici per il culto possono rientrare sia nella categoria funzionale G2
    (Attrezzature e spazi collettivi) sia nella categoria D (direzionali), a seconda se venga svolta un’attività di interesse pubblico
    regolata da convenzione o di natura privata.

    IN

    Si chiede di specificare, nella scheda del Progetto Guida n.3 (e di conseguenza in disciplina), le funzioni incompatibili con la
    natura del Parco Bassani, chiedendo in particolare di esplicitare, alla dicitura “spazi verdi per eventi temporanei”, l’esclusione di
    quelli a forte affluenza di pubblico per i quali si ritengono più idonee le aree del futuro parco sud nella zona dell’aeroporto
    (Progetto Guida n. 5).
    Infine si chiede di inserire in entrambi i Progetti Guida, prescrizioni cogenti al fine di escludere insediamenti incompatibili

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    La richiesta di specificare “le funzioni incompatibili con la natura del parco” Bassani fa riferimento al Titolo III della Disciplina (Usi e
    modalità di intervento) e, nel caso specifico, all’Art. 29 comma 2, nel quale vengono descritte le destinazioni d’uso ammesse. Tra
    queste, il PUG prevede “spazi aperti attrezzati per il gioco, la ricreazione e il tempo libero per una fruizione integrata e
    un’accessibilità diffusa attraverso la mobilità slow”. Gli eventi temporanei richiamati nell’elaborato PG3 rientrano in queste
    destinazioni d’uso e, inoltre, la destinazione “tempo libero” non può considerarsi in contraddizione con la classificazione di nodo
    ecologico nel PTCP.
    Non si ritiene accoglibile la richiesta di rafforzare la natura cogente dei Progetti Guida, poiché tali elaborati nascono con una forte
    valenza strategica, non prescrittiva, coni l ruolo di indirizzare le progettualità e la messa a terra di futuri finanziamenti (cfr. art. 13
    della Disciplina)

    IN

    OSSERVAZIONE AL PUG SU CONTENUTI ED ARTICOLI DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTI IL CENTRO STORICO E L’EDIFICATO STORICO Si chiede di modificare alcuni articoli della Disciplina: a) Art. 5, comma 5 (Accordi Operativi): eliminare la possibilità di prevedere in sede di AO altezze o distanze diverse da quelle stabilite dal PUG; b) Art. 7, comma 47 (autorimessa nei tessuti urbani consolidati e nei nuclei residenziali in territorio rurale): si chiede di precisare che la norma non si applica alla Città storica c) Art. 10 (Piani di riferimento per gli elaborati di SQUEA): inserire il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale d) Art. 17, comma 6, lett. a (requisiti prestazionali per PCC): si chiede di eliminare le premialità per PCC nella Città storica e) Art. 19, comma 6, lett. a (edifici soggetti a IED nei Tessuti storici): si chiede di escludere anche gli edifici di categoria T2 dalla possibilità di sopraelevazione f) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per la categoria A1 si chiede di eliminare la dicitura “gli interventi di restauro riguardano l’unità architettonica nella sua interezza” g) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per le categorie A2 e A3 si chiede: – per le “fronti” di eliminare la dicitura “strombatura delle finestre” – per i “portici” di aggiungere la specificazione “nei portici interni” o “prospettanti su spazi interni” – per le “strutture” di sostituire l’ultimo capoverso delle modalità di intervento con il seguente: “in situazioni di gravi carenze strutturali dovrà essere richiesto agli uffici comunali sopralluogo di controllo e di assenso alla demolizione di parti dell’edificio non recuperabili, comunque entro il limite del 30% delle strutture fuori terra” h) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per la categoria A3 si chiede: – per le “fronti” di eliminare del tutto la possibilità di eseguire sui fronti strada coibentazione esterna effettuata mediante “cappotto” – per gli “interni” di aggiungere “nei casi in cui non sia applicabile quanto previsto dall’Art. 10, comma 2 della Legge 120/2020” dopo le parole “…e della linea di gronda” i) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per gli edifici di classe T1 e T2 aggiungere “intervento di restauro e risanamento conservativo o intervento di ristrutturazione edilizia” dopo le parole “intervento di ristrutturazione edilizia” l) Art. 32, comma 15: per favorire il recupero degli edifici storici/testimoniali si chiede che sia possibile l’esonero dal contributo sul costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione (Art. 10, comma 1, lett. h della Legge 120/2020)

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante: a) Art. 5, comma 5 (Accordi Operativi): non accoglibile. Si ritiene che il PUG debba garantire la necessaria flessibilità per incentivare la rigenerazione degli ambiti assoggettati ad AO. b) Art. 7, comma 47 (autorimessa nei tessuti urbani consolidati e nei nuclei residenziali in territorio rurale): accoglibile. Si precisa che la norma non si applica alla Città storica. c) Art. 10 (Piani di riferimento per gli elaborati di SQUEA): accoglibile. Si propone di inserire il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale d) Art. 17, comma 6, lett. a (requisiti prestazionali per PCC): non accoglibile. La premialità si applica solo agli ambiti perimetrati dal PUG come “ambiti di rigenerazione urbana” di cui all’Art. 19, comma 4, lett. b) e c) della Disciplina. e) Art. 19, comma 6, lett. a (edifici soggetti a IED nei Tessuti storici): non accoglibile. Si ritiene di favorire la rigenerazione con sopraelevazione anche per le categorie T2, ferme restando le prescrizioni contenute nell’Art. 21, comma 4 f) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): accoglibile. Per la categoria A1 si precisa che l’intervento di restauro può avvenire anche per porzione dell’edificio nel rispetto dell’intera unità g) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): parzialmente accoglibile. Per le categorie A2 e A3 si propone: – per le “fronti” di eliminare la dicitura “strombatura delle finestre” – per i “portici” di mantenere la dicitura generale dei portici e non dei portici interni – per le “strutture” di eliminare le percentuali indicate sostituendo con “Non è consentita la demolizione integrale e parziale dell’edificio” h) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): parzialmente accoglibile. Per la categoria A3: – per i “fronti” si propone di eliminare la possibilità di eseguire sui fronti strada coibentazione esterna effettuata mediante “cappotto” – per gli “interni” non è accoglibile la proposta formulata dall’osservante perchè si ritiene sempre possibile la modifica dell’altezza interna degli ambienti per ragioni igienico sanitarie i) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): non accoglibile in quanto in contrasto con il DPR 380/2001, che prescrive l’assegnazione specifica della categoria di intervento e la precisazione delle modalità di intervento per ciascun edificio l) Art. 32, comma 15: parzialmente accoglibile. L’esonero dal contributo di costruzione potrà essere stabilito con apposita delibera di Consiglio Comunale.

    KO

    Si chiede una migliore definizione dei percorsi ciclabili e un miglior collegamento tra le polarità urbane della parte di città “Ferrara Sud”, in particolare:
    a) una maggior evidenza della segnaletica dedicata alle piste attuali e future
    b) ul miglioramento dei sottopassi di via Gandini e via Beethoven inserendoli in un organico percorso ciclo-pedonale ben evidenziato e illuminato che unisca il Foro Boario alle Corti di Medoro
    c) la realizzazione di due collegamenti ciclopedonali: pista 1) sottopasso piscina via Beethoven-via Kramer-via Nievo-sovrappasso ferroviario-via dello zucchero-accesso alla stazione e al centro città; pista 2) via Gandini-via Verga-viale Krasnodar-via dell’amicizia-attraversamento ferrovia interrata-via del Bove-via Ravera

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che il PUG non entra nel dettaglio delle caratteristiche tecnico-costruttive di percorsi ciclabili e ciclopedonali o della segnaletica, si specifica che all’interno della strategia si fa diffuso riferimento al miglioramento della ciclabilità e della mobilità slow; in particolare all’interno di tutte le Strategie Locali – Parti della città centrale, sono riportati gli obiettivi e le azioni relative al potenziamento della “maglia di connessioni ciclo-pedonali interne ai quartieri”.
    Inoltre, premesso il carattere ideogrammatico degli elaborati della Strategia, all’interno della strategia locale 1 per la parte di città centrale “zona sud – via Bologna” sono già individuate due connessioni nord-sud tra i quartieri a ovest di via Bologna, seppure con alcuni scostamenti e rappresentate con grafie diversificate per i tratti esistenti e i tratti di progetto.
    Si ritiene ad ogni modo opportuno esplicitare nel testo del suddetto elaborato che l’implementazione dei percorsi ciclabili riguarderà in particolare il collegamento delle polarità: Corti di Medoro, Palazzetto dello sport nel Foro Boario, centro polifunzionale per famiglie Ex Pietro Lana.

    KO

    Si propone di potenziare la frequenza del TPL da viale Krasondar al centro e la riduzione delle tariffe.
    Si propongono interventi di dissuasione e controllo della velocità dei veicoli e la realizzazione di una piazza centrale al rione per rallentare il traffico e per la sua funzione di aggregazione, socialità e accesso ai servizi scuole, chiesa, market.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Relativamente al TPL, il PUG non incide direttamente sulla gestione del servizio di TPL, ma può fornire indirizzi sul suo miglioramento. Si propone di accogliere i rilievi fatti sul traffico in viale Kransodar per riportarli nella Diagnosi e nelle Strategie Locali della Parte di città “Ferrara Sud”. Relativamente alla tipologia di interventi per mitigare il traffico o la realizzazione di spazi pubblici il PUG demanda la loro definizione ai PAIP, al Programma delle OOPP e ai Piani di settore.

    KO

    Si chiede il potenziamento delle attrezzature collettive in zona Krasnodar, proponendo che:
    a) si recuperino gli edifici nell’area di Foro Boario e nell’area ancora in stato di abbandono dell’ex palazzo degli Specchi (le corti di Angelica); si pensi a dar vita a luoghi di aggregazione sociale;
    b) si creino luoghi aperti alla comunità nel centro per le famiglie previsto nell’ex-scuola Pietro Lana;
    c) si realizzi una piazza tra la parrocchia Sant’Agostino e la scuola IC De Pisis, per riqualificare il tessuto locale, riducendo la circolazione delle auto in transito, favorendo la circolazione pedonale e quindi conferendo all’area un nuovo carattere di luogo di condivisione per la socialità;
    d) si recuperi e si riqualifichi il centro sociale ex Rodari di via Labriola (e altri locali pubblici già presenti nel quartiere) per un suo utilizzo comunitario.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che le proposte si pongono in coerenza con la strategia del PUG – in particolare con i lineamenti strategici e le azioni progettuali afferenti all’OS2 – con la diagnosi e la strategia delineata dal PUG per la Parte di città centrale “Ferrara Sud”, considerato che tutte le aree sono individuate in Disciplina come destinate ad Attrezzature e spazi collettivi o “Tessuti urbani dismessi, sottoutilizzati o interstiziali da rigenerare” e che la scheda progettuale d’ambito di Foro Boario prevede già l’inserimento di spazi pubblici e funzioni pubbliche, si demanda al Programma delle OOPP, alla definizione dei PAIP o degli AO e agli altri Piani di settore la definizione puntuale e la localizzazione degli interventi attuativi per l’attuazione della strategia, senza specificare ulteriori azioni puntuali.
    Si accoglie parzialmente la proposta individuando il centro sociale ex Rodari di via Labriola come “Ambito di rigenerazione urbana” nelle tavole “Usi e modalità di intervento”.

    KO

    Si chiedono azioni volte a incentivare la riqualificazione edilizia, urbanistica, abitativa e del paesaggio urbano del quartiere Krasnodar.
    Si suggerisce un censimento delle strutture in cemento e metallo, un tempo dedicate a cartelli pubblicitari, al fine di valorizzare maggiormente il paesaggio, sia dal punto di vista ecologico che estetico.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che la maggior parte del patrimonio edilizio dell’ambito analizzato è individuato come Tessuto urbano consolidato, si segnala che il PUG promuove e incentiva gli interventi di qualificazione edilizia e riqualificazione urbana, sia nella definizione degli obiettivi e delle azioni progettuali della strategia, sia attraverso i meccanismi di premialità di cui all’Art. 17 della Disciplina. Premesso che il miglioramento della qualità urbana ed ecologico ambientale è l’obiettivo principale del PUG, non si ritiene che l’attività di censimento puntuale della cartellonistica proposto rientri nell’ambito di competenza del PUG secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017.

    KO

    Si propone la riqualificazione delle aree verdi di viale Krasnodar, con l’inserimento delle seguenti azioni:
    a) qualificazione e connessione del sistema degli spazi verdi publici presenti nel quartiere Krasnodar migliorando le dotazioni ricreative, sportive, ecoLogiche (vedi Bosco e bacino di laminazione – Spina verde)
    b) progetto di riqualificazione del quartiere Krasnodar (Nomisma per ACER Ferrara)
    c) riqualificazione della zona verde ed ex campo da tennis adiacente alla ex scuola Pietro Lana
    d) creazione di corridoi per insetti impollinatori e azioni mirate a favorire la biodiversità

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che le proposte si pongono in coerenza con gli obiettivi, i lineamenti strategici e le azioni progettuali della strategia del PUG e con la diagnosi e la strategia delineata dal PUG per la Parte di città centrale “Ferrara Sud”, si demanda al Programma delle OOPP, alla definizione dei PAIP o degli AO e agli altri Piani di settore la definizione puntuale e la localizzazione degli interventi attuativi per l’attuazione della strategia, senza specificare ulteriori azioni puntuali e di dettaglio.

    LG

    Nel quadro conoscitivo, elaborato “QC.6.2 Mobilità”, allegato al PUG le seguenti strade: Via Frutteti, Via del Melo, Via della Flora, Via della Fornace e parte di Via delle Siepi sono classificate “Urbane di quartiere”.
    Nelle strategie locali elaborato “SL1” allegato al PUG a pagina 35 le strade sopra elencate sono individuate come “Rete ciclabile esistente”. Oggi invece queste vie non sono ciclabili. Le auto corrono veloci con grave pericolo per ciclisti e pedoni.
    Si chiede l’applicazione del limite di velocità a 30 km/h in Via dei Frutteti, Via del Melo (tratto a nord di Via Frutteti) e Via delle Siepi, dove circolano molti pedoni e ciclisti a tutte le ore per la presenza di esercizi commerciali, degli orti, del centro bimbi “Mille gru”, della sede della contrada San Giovanni.
    Si chiede inoltre la modifica della scheda SL1 indicando Via Frutteti, Via del Melo, Via della Flora, Via della Fornace e parte di Via delle Siepi come “Strade a sede promiscua ciclabile e veicolare”.
    Si segnala in particolare la pericolosità del tratto di Via delle Siepi che va dall’incrocio con Via dei Cedri all’incrocio con Via dei Frutteti, dove la carreggiata è stretta ed in parte occupata dai cassonetti dei rifiuti differenziati e da auto parcheggiate.
    Si chiede di prevedere: 1) lo spostamento dei cassonetti all’inizio di Via dei Cedri, 2) il divieto di parcheggio delle auto, 3) la realizzazione di una corsia ciclabile in questo tratto della Via che si connetta con la ciclabile esistente di Via delle Siepi nel tratto tra Via dei Cedri e le Vie Turchi-San Contardo d’Este, 4) la realizzazione di passaggi pedonali e ciclabili di cui oggi è privo il tratto di Via delle Siepi tra Via dei Cedri e Via Frutteti.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si specifica che le problematiche trattate dall’osservante sono già affrontate, sul piano programmatico e strategico, nell’elaborato SL1 ZONA EST. A livello puntuale,le proposte sono da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e degli altri piani settoriali, in particolare il PUMS.
    Si propone la rettifica dell’errore materiale nella legenda dello schema Strategie Locali SL1 del succitato elaborato in quanto è erroneamente riportata la dicitura “strade ciclabili esistenti” come strato cartografico “di vestizione” mentre è invece rappresentata la rete comprensiva dell’esistente e del progetto.

    LP

    Riferimento: Dossier – Piani Urbanistici Attuativi QC 2_4_2   :   Area Sogepol.
    Nella scheda relativa a quest’area si legge che è stato sottoscritto accordo POC in data 3/5/2017 avente come obiettivo un ampliamento di edificio destinato ad attività sanitarie private e attività sportive ad uso pubblico. Si dice infine che è stata richiesta una proroga per inizio dei lavori entro il 29/6/2023. Sono passati più di sei mesi da questa data e ancora non si vedono tracce di lavori per la ristrutturazione e rigenerazione di tutta l’area anzi sono sempre più evidenti i segni di deterioramento dovuti all’incuria e allo stato di abbandono in cui versa la struttura e tutta l’area circostante per una superficie di circa un ettaro. Considerato che la zona in questione è densamente popolata, chiedo gentilmente che il Comune di Ferrara si faccia carico della ultimazione dei lavori dello stabile per destinare l’uso ad attività come palestre o luoghi di incontro e spazi collettivi per la socializzazione di cui il quartiere è carente.

    LP

    Vorrei fare riferimento al documento preparatorio del Piano Urbanistico Generale denominato “Verso il documento strategico” del Luglio 2022. Nel capitolo “IL SISTEMA INSEDIATIVO” al paragrafo 4 “Gli ambiti di rigenerazione”, relativamente agli ambiti privati degradati, abbandonati o sottoutilizzati, ho trovato una scheda (numero 3) concernente alcuni fabbricati che si trovano all’inizio di via Pontegradella, nei pressi della rotatoria sulla quale insiste anche via Caretti. Da diversi anni, dopo essere stati la sede di alcuni negozi specializzati nell’elettronica e negli elettrodomestici di consumo come Trony e Eldo, questi edifici versano in una stato di abbandono e degrado. Alcune finestre sono state divelte ed evidenti sono le tracce lasciate dai vandali o altri soggetti che bivaccano all’interno dei capannoni. Non si colgono ancora i segni di una rigenerazione e chiedo pertanto che venga realizzata una nuova scheda che chiarisca anche come si intende recuperare e rigenerare tutta l’area. Considerata la mancanza di impianti sportivi per attività indoor nella zona che è
    densamente popolata, chiediamo di realizzare un impianto per attività al coperto.

    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’ambito in oggetto è già riconosciuto dal PUG quale ambito di rigenerazione urbana e classificato TUD “Tessuto urbano, dismesso, sottoutilizzato o interstiziale da rigenerare” (art. 23), si ritiene non accoglibile la proposta di inserimento di una nuova scheda progettuale in quanto, per dimensioni e caratteristiche, la rigenerazione del comparto ha rilevanza edilizia e perché si ritiene preferibile garantire maggiore flessibilità. Per la medesima ragione non si ritiene ammissibile la proposta di vincolare la destinazione a attrezzature sportive.

    LP

    Vorrei fare riferimento al documento preparatorio del Piano Urbanistico Generale denominato “Verso il documento strategico” del Luglio 2022. Nel capitolo “IL SISTEMA INSEDIATIVO” al paragrafo 4 “Gli ambiti di rigenerazione”, relativamente agli Ambiti di rigenerazione con PUA pregressi non attuati, compare una scheda (numero 72) inerente al sito sul quale sorgeva l’ex stabilimento Cerestar, in via Luigi Turchi, 13.  L’azienda in questione ha cessato l’attività alla fine degli anni novanta e da allora il sito è rimasto abbandonato.
    La mancanza di interesse da parte della nuova società proprietaria ha reso possibile da un lato la nascita e la crescita di numerosi alberi diventati ormai adulti di notevoli
    dimensioni e dall’altro la formazione di impressionanti cumuli di rifiuti di ogni tipo sversati da cittadini stranieri che bivaccano nei capannoni e che sono stati rimossi solamente grazie all’intervento di alcuni ambientalisti volontari. Chiedo che quest’area sia oggetto di un piano di rigenerazione, di riforestazione urbana e che venga creata una scheda relativa al progetto di recupero dell’area.

    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’area è oggetto di PUA vigente le cui previsioni hanno piena efficacia fino a che mantiene validità la relativa convenzione urbanistica, il PUG ha individuato il complesso come TUD (Tessuti urbani dismessi, sottoutilizzati o interstiziali da rigenerare) da attuare con la disciplina prevista all’Art. 23 ed in coerenza con le indicazioni del Progetto Guida 1 “La direttrice dell’innovazione produttiva ed energetica lungo il canale Boicelli”. Per quanto sopra, si ritiene che per l’area oggetto di osservazione il PUG stabilisca indirizzi e regole prescrittive per la sua rigenerazione, pertanto si conferma tale previsione urbanistica.

    MCS Si propone la valorizazione del Po di Primario come infrastruttura verde e blu. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Nelle strategie del PUG (cfr. Disciplina, art. 10 e 11 ed elaborato S1), il Po di Primaro è oggetto di azioni progettuali finalizzate alla sua qualificazione e fruizione sostenibile, soprattutto basata sulla ciclopedonalità, come richiesto. La via Ravenna è uno dei  tracciati strutturanti della viabilità facenti parte della rete delle infrastrutture verdi e blu, da qualificare dal punto di vista funzionale
    ed eco-pesaggistico (cfr. elaborato S1) e pertanto dovrà essere interessata anche dal migliormaento delle condizioni di fruizione e di sicurezza soprattutto nel tratto urbano a nord dell’incrocio con via Wagner. L’osservazione risulta quindi già soddisfatta dal PUG assunto.

    MM1

    OSSERVAZIONI AL PIANO URBANISTICO DEL COMUNE DI FERRARA
    per LA ZONA EST – Criticità Ambientali

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Si precisa che il PUG assunto contiene tra i suoli elaborati: • la tav. QC.5.5.2a “Carta degli allagamenti da forti piogge”, che riporta una mappatura empirica delle aree urbane che vanno in sofferenza idraulica in occasione di forti piogge partire dalle segnalazioni pervenute alla Protezione Civile, ai del Vigili del Fuoco e nella pagina segnalazioni del portale web del Comune, negli anni 2017-2019 e in occasione del fortunale dell’agosto 2022, integrata con le risultanze di uno studio effettuato da Hera, nel quale sono individuate aree che tendono ad allagarsi con eventi di 30, 50 e 80 mm di pioggia; • l’elaborato sullo stato della rete fognaria 6.3.3b, redatto in accordo con Servizio ambiente e Ente gestore delle reti; • le schede e le tavole dei vincoli (Tdv2 , vincoli da 79 a 84) che recepisce il PAI e il PGRA, definendo vincoli più prescrittivi delle norme di settore. In ogni caso, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza) inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche. In relazione alle indicazioni applicative relative agli scarichi, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni del Regolamento Edilizio per gli interventi diretti (fatta salva la competenza in capo al servizio Ambiente e all’ente gestore), e alla fase di pianificazione attuativa per gli interventi indiretti (AO/PAIP)

    MM1

    LA TAVOLA Q-5-10 SITI CONTAMINATI RIPORTA IN ZONA EST TRA LO SCOLO DI SAN ROCCO A NORD E VIA CONTARDO D’ESTE UN’AREA CON “PROCEDIMENTO DI BONIFICA IN CORSO PER ACCERTATO SUPERAMENTO DELLE CONCENTRAZIONI DI RISCHI” CAMPITO IN ARANCIONE. ESSENDO PARTE DI TALE AREA STATA ADIBITA A DISCARICA DI RSU DEL COMUNE DI FERRARA, NON RISULTA NESSUNA PERIMETRAZIONE DELLA TAVOLA S2 DELLO SQUEA

    ACCOGLIBILE

    Si propone di accogliere l’osservazione integrando la Tav. S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità”

    MM1

    Amici della Terra

    Si rileva che nella tav. del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati) l’area a sud di via Contardo d’Este (Ex Cogef) è
    indicata come contaminazione in corso di accertamento

    ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che a ottobre 2023 si è concluso il procedimento di bonifica con
    limitazioni d’uso alle sole attività terziarie/produttive. Per quanto sopra, si propone di aggiornare la tavola dei vincoli (TDV2) e la
    tavola del del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati).
    Si provvede inoltre ad integrare la scheda progettuale d’ambito “Ex Cogef”, inserendo come condizione di sostenibilità che ogni
    intervento previsto dovrà essere coerente con quanto previsto dal provvedimento di conclusione del procedimento di bonifica e
    dovrà in ogni caso essere concordato con il servizio Ambiente.

    MM2

    l campo sportivo e l’ area di riequilibrio ecologico, posti di fronte alle abitazioni di Via dei Gerani, son prive di canale di scolo delle precipitazioni meteoriche. problema segnalato e riconosciuto dal Comune da tempo. Si chiede la realizzazione di un sistema per lo smaltimento delle acque che non scarichi sulla rete fognaria della via che ha problemi di evacuazione riscontrati e dichiarati da Hera e Comune.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del piano urbanistico generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza); inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    MM2

    La rete fognaria di Via dei Gerani ha problemi di smaltimento delle precipitazioni meteoriche, causando frequenti allagamenti delle abitazioni della via. Si chiede il suo collegamento con i canali di scolo della bonifica presenti nella vicinanze o la realizzazione di aree di accumulo delle precipitazioni per evitare gli allagamenti.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del piano urbanistico generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza); inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    PF

    IL LOTTO DI TERRENO FOGLIO 136 MAPPALE 1054 RISULTA AREA RESIDENZIALE. SI CHIEDE CHE SIA DESTINATO A VERDE COME PRIMA DEL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO AVVENUTO IN DATA 10/06/2013 SENZA CHE FOSSE SEGUITA LA PROCEDURA CORETTA, DAL MOMENTO CHE VENIVA ACCOLTA UNA OSSERVAZIONE DA PARTE DELLA SOCIETA’ LA NUOVA RESIDENZA CON MOTIVAZIONE DI ERRORE TECNICO MATERIALE SENZA CHE VI FOSSE CORRISPETTIVA ISTRUTTORIA TECNICA A DOCUMENTAZIONE DELL’ERRORE. INOLTRE IL TERRENO DOVEVA ESSERE CEDUTO AL COMUNE  SECONDO UN ATTO D’OBBLIGO CUI LA PROPRIETA’ NON HA MAI FATTO FEDE. SI SEGNALA DANNO ERAIALE ANCHE PER LO SFALCIO DEL VERDE  EFFETTUATO A CARICO DEL COMUNE ANCHE DOPO LA TRASFORMAZIONE A RESIDENZIALE DEL 2013 E FINO AL SETTEMBRE 2019 COMPROVATO DA DOCUMENTAZIONE IN POSSESSO DELLA SCRIVENETE E REDATTA DA UFFICIO VERDE COMUNALE. SI SEGNALA INOLTRE CHE SUL LOTTO INSISTE UNA SERVITU’ DI PASSAGGIO TUTTORA VALIDA COME ILLUSTRATO IN ISTANZA ALLEGATA DAL MOMENTO CHE IL PRIVATO NON HA MAI CEDUTO L’AREA. RISULTANO INOLTRE PRESENTI 10 CANCELLINI REGOLARMENTE CONCESSIONATI RETROSTANTI LE ABITAZIONI COMPRESE TRA I CIVICI 20 E 28 DI VIA FAVERO CHE  ACCEDONO ALL’AREA IN QUESTIONE CONFERMANDO LA NECESSARIA DESTINAZIONE D’USO AD ASC DEL LOTTO PER LA TUTELA DELLA COLLETTIVITA’.

    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che trattasi di lotto inedificato classificato nel RUE vigente tra gli insediamenti prevalentemente residenziali (aree a
    media densità), considerato che sull’area oggetto di osservazione è stato rilasciato un Permesso di costruire per la realizzazione
    di un edificio composto da due corpi di fabbrica bifamiliari, si propone di confermare la destinazione urbanistica assegnata dal
    PUG assunto di TUM (tessuti urbani consolidati a media densità). Pertanto l’osservazione non è meritevole di accoglimento.

    RB

    Le tavole presenti nel QC_5_5_3a e nel QC_5_5_3b_bis ( pag 131-134) indicano come permeabili aree asfaltate

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento agli elaborati del QC riguardanti la permeabilità dei suoli, si precisa che l’elaborato QC.5.5.3b.bis “Schede permeabilità – Metodo delle Unità Minime”, ora rinominato in QC.5.5.4, aggiorna e dettaglia la tavola QC.5.5.3a. In particolare, le valutazioni fatte nelle cartografie si basano su dati che hanno un livello di dettaglio/approsimazione calibrato sulla scala urbanistica di restituzione degli elaborati. Riguardo le aree segnalate nell’osservazione, riferite al paragrafo UM-175, si precisa che il parcheggio a servizio del centro anziani di via del Melo e l’abitazione di via Frutteti sono già individuate in cartografia come non permeabili, mentre la piccola area asfaltata di via del Melo ha una superficie esigua nell’unità minima che in generale non inficia la valutazione complessiva e le indicazioni necessarie per la discipina e la Valsat.

    RB

    Nelle SCHEDE NORMATIVE V0, TAVOLA DEI VINCOLI TDV1, punto 68, Impianti  fissi per telefonia mobile: “Per tali impianti si rinvia al Regolamento per l’installazione di impianti di telefonia mobile (ABROGATO) ed al nuovo Regolamento “Piano comunale per la localizzazione degli impianti fissi di telefonia mobile” adottato ( MA NON APPROVATO) “. In sostanza si rimanda a Regole prescrittive, limiti e condizionamenti non vigenti.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento alle schede dei vincoli, si propone di riformulare il punto n. 68 “impianti fissi per la telefonia mobile” come segue: “Per tali impianti si rinvia al Regolamento comunale per l’installazione di impianti di telefonia mobile e alle normative nazionali e regionali di settore”

    RB

    L’EX-IDROVORA DI VIA CALDIROLO E’ UN AMBITO PUBBLICO DEGRADATO, ABBANDONATO, SOTTOUTILIZZATO DI CUI MANCA NEL PUG UNA SCHEDA PER LA SUA RIGENERAZIONE CON INDIRIZZI DI TRASFORMAZIONE.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che il PUG riconosce la potenzialità strategica del complesso ex idrovora di via Caldirolo, difatti: • è inserito nella ricognizione degli Ambiti degradati, dismessi, sottoutilizzati (QC.6.5) • la sua rigenerazione è inserita nell’ambito del Progetto Guida 4 “La cintura verde del parco delle Mura” e recepita nella scheda SL1 relativa al Centro storico • la tavola “usi e modalità di intervento” la classifica come area per Attrezzature e spazi collettivi. La scelta di non inserire una scheda d’ambito è motivata dalla volontà di garantire maggiore flessibilità a un intervento di interesse pubblico già inquadrato nella strategia di Piano di valorizzazione del Parco delle Mura e delle sue relazioni con la città.

    RB

    Con riferimento alla SL1 riferita alla cosiddetta Zona Est dove si elencano alcuni elementi di debolezza e di forza relativi alla mobilità e accessibilità dove non si evidenziano la gravità di alcune criticità. 1-Congestionamento del traffico in Via Caldirolo e sua pericolosità per ciclisti e pedoni. 2-Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il Centro Storico 3-Scarsi collegamenti con il parco delle Mura 4-Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni 5-Criticità collegamenti via Frutteti-rotatoria Piazzale Medaglie d’Oro 6-Scarsa copertura TPL

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) Si evidenzia che la SL1 già prevede la ricucitura dei collegamenti ciclabili nord-sud all’interno della parte di città (via Frutteti, via Turchi, via del Melo) e altresì prevede l’incremento dei collegamenti est-ovest con il Centro Storico (Progetto Guida 4) e quindi anche con il circuito ciclabile esistente sul vallo. La realizzazione di una ciclabile dedicata lungo via Caldirolo risulta scarsamente praticabile per le sue caratteristiche fisiche e la sua classificazione quale strada urbana di scorrimento. 2), 3) Si ritiene opportuno inserire il tratto di via Zanardi e di via Frutteti tra le criticità della rete ciclabile ma si rimandano gli aspetti progettuali di dettaglio agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. 4), 5), 6) Si precisa che per mero errore materiale lo schema relativo alla strategia locale 2 del quartiere riporta in legenda la dicitura “Rete ciclabile esistente” volendo invece rappresentare sia i tratti esistenti che quelli di progetto (per la distinzione si rimanda allo schema riportato nel paragrafo relativo all’analisi diagnostica). Gli aspetti progettuali di dettaglio sono demandati agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. Si precisa inoltre che gli schemi strategici hanno carattere ideogrammatico, e pertanto i collegamenti con il vallo della Mura in direzione est-ovest non vanno interpretati come localizzazioni uniche e definitive. 7) Si conferma la diagnosi che ritiene buona la copertura geografica delle linee urbane, non è invece competenza del PUG entrare nel merito di aspetti gestionali del servizio quali la frequenza delle corse e la composizione della flotta.

    RB

    Via Caldirolo , via Gramicia e via Bacchelli in quanto strade carrabili intorno alle mura, nella proposta di PUG sono ” da qualificare con forestazione lineare, spazi della mobilità sostenibile e potenziamento dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali”. Non si pone in evidenza il carattere panoramico e paesaggistico di queste strade, meta di migliaia di turisti che le percorrono in auto o pullman per ammirare le Mura. Il PUG dovrebbe fissare i vincoli delle strade panoramiche o di rilievo paesaggistico sulle carrabili da cui si possono ammirare le Mura ed anche una eventuale forestazione dovrebbe essere accompagnata da uno studio adeguato per verificare l’impatto della trasformazione rispetto ai punti di vista della viabilità panoramica

    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che: a) le strade di rilievo paesaggistico sono individuate dal PUG su percorsi della mobilità lenta più funzionali alla fruizione del paesaggio e ad un uso ricreativo e turistico del territorio, b) le strade panoramiche sono infrastrutture lineari del paesaggio derivanti dagli strumenti di pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), la proposta formulata dall’osservante non è accoglibile in quanto via Caldirolo, via Gramicia, via Bacchelli si configurano come strade di scorrimento urbano, mediamente trafficate. L’osservazione non è coerente con lo stato di fatto, le caratteristiche funzionali delle strade ed il loro contesto urbanistico e paesaggistico.

     

     

    Scarica: 2 MB
    Mozione di Ferrara Nostra del 23 febbraio 2023

    Mozione di Ferrara Nostra, discussa e approvata emendata nel consiglio comunale del 27 febbraio 2023

    Scarica: 2 MB
    Emendamento alla Mozione di Ferrara Nostra approvato il 27 febbraio 2023

    Emendamento alla Mozione di Ferrara Nostra, presentato dai gruppi di maggioranza, approvato dal Consiglio Comunale del 27 febbraio 2023

    Scarica: 50 KB
    Emendamento del Movimento 5 Stelle alla mozione di Ferrara Nostra del 23 febbraio 2023

    Emendamento del Movimento 5 Stelle alla mozione di Ferrara Nostra del 23 febbraio 2023, approvato dal Consiglio Comunale del 27 febbraio 2023

    Scarica: 54 KB
    Reazione Ar.co 14-02-2023: Féris si rifà il look e diventa modello di rigenerazione urbana

    Reazione Ar.co comunicata ai giornali e pubblicata nel sito Feris.it

    https://feris.it/feris-si-rifa-il-look-e-diventa-modello-di-rigenerazione-urbana/

    Scarica: 73 KB
    Determinazione per incarico di consulenza

    Incarico per un importo di 30.500€ alla ditta D’Aries & Partners S.r.l. di Milano per il servizio di “supporto operativo” nell’ambito del procedimento per la definizione dell’accordo di programma, considerato che “il Comune ha la necessità di valutare adeguatamente e senza rischi di qualsiasi genere l’attuale situazione tecnico-giuridica stante anche la necessità di sviluppare in tempi molto stretti un’azione progettuale coordinata e coerente per la predisposizione e definizione di tale Accordo di Programma”

    Scarica: 153 KB
    Fé.ris Media Kit

    Documento per la stampa diffuso a novembre 2022 per presentare il progetto.

    Scarica: 8 MB
    Keyplan

    Tavola che presenta le aree coinvolte nell’intervento di trasformazione.

    Scarica: 5 MB
    Progetto di via Caldirolo

    Planimetria dell’intervento in via Caldirolo.

    Scarica: 1 MB
    Tabella dei lavori della conferenza

    Cronoprogramma delle attività amministrative necessarie per arrivare alla firma definitiva della convenzione e alla partenza dei lavori.

    Scarica: 92 KB

    Documenti del Forum

    NomeDescrizioneScarica il documento
    Osservazioni al PUG

    Piano Urbanistico Generale

    Il percorso partecipativo che porta all’adozione di un nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), prevede che dopo l’assunzione in Consiglio Comunale della proposta di PUG per almeno 60 giorni i cittadini possano fare le loro osservazioni . E’ una occasione per segnalare eventuali modifiche da fare alla proposta di PUG. Nonostante il poco tempo a disposizione e l’oggettiva difficoltà a leggere e comprendere la proposta di PUG molti cittadini, aderenti personalmente al Forum Ferrara Partecipata o ad associazioni e comitati aderenti al Forum ( comitato Caldirolo Libera, comitato Koesione22, Italia Nostra , Rete Giustizia Climatica , ecc.. ) hanno inviato le loro osservazioni.

    Il percorso di approvazione al PUG prevede modifiche alla proposta basate sulle Controdeduzioni tecniche alle Osservazioni al PUG di Ferrara

    Se questa pagina non contiene una vostra osservazione che desiderate sia pubblicata scrivete a info@forumferrarapartecipata.it.

    Per agevolare la ricerca il background delle osservazioni su argomenti comuni ha lo stesso colore.

    Mobilità, Viabilità, Ciclabili, ecc..

    Rigenerazione Urbana

    Aree Verdi, Parchi, Forestazione Urbana

    Criticità Ambientali

    OSSERVAZIONI AL PUG INVIATE DA CITTADINI

    AUTORE
    iniziali
    SINTESI RELAZIONE CONTRODEDUZIONI
    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Per valorizzare la vocazione del Parco Urbano come “nodo ecologico” del territorio, finalizzato a sviluppare la tutela ambientale, ecologica e di difesa della biodiversità, si chiede che nella scheda del progetto guida – Tav. PG3- vengano specificate le funzioni
    incompatibili con la natura del Parco ed in particolare che alla dicitura “spazi aperti per eventi temporanei” venga aggiunta la dicitura ” esclusi quelli che richiamano forte affluenza di pubblico concentrati in tempi ristretti, quelli con impatto acustico tale da recare danno o disturbo alla fauna del Parco e delle zone limitrofe, quelli che possono recare danno alla vegetazione del Parco e quelli per il cui allestimento e svolgimento sia necessario l’accesso al Parco di mezzi che possono danneggiare in modo permanente i percorsi ed il manto erboso del Parco stesso. Ciò per evitare che in futuro si possano svolgere nel territorio del Parco urbano, ed in particolare nella sua parte pubblica, iniziative, attività e manifestazioni chiaramente in contrasto con le finalità sopra descritte del Parco stesso.

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che nel Progetto-Guida PG3 “Il parco nord della multifunzionalità agraria, dello sport e del tempo libero” e negli schemi strategici di assetto del territorio (elaborato S2 “Rigenerazione e attrattività del territorio”) il PUG definisce chiaramente quale è la vocazione del Parco Urbano, ossia contenitore di attività ludiche e di svago all’aria aperta. Non è di competenza del PUG (secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017) definire quali siano gli eventi a grande affluenza di pubblico. Inoltre si specifica che non sono presenti vincoli sovraordinati di tipo naturalistico.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Richiesta che le aree verdi zona Est prospicienti il parco delle Mura siano oggetto di un progetto di forestazione urbana e che siano sottoposte ai vincoli di tutela ambientale e paesaggistica del parco delle Mura o del Parco Urbano Nord.

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento all’elab. SL1_Strategie Locali – Ferrara EST, le aree in questione risultano comprese nelle seguenti strategie: Relazione con il parco delle Mura – tutela e cucitura delle aree verdi lungo le direttrici stradali della cerchia muraria – Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – sistema delle aree verdi da potenziare – Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – coni visivi/cunei verdi di penetrazione – Tutela degli spazi vuoti interclusi nella trama dell’edificato come “cunei verdi” – aree permeabili intercluse al territorio urbanizzato da tutelare. Il PG4, pur con la sua cartografia di carattere ideogrammatico, prevede che il Parco delle Mura si debba consolidare dal punto di vista paesaggistico e ambientale attraverso densificazione vegetale e connessione con gli spazi verdi adiacenti (parchi, giardini, pori e infiltrazioni verdi) e aree dismesse, intra ed extra moenia da qualificare. Si ritiene quindi che le strategie del PUG per le aree verdi in oggetto siano già pienamente coerenti con iniziative di forestazione urbana, sia di iniziativa pubblica che privata. In merito all’incongruenza rilevata, premesso che l’osservazione è generica e non vengono individuate puntualmente, si precisa che gli elaborati hanno due funzioni e contenuti profondamente diversi, uno (QC_3_2) ricognitivo dello stato di fatto delle aree pubbliche/uso pubblico, l’altro (Usi e modalità di intervento) rappresenta invece lo scenario di progetto del PUG. Si precisa infine che le aree individuate dall’osservante sono classificate come Dotazioni Ecologiche nella Tav. U2 e disciplinate dall’Art. 30.

     

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Con riferimento alla SL1 riferita alla cosiddetta Zona Est dove si elencano alcuni elementi di debolezza relativi alla mobilità e accessibilità: Congestionamento traffico Via Caldirolo e sua pericolosità per ciclisti e pedoni – Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il CentroStorico – Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il CentroStorico – Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni – Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni – Scarsa copertura TPL PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) Si evidenzia che la SL1 già prevede la ricucitura dei collegamenti ciclabili nord-sud all’interno della parte di città (via Frutteti, via Turchi, via del Melo) e altresì prevede l’incremento dei collegamenti est-ovest con il Centro Storico (Progetto Guida 4) e quindi anche con il circuito ciclabile esistente sul vallo. La realizzazione di una ciclabile dedicata lungo via Caldirolo risulta scarsamente praticabile per le sue caratteristiche fisiche e la sua classificazione quale strada urbana di scorrimento. 2), 3) Si ritiene opportuno inserire il tratto di via Zanardi e di via Frutteti tra le criticità della rete ciclabile ma si rimandano gli aspetti progettuali di dettaglio agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. 4), 5), 6) Si precisa che per mero errore materiale lo schema relativo alla strategia locale 2 del quartiere riporta in legenda la dicitura “Rete ciclabile esistente” volendo invece rappresentare sia i tratti esistenti che quelli di progetto (per la distinzione si rimanda allo schema riportato nel paragrafo relativo all’analisi diagnostica). Gli aspetti progettuali di dettaglio sono demandati agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. Si precisa inoltre che gli schemi strategici hanno carattere ideogrammatico, e pertanto i collegamenti con il vallo della Mura in direzione est-ovest non vanno interpretati come localizzazioni uniche e definitive. 7) Si conferma la diagnosi che ritiene buona la copertura geografica delle linee urbane, non è invece competenza del PUG entrare nel merito di aspetti gestionali del servizio quali la frequenza delle corse e la composizione della flotta.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Intervento sul rischio idraulico e reti fognarie Zona Est PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Si precisa che il PUG assunto contiene tra i suoli elaborati: • la tav. QC.5.5.2a “Carta degli allagamenti da forti piogge”, che riporta una mappatura empirica delle aree urbane che vanno in sofferenza idraulica in occasione di forti piogge partire dalle segnalazioni pervenute alla Protezione Civile, ai del Vigili del Fuoco e nella pagina segnalazioni del portale web del Comune, negli anni 2017-2019 e in occasione del fortunale dell’agosto 2022, integrata con le risultanze di uno studio effettuato da Hera, nel quale sono individuate aree che tendono ad allagarsi con eventi di 30, 50 e 80 mm di pioggia; • l’elaborato sullo stato della rete fognaria 6.3.3b, redatto in accordo con Servizio ambiente e Ente gestore delle reti; • le schede e le tavole dei vincoli (Tdv2 , vincoli da 79 a 84) che recepisce il PAI e il PGRA, definendo vincoli più prescrittivi delle norme di settore. In ogni caso, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza) inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche. In relazione alle indicazioni applicative relative agli scarichi, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni del Regolamento Edilizio per gli interventi diretti (fatta salva la competenza in capo al servizio Ambiente e all’ente gestore), e alla fase di pianificazione attuativa per gli interventi indiretti (AO/PAIP)

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Interventi su cessioni di dotazioni territoriali in siti contaminati e bonifica dei suoli relativi al Parco Schiaccianoci NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) L’osservazione non è accoglibile in quanto non pertinente all’ambito di competenza del PUG così come definito dalla LR 24/2017: la messa a disposizione dei dati relativi a eventuali procedimenti di bonifica in corso è di competenza del Settore Ambiente e Agricoltura del Comune di Ferrara e dell’Ente procedente al procedimento di bonifica. La tavola del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati) ha l’obiettivo di fornire un patrimonio informativo e di conoscenze, oltre che costituire la base per l’individuazione di eventuali vincoli e/o condizionamenti sull’utilizzo di aree oggetto di procedimenti di bonifica. 2), 3) L’osservazione richiede la definizione di temi specifici da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e degli altri piani settoriali.

     

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Facendo riferimento al Progetto Guida n.5 – La metropolitana della ricucitura dei margini urbani per un nuovo Parco Sud -tav. PG5– dove, oltre alla campitura in cartografia, si legge nel capitolo della Narrazione urbana strategica: “… potenzialità di attivazione di un vero e proprio Parco Sud, valorizzabile anche come sede di eventi temporanei, che comprende e mette a sistema le aree verdi pubbliche contigue all’ aeroporto”, si chiede che tale indicazione venga specificata e preveda che venga definito uno spazio e collocata una struttura apposita, all’interno della grande area demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con per esemplificare, l’attivazione in quell’area di un CPR ( Centro di permanenza per i rimpatri), come è stato ipotizzato da notizie di stampa. NON ACCOGLIBILE

    L’esatta collocazione delle aree che potranno accogliere eventi temporanei, esclusivamente all’interno delle su richiamate zone F1 e F3, sarà definita dall’Amministrazione Comunale sulla base di un progetto organico e integrato. L’elaborato PG5 (di natura strategica non prescrittiva) ha esclusivamente il ruolo di indirizzare le progettualità e la messa a terra di futuri finanziamenti (cfr. art. 13 della Disciplina).

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Necessità di ridurre i parametri urbanistici ed edilizi nei tessuti urbanistici consolidati ad alta e media densità NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, la richiesta generale di ridurre i parametri urbanistici ed edilizi nei tessuti urbani consolidati a media (TUM) ed alta densità (TUA) non è coerente con l’obiettivo della LR 24/2017 di rigenerare l’esistente, anche attraverso operazioni di addensamento e sostituzione urbana.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Modifica disciplina sulla libertà di collocazione delle attività culturali private e delle loro sedi e sulla modifica della categoria funzionale da Direzionale e Dotazione territoriale ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante: a) si propone di modificare l’Art. 19, comma 2 (Tessuti storici) eliminando la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si affacciano su un fronte commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e rurale”.”, ciò al fine di favorire le attività private culturali, sportive, di ritrovo e spettacolo. b) si precisa che le attività culturali no profit e gli edifici per il culto rientrano già all’interno della categoria funzionale G2 (Attrezzature e spazi collettivi), secondo quanto previsto dall’Atto coordinamento tecnico sulle dotazioni territoriali (DGR. n. 112 del 28/01/2021). L’inquadramento nella categoria D (Direzionale) ha natura residuale, per le attività private ritenute prive di interesse pubblico e sprovviste di relativa convenzione sulle modalità d’uso.

    DM Rischio idraulico e allagamenti : SL1 RISCHI ANTROPICI – SL1 STRATEGIE LOCALI, PARTI DELLA CITTA’ CENTRALE – DISCIPLINA, art. 9 , 12, 3 PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Per quanto riguarda i fenomeni di allagamento su via dei Gerani, l’osservazione evidenzia un tema specifico e puntuale che potrà essere sviluppato con gli strumenti attuativi del PUG, con il piano triennale delle opere pubbliche e con il piano investimenti dell’Ente gestore. Si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza). Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica l’osservante fa riferimento a un tema puntuale di manutenzione ordinaria che non è di competenza del PUG secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017, e per il quale si rimanda al settore opere pubbliche.

    CP
    Si propone un’integrazione alle Strategie Locali della Zona EST per quanto riguarda la previsione di specifici interventi per la risoluzione di problemi di allagamento in via Frutteti e nel Parco delle Siepi. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del Piano Urbanistico Generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, e precisato che l’area di via Frutteti e del Parco delle Siepi sono individuate all’interno dell’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza), si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.
    DMZ Ciclabile per raggiungimento cluster 15 zona Focomorto. Con la seguente si cerca di suggerire un percorso alternativo per raggiungere Focomorto dalla rotonda mappale 164, particella 800 (rotonda sita nelle immediate vicinanze della scuola Secondaria ITI, incrocio via Carretti, via Pontegradella), la modifica suggerita prevede la connessione (per l’attuale passaggio
    informale che connette le abitazioni della lottizzazione di via Mari, che costeggia il mappale 1150 foglio 164, utilizzando anche 1041 stesso foglio) ed il passeggio per passaggio per via San Lazzaro, successivamente via Noccioli (Mappale 164, particella 773), creare un collegamento tra la particella appena citata e via della Pioppa utilizzando il mappale 12 foglio 164, attraversare la stessa via per creare poi una ciclabile a corsia riservata parallela a via della Crispa (lato nord) che parta dal mappale 129 foglio 165 e prosegua fino al paese di Focomorto. Tra il mappale 506 e 449 foglio 165 si potrebbe creare un passaggio di connessione tra Focomorto e Pontegradella lontano dalle vie a più alto scorrimento. Il collegamento tra via San Lazzaro e via Pomposa potrebbe passare tra i mappali 53 e 596 foglio 164, 322 e 323 ed accanto al 59 stesso foglio.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che parte del tracciato, quello attorno alle abitazioni della lottizzazione di via Mari, per via San Lazzaro e poi su via Pioppa, è coerentemente già inserito nell’elaborato SL2 “Strategie locali | Cluster del forese”, ed in particolare nel Cluster n. 15, considerato che lo stesso non risulta riportato per mero errore materiale negli Schemi strategici di assetto del territorio, si propone di recepire il percorso nell’elaborato S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità” e “Schema supporto tematico: mobilità”. Il tratto suggerito su via Crispa fino a Focomorto potrà essere una soluzione alternativa nel caso in cui la fattibilità tecnico-economica di quello previsto dal PUG, lo renda irrealizzabile.

    DMZ Proposta di modifica Bretella est tra via Comacchio e via Pomposa. Il collegamento tra le due arterie citate è molto importante per l’attuale giunta ed è comprensibile vedendo il volume dei veicoli in transito nella zona di San Giorgio. Tuttavia l’attuale Progetto prevede il passaggio della strada tra 8 abitazioni (Foglio 196 mappali 553, 688, 690, 849 e 911 per il foglio 198 mappali 25, 26, 27) con un importante interessamento dei mappali 911 foglio 196 e 25 foglio 198 visto che la sede stradale rasenterebbe gli immobili. La modifica proposta consiste nella costruzione dello svincolo nel mappale 94 foglio 196 attraversare il Po nel mappale 70 foglio 198 fino ad arrivare in via Pomposa all’altezza dei mappali 19 e 121 del foglio 198. Questo consentirebbe di non avere immediate interazioni con edifici abitati visto che nei mappali 41, 42 e 43 foglio 198 sono presenti dei ruderi in disuso da diversi decenni individuabili come i mappali 85 ed 86 stesso foglio e ci si inserirebbe nella zona dell’attuale distributore di carburanti disincentivando l’aumento di velocità per l’incrocio successivo di via Pomposa con via Scorsuro. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservante fa riferimento ai corridoi infrastrutturali riportati nel RUE e non negli elaborati di PUG. Il PUG recepisce le considerazioni e i tracciati stradali del PUMS per il quale era stata fatta una valutazione di fattibilità degli interventi. Le tavole strategiche e di assetto S1 riportano un’indicazione ideogrammatica, mentre la tavola dei vincoli TDV2 che cartografa i corridoi infrastrutturali della mobilità di progetto, nella versione assunta, per un mero errore materiale come specificato nell’osservazione d’ufficio, non li ha tutti individuati e rappresentati. Si precisa che nel caso venga prevista la realizzazione dell’opera pubblica, il progetto definitivo potrà prevedere una modifica dei tracciati nel PUG, senza che questo comporti variante al PUG.

    EdU Nel quadro conoscitivo-diagnostico del P.U.G. non ci sembra sufficientemente evidenziato il grave rischio idraulico connesso a piogge intense, responsabili di periodici e sempre più frequenti allagamenti di cantine, garage, giardini e pianterreni di abitazioni del quartiere Borgo Punta tra Via Copparo e Via Magnoni, comprese anche la parallela Via Chizzolini e le perpendicolari Via Elsa Morante, Via Lyda Borrelli e Via dei Morari. Richiamiamo l’attenzione anche sull’area di seria fragilità idraulica dello SkatePark di Via Caretti. Chiediamo pertanto di implementare le strategie prevedendo interventi atti a mitigare i fenomeni con vasche di laminazione, pompe idrauliche, potenziamento della rete fognaria, una più assidua e mirata manutenzione delle caditoie stradali, il ripristino della pervietà di canali di scolo utili e tutte le altre azioni necessarie in linea con l’obiettivo strategico OS1/LS1 (da AP1 ad AP5) PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del Piano Urbanistico Generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza). Rilevato inoltre che nello schema strategico non è visualizzata la simbologia corrispondente al tematismo “Spazi aperti da riqualificare in termini di adattamento climatico” si provvede a modificare l’elaborato correggendo il refuso; inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    RICHIESTA DI LINEE STRATEGICHE PIU’ DEFINITE PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DI VIABILITA’ DELLA ZONA VIA RAVENNA/ SAN GIORGIO. NECESSITA’ DELLA TANGENZIALE EST PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    La legge regionale n. 24/2017 prevede che la cartografia strategica del PUG abbia carattere ideogrammatico, pertanto in rispetto di tale prescrizione, il tracciato della bretella est è stato individuato con una freccia nell’elaborato S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità” (e così recepito nell’elaborato SL1 Strategie locali – Parti della città centrale). L’elaborato S1 “Schema supporto tematico: mobilità” riporta il tracciato presunto con maggior livello di definizione desunto dal piano di settore PUMS. Ulteriori indicazioni di maggior dettaglio saranno possibili solo in sede attuativa, attraverso apposite valutazioni di fattibilità tecnicoeconomica.

     

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    SI RICHIEDE CHE IL COMPLESSO CASERME POZZUOLO DEL FRIULI E EX CAVALLERIZZA  SIA INSERITO IN SL1 nell’elenco delle “Opportunità di rigenerazione e riconversione”  e che in SL3 sia redatta la scheda progettuale d’ambito per la rigenerazione della caserma Pozzuolo del Friuli e della Ex Cavallerizza. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: a) Si evidenzia che nell’elaborato SL1 Strategie locali – Centro storico, il Complesso Caserma Pozzuolo del Friuli è elencato nell’ambito delle strategie sovralocali, tra gli interventi di “Recupero e rifunzionalizzazione delle aree dismesse” funzionali all’attuazione del Progetto Guida 4 dedicato alla valorizzazione del Parco delle Mura. Tale inquadramento testimonia la maggior rilevanza assegnata dal PUG a questa operazione (si veda in tal senso anche l’OS1-LS3-AP5), rispetto all’elenco relativo alle previsioni strategiche di rilevanza inferiore, citato dall’osservante. b) Si precisa che la scelta di non inserire una Scheda Progettuale d’Ambito per il comparto trova motivazione nella volontà e necessità di garantire maggior flessibilità agli interventi indiretti (PIAP o AO) con i quali sarà pianificata la rigenerazione dell’area ai sensi della LR. 24/2017. Si evidenzia inoltre che tale approccio è stato applicato tendenzialmente a tutte le aree di proprietà pubblica ritenute funzionali all’attuazione delle strategie del PUG.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    RICHIESTA DI MAGGIORE TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA VOCAZIONE AGRICOLA DEL FORESE Uso del territorio rurale in riferimento agli impianti di biometano e biogas PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento all’elaborato SL2 “Strategie locali | Cluster del forese”, ed in particolare al Cluster n. 12 (Viconovo, Albarea, Villanova, Denore), si propone di integrare la strategia locale con l’obiettivo di salvaguardare/valorizzare la vocazione agricola del territorio, gli insediamenti produttivi esistenti che connotano il territorio ed il paesaggio, le possibili azioni di tutela e qualificazione che potrebbero portare a sostenere e potenziare le attività che già perseguono obiettivi di diversificazione e valorizzazione delle potenzialità di questa zona rurale. Si propone altresì di integrare la Tavola e la Scheda dei vincoli con limitazioni relative alla realizzazine degli impianti di biometano-biogas a tutela del paesaggio agricolo in particolare del sito Unesco.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    MOBILITA’_Osservazioni sul Piano Urbanistico Comunale di Ferrara Dopo una valutazione delle politiche e azioni proposte dal presente schema di PUG ,si registra un approccio generico, e per certi aspetti retorico, alle problematiche della mobilità urbana, che costituisce uno degli aspetti struttura di una pianificazione orIentata verso la transizione ecologica. Il sistema proposto appare ancora orientato sul potenziamento della mobilità privata automobilistica, mentre la mobilità pubblica e ciclabile appare affrontato in un’ottica di parziale razionalizzazione al di fuori di una visione strategica in grado di ribaltare le gerarchie tra questi differenti modelli di mobilità che preludono a diversi visioni di futuro per la nostra città. Alleghiamo una lista di riflessioni e raccomandazioni che riteniamo necessarie per impostare in maniera più complessa il tema assolutamente centrale della mobilità urbana NON VALUTABILE
    FN La scheda Ex Cogef Via San Contardo d’Este presente nel documento SL3, al paragrafo “Condizioni di sostenibilita”.secondo capoverso, prevede che “Gli interventi dovranno prevedere un ≥ 20% di SU destinata a ERS su SU tot.”. La misura indicata appare errata e va sostituita con ” ≤20% “posto che al capoverso precedente si prevede il mantenimento della permeabilita dell’area nella misura minima dell’80% In merito alla definizione di “area inedificata con inquinamento residuo e con procedimento di bonifica in corso”. Preme osservare che I’area versa da molti anni in totale stato di abbandono, é ricoperta di sterpaglie e, da quanto consta, nessun procedimento di bonifica appare avviato e neppure risulta concluso il procedimento di verifica delle reali condizioni di contaminazione del suolo e delle acque. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’area è classificata dal PUG in Dotazione ecologica e ambientale e pertanto trova applicazione anche l’Art. 30 della Disciplina, si accoglie la l’osservazione in merito all’eliminazione della previsione di una quota di ERS in quanto non pertinente con la trasformazione prevista per l’area e come già evidenziato nell’osservazione d‘ufficio per tutti gli ambiti per i quali non sono previste edificazioni a destinazione residenziale. Non si ritiene accoglibile la proposta di trasformazione in ARE (area di riequilibrio ecologico) in quanto non è compito del PUG proporre agli Enti sovraordinati l’istituzione di questa tutela. In merito al procedimento di bonifica in corso sull’area si precisa che è stato modificato l’elaborato QC.5.10 con osservazione d’ufficio, in considerazione dell’evoluzione dei procedimenti in corso; per ulteriori informazioni si rimanda al Servizio Ambiente o al competente Ente.

    FN Si richiede: piantumazione su aree verdi e lungo i percorsi ciclo-pedonali, desigillatura e pavimentazione drenante, con riferimento alle aree evidenziate nelle mappe catastali allegate ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservazione, si formula la seguente controdeduzione: 1) La richiesta risulta già recepita per quanto riguarda l’area del mappale 1214 inquadrata nell’elaborato SL1 – ZONA EST – Strategie Locali: “Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – sistema delle aree verdi da potenziare attraverso forestazione” 2) La richiesta risulta già individuata dal piano nell’elab. SL1 ZONA EST – Strategie Locali “Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – maglia urbana di potenziamento dell’ombra” 3) La richiesta è recepibile individuando l’ambito compreso tra via dei Cedri – via Siepe – via San Contardo d’Este come “spazi aperti da riqualificare in termini di adattamento climatico”

    FN Ex-Eldo/Trony : Si tratta dei fabbricati con relativa area pertinenziale, già adibiti a negozio per la vendita al dettaglio di elettrodomestici e articoli elettronici, sotto l’insegna Eldo / Trony, che da molti anni versano in stato di abbandono. Nei documenti allegati al PUG non si riviene una scheda particolareggiata riferita a quest’area. Si richiede pertanto che tale area sia inserita come area degradata che necessita di rigenerazione, stante la sua collocazione all’interno di zone residenziali densamente abitate(Via Pontegradella-Via Caretti). Si suggerisce un utilizzo per attività culturali (biblioteca, sale multimediali, sala prova per musicisti, laboratori artistici o artigianali, spazi per eventi teatrali e musicali, co-working), con esclusione del grande commercio. Si suggerisce altresì la desigillazione dell’area pertinenziale, con la creazione di spazi verdi attrezzati e fruibili in funzione delle attività sopra descritte, evitando ulteriore edificazione. NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’ambito in oggetto è già riconosciuto dal PUG quale ambito di rigenerazione urbana e classificato TUD (tessuto urbano, dismesso, sottoutilizzato o interstiziale da rigenerare), si ritiene non accoglibile la proposta di inserimento di una nuova scheda progettuale in quanto, per dimensioni e caratteristiche, la rigenerazione del comparto ha rilevanza edilizia e perché si ritiene preferibile garantire maggiore flessibilità. Per la medesima ragione non si ritiene ammissibile la proposta di vincolare la destinazione ad attrezzature e spazi collettivi. Si precisa inoltre che ai sensi dell’Art. 23, nelle aree TUD sono ammesse nuove strutture di vendita fino alla dimensione delle “medio-piccole”.

    FV IL LOTTO DI TERRENO FOGLIO 136 MAPPALI 1337 e 1338 RISULTA AREA VERDE E RICREATIVE SPORTIVE. SI CHIEDE CHE SIA DESTINATO A VERDE; di sviluppare quest’area legata all’Area di Riequilibrio Ecologica SCHIACCIANOCI con un Centro visita e di accoglienza; di sviluppare una rete di piste ciclabili dal vallo delle mura verso Frutteti e gli Orti per poi proseguire verso il macero di via Massari; a piantumazione di alberi in tutta l’area, e nella porzione a nord verso lo stradello in direzione IPERCOOP realizzando anche un’area pic nic con panchine mentre nella parte centrale dell’area verde andrebbe riservata una porzione per una zona di sgambamento cani non recintata e segnalata da cartelli; la sospensione e revoca dei progetti di costruzione e ampliamento, di impianti sportivi e non, in corso o già autorizzati. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) La richiesta non è accoglibile in quanto non in linea con l’impianto e la terminologia del PUG che, allineandosi all’Atto di coordinamento regionale sulle dotazioni territoriali (DGR 110/2021), definisce un’unica famiglia di “attrezzature e spazi collettivi” nella quale sono ricompresi gli “spazi attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e le attività sportive”. 2), 3), 4) Si ritiene che le proposte progettuali in merito alla dotazione di attrezzature, alla piantumazione e al completamento della rete ciclabile, siano tutte allineate con le strategie rappresentate in particolare nell’elaborato SL1 Zona EST. L’osservazione affronta tuttavia tematiche di dettaglio che devono essere demandate agli strumenti di attuazione del PUG, ai piani settoriali e alla programmazione delle opere pubbliche. 5) Si precisa infine che, in termini generali, il PUG non ha alcuna efficacia retroattiva e pertanto non può incidere su progetti di opere pubbliche già approvati o in corso di progettazione e su titoli edilizi già rilasciati.

    IN1 Si chiede di modificare la disciplina dei tessuti urbani consolidati (Art. 22, comma 7):
    a) TUA (alta densità): modificare il numero massimo di piani da 8 a 6 e l’altezza massima da 25 a 19 ml;
    b) TUM (media densità): modificare il numero massimo di piani da 6 a 5 e l’altezza massima da 19 a 16 ml;
    Si chiede una consistente riduzione di parametri ed indici, in particolare per gli isolati classificati TUA e TUM posti in prossimità
    delle Mura.
    NON ACCOGLIBILE
    Premesso che l’obiettivo cardine della LR 24/2017 e declinato nel PUG di Ferrara riguarda la rigenerazione urbana della Città consolidata esistente, con conseguente contenimento del consumo di suolo agricolo, considerato che la stessa legge urbanistica promuove interventi di addensamento o sostituzione urbana per la riqualificazione dell’esistente, si ritiene l’osservazione non meritevole di accoglimento in quanto in contrasto con l’obiettivo OS2 del PUG, che fa riferimento alla necessità di concretizzare un processo di lunga durata di rigenerazione urbana, paesaggistica ed ecologico-ambientale della città esistente, nel rispetto delle diverse identità stratificate nel territorio ferrarese. Questa esigenza si traduce nell’obiettivo congiunto di non consumare più suolo e di rigenerare i tessuti e la rete degli spazi aperti esistenti, semplificando e razionalizzando i percorsi procedurali, normativi e gestionali.
    IN1 Si chiede di:
    a) Art. 19, comma 2 (Tessuti storici): eliminare la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si affacciano su un fronte
    commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e rurale”.”
    b) di inserire le attività culturali no profit e gli edifici per il culto nella categoria funzionale G2 (dotazioni territoriali) anziché D
    (direzionali).
    ACCOGLIBILE
    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante:
    a) si propone di modificare l’Art. 19, comma 2 (Tessuti storici) eliminando la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si
    affacciano su un fronte commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e
    rurale”.”, ciò al fine di favorire le attività private culturali, sportive, di ritrovo e spettacolo.
    b) si precisa che le attività culturali no profit e gli edifici per il culto possono rientrare sia nella categoria funzionale G2
    (Attrezzature e spazi collettivi) sia nella categoria D (direzionali), a seconda se venga svolta un’attività di interesse pubblico
    regolata da convenzione o di natura privata.
    IN Si chiede di specificare, nella scheda del Progetto Guida n.3 (e di conseguenza in disciplina), le funzioni incompatibili con la
    natura del Parco Bassani, chiedendo in particolare di esplicitare, alla dicitura “spazi verdi per eventi temporanei”, l’esclusione di
    quelli a forte affluenza di pubblico per i quali si ritengono più idonee le aree del futuro parco sud nella zona dell’aeroporto
    (Progetto Guida n. 5).
    Infine si chiede di inserire in entrambi i Progetti Guida, prescrizioni cogenti al fine di escludere insediamenti incompatibili
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    La richiesta di specificare “le funzioni incompatibili con la natura del parco” Bassani fa riferimento al Titolo III della Disciplina (Usi e
    modalità di intervento) e, nel caso specifico, all’Art. 29 comma 2, nel quale vengono descritte le destinazioni d’uso ammesse. Tra
    queste, il PUG prevede “spazi aperti attrezzati per il gioco, la ricreazione e il tempo libero per una fruizione integrata e
    un’accessibilità diffusa attraverso la mobilità slow”. Gli eventi temporanei richiamati nell’elaborato PG3 rientrano in queste
    destinazioni d’uso e, inoltre, la destinazione “tempo libero” non può considerarsi in contraddizione con la classificazione di nodo
    ecologico nel PTCP.
    Non si ritiene accoglibile la richiesta di rafforzare la natura cogente dei Progetti Guida, poiché tali elaborati nascono con una forte
    valenza strategica, non prescrittiva, coni l ruolo di indirizzare le progettualità e la messa a terra di futuri finanziamenti (cfr. art. 13
    della Disciplina)
    IN OSSERVAZIONE AL PUG SU CONTENUTI ED ARTICOLI DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTI IL CENTRO STORICO E L’EDIFICATO STORICO Si chiede di modificare alcuni articoli della Disciplina: a) Art. 5, comma 5 (Accordi Operativi): eliminare la possibilità di prevedere in sede di AO altezze o distanze diverse da quelle stabilite dal PUG; b) Art. 7, comma 47 (autorimessa nei tessuti urbani consolidati e nei nuclei residenziali in territorio rurale): si chiede di precisare che la norma non si applica alla Città storica c) Art. 10 (Piani di riferimento per gli elaborati di SQUEA): inserire il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale d) Art. 17, comma 6, lett. a (requisiti prestazionali per PCC): si chiede di eliminare le premialità per PCC nella Città storica e) Art. 19, comma 6, lett. a (edifici soggetti a IED nei Tessuti storici): si chiede di escludere anche gli edifici di categoria T2 dalla possibilità di sopraelevazione f) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per la categoria A1 si chiede di eliminare la dicitura “gli interventi di restauro riguardano l’unità architettonica nella sua interezza” g) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per le categorie A2 e A3 si chiede: – per le “fronti” di eliminare la dicitura “strombatura delle finestre” – per i “portici” di aggiungere la specificazione “nei portici interni” o “prospettanti su spazi interni” – per le “strutture” di sostituire l’ultimo capoverso delle modalità di intervento con il seguente: “in situazioni di gravi carenze strutturali dovrà essere richiesto agli uffici comunali sopralluogo di controllo e di assenso alla demolizione di parti dell’edificio non recuperabili, comunque entro il limite del 30% delle strutture fuori terra” h) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per la categoria A3 si chiede: – per le “fronti” di eliminare del tutto la possibilità di eseguire sui fronti strada coibentazione esterna effettuata mediante “cappotto” – per gli “interni” di aggiungere “nei casi in cui non sia applicabile quanto previsto dall’Art. 10, comma 2 della Legge 120/2020” dopo le parole “…e della linea di gronda” i) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per gli edifici di classe T1 e T2 aggiungere “intervento di restauro e risanamento conservativo o intervento di ristrutturazione edilizia” dopo le parole “intervento di ristrutturazione edilizia” l) Art. 32, comma 15: per favorire il recupero degli edifici storici/testimoniali si chiede che sia possibile l’esonero dal contributo sul costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione (Art. 10, comma 1, lett. h della Legge 120/2020) PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante: a) Art. 5, comma 5 (Accordi Operativi): non accoglibile. Si ritiene che il PUG debba garantire la necessaria flessibilità per incentivare la rigenerazione degli ambiti assoggettati ad AO. b) Art. 7, comma 47 (autorimessa nei tessuti urbani consolidati e nei nuclei residenziali in territorio rurale): accoglibile. Si precisa che la norma non si applica alla Città storica. c) Art. 10 (Piani di riferimento per gli elaborati di SQUEA): accoglibile. Si propone di inserire il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale d) Art. 17, comma 6, lett. a (requisiti prestazionali per PCC): non accoglibile. La premialità si applica solo agli ambiti perimetrati dal PUG come “ambiti di rigenerazione urbana” di cui all’Art. 19, comma 4, lett. b) e c) della Disciplina. e) Art. 19, comma 6, lett. a (edifici soggetti a IED nei Tessuti storici): non accoglibile. Si ritiene di favorire la rigenerazione con sopraelevazione anche per le categorie T2, ferme restando le prescrizioni contenute nell’Art. 21, comma 4 f) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): accoglibile. Per la categoria A1 si precisa che l’intervento di restauro può avvenire anche per porzione dell’edificio nel rispetto dell’intera unità g) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): parzialmente accoglibile. Per le categorie A2 e A3 si propone: – per le “fronti” di eliminare la dicitura “strombatura delle finestre” – per i “portici” di mantenere la dicitura generale dei portici e non dei portici interni – per le “strutture” di eliminare le percentuali indicate sostituendo con “Non è consentita la demolizione integrale e parziale dell’edificio” h) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): parzialmente accoglibile. Per la categoria A3: – per i “fronti” si propone di eliminare la possibilità di eseguire sui fronti strada coibentazione esterna effettuata mediante “cappotto” – per gli “interni” non è accoglibile la proposta formulata dall’osservante perchè si ritiene sempre possibile la modifica dell’altezza interna degli ambienti per ragioni igienico sanitarie i) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): non accoglibile in quanto in contrasto con il DPR 380/2001, che prescrive l’assegnazione specifica della categoria di intervento e la precisazione delle modalità di intervento per ciascun edificio l) Art. 32, comma 15: parzialmente accoglibile. L’esonero dal contributo di costruzione potrà essere stabilito con apposita delibera di Consiglio Comunale.

    KO Si chiede una migliore definizione dei percorsi ciclabili e un miglior collegamento tra le polarità urbane della parte di città “Ferrara Sud”, in particolare:
    a) una maggior evidenza della segnaletica dedicata alle piste attuali e future
    b) ul miglioramento dei sottopassi di via Gandini e via Beethoven inserendoli in un organico percorso ciclo-pedonale ben evidenziato e illuminato che unisca il Foro Boario alle Corti di Medoro
    c) la realizzazione di due collegamenti ciclopedonali: pista 1) sottopasso piscina via Beethoven-via Kramer-via Nievo-sovrappasso ferroviario-via dello zucchero-accesso alla stazione e al centro città; pista 2) via Gandini-via Verga-viale Krasnodar-via dell’amicizia-attraversamento ferrovia interrata-via del Bove-via Ravera
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che il PUG non entra nel dettaglio delle caratteristiche tecnico-costruttive di percorsi ciclabili e ciclopedonali o della segnaletica, si specifica che all’interno della strategia si fa diffuso riferimento al miglioramento della ciclabilità e della mobilità slow; in particolare all’interno di tutte le Strategie Locali – Parti della città centrale, sono riportati gli obiettivi e le azioni relative al potenziamento della “maglia di connessioni ciclo-pedonali interne ai quartieri”.
    Inoltre, premesso il carattere ideogrammatico degli elaborati della Strategia, all’interno della strategia locale 1 per la parte di città centrale “zona sud – via Bologna” sono già individuate due connessioni nord-sud tra i quartieri a ovest di via Bologna, seppure con alcuni scostamenti e rappresentate con grafie diversificate per i tratti esistenti e i tratti di progetto.
    Si ritiene ad ogni modo opportuno esplicitare nel testo del suddetto elaborato che l’implementazione dei percorsi ciclabili riguarderà in particolare il collegamento delle polarità: Corti di Medoro, Palazzetto dello sport nel Foro Boario, centro polifunzionale per famiglie Ex Pietro Lana.

    KO Si propone di potenziare la frequenza del TPL da viale Krasondar al centro e la riduzione delle tariffe.
    Si propongono interventi di dissuasione e controllo della velocità dei veicoli e la realizzazione di una piazza centrale al rione per rallentare il traffico e per la sua funzione di aggregazione, socialità e accesso ai servizi scuole, chiesa, market.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Relativamente al TPL, il PUG non incide direttamente sulla gestione del servizio di TPL, ma può fornire indirizzi sul suo miglioramento. Si propone di accogliere i rilievi fatti sul traffico in viale Kransodar per riportarli nella Diagnosi e nelle Strategie Locali della Parte di città “Ferrara Sud”. Relativamente alla tipologia di interventi per mitigare il traffico o la realizzazione di spazi pubblici il PUG demanda la loro definizione ai PAIP, al Programma delle OOPP e ai Piani di settore.

    KO Si chiede il potenziamento delle attrezzature collettive in zona Krasnodar, proponendo che:
    a) si recuperino gli edifici nell’area di Foro Boario e nell’area ancora in stato di abbandono dell’ex palazzo degli Specchi (le corti di Angelica); si pensi a dar vita a luoghi di aggregazione sociale;
    b) si creino luoghi aperti alla comunità nel centro per le famiglie previsto nell’ex-scuola Pietro Lana;
    c) si realizzi una piazza tra la parrocchia Sant’Agostino e la scuola IC De Pisis, per riqualificare il tessuto locale, riducendo la circolazione delle auto in transito, favorendo la circolazione pedonale e quindi conferendo all’area un nuovo carattere di luogo di condivisione per la socialità;
    d) si recuperi e si riqualifichi il centro sociale ex Rodari di via Labriola (e altri locali pubblici già presenti nel quartiere) per un suo utilizzo comunitario.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che le proposte si pongono in coerenza con la strategia del PUG – in particolare con i lineamenti strategici e le azioni progettuali afferenti all’OS2 – con la diagnosi e la strategia delineata dal PUG per la Parte di città centrale “Ferrara Sud”, considerato che tutte le aree sono individuate in Disciplina come destinate ad Attrezzature e spazi collettivi o “Tessuti urbani dismessi, sottoutilizzati o interstiziali da rigenerare” e che la scheda progettuale d’ambito di Foro Boario prevede già l’inserimento di spazi pubblici e funzioni pubbliche, si demanda al Programma delle OOPP, alla definizione dei PAIP o degli AO e agli altri Piani di settore la definizione puntuale e la localizzazione degli interventi attuativi per l’attuazione della strategia, senza specificare ulteriori azioni puntuali.
    Si accoglie parzialmente la proposta individuando il centro sociale ex Rodari di via Labriola come “Ambito di rigenerazione urbana” nelle tavole “Usi e modalità di intervento”.

    KO Si chiedono azioni volte a incentivare la riqualificazione edilizia, urbanistica, abitativa e del paesaggio urbano del quartiere Krasnodar.
    Si suggerisce un censimento delle strutture in cemento e metallo, un tempo dedicate a cartelli pubblicitari, al fine di valorizzare maggiormente il paesaggio, sia dal punto di vista ecologico che estetico.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che la maggior parte del patrimonio edilizio dell’ambito analizzato è individuato come Tessuto urbano consolidato, si segnala che il PUG promuove e incentiva gli interventi di qualificazione edilizia e riqualificazione urbana, sia nella definizione degli obiettivi e delle azioni progettuali della strategia, sia attraverso i meccanismi di premialità di cui all’Art. 17 della Disciplina. Premesso che il miglioramento della qualità urbana ed ecologico ambientale è l’obiettivo principale del PUG, non si ritiene che l’attività di censimento puntuale della cartellonistica proposto rientri nell’ambito di competenza del PUG secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017.

    KO Si propone la riqualificazione delle aree verdi di viale Krasnodar, con l’inserimento delle seguenti azioni:
    a) qualificazione e connessione del sistema degli spazi verdi publici presenti nel quartiere Krasnodar migliorando le dotazioni ricreative, sportive, ecoLogiche (vedi Bosco e bacino di laminazione – Spina verde)
    b) progetto di riqualificazione del quartiere Krasnodar (Nomisma per ACER Ferrara)
    c) riqualificazione della zona verde ed ex campo da tennis adiacente alla ex scuola Pietro Lana
    d) creazione di corridoi per insetti impollinatori e azioni mirate a favorire la biodiversità
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che le proposte si pongono in coerenza con gli obiettivi, i lineamenti strategici e le azioni progettuali della strategia del PUG e con la diagnosi e la strategia delineata dal PUG per la Parte di città centrale “Ferrara Sud”, si demanda al Programma delle OOPP, alla definizione dei PAIP o degli AO e agli altri Piani di settore la definizione puntuale e la localizzazione degli interventi attuativi per l’attuazione della strategia, senza specificare ulteriori azioni puntuali e di dettaglio.

    LG

    Nel quadro conoscitivo, elaborato “QC.6.2 Mobilità”, allegato al PUG le seguenti strade: Via Frutteti, Via del Melo, Via della Flora, Via della Fornace e parte di Via delle Siepi sono classificate “Urbane di quartiere”.
    Nelle strategie locali elaborato “SL1” allegato al PUG a pagina 35 le strade sopra elencate sono individuate come “Rete ciclabile esistente”. Oggi invece queste vie non sono ciclabili. Le auto corrono veloci con grave pericolo per ciclisti e pedoni.
    Si chiede l’applicazione del limite di velocità a 30 km/h in Via dei Frutteti, Via del Melo (tratto a nord di Via Frutteti) e Via delle Siepi, dove circolano molti pedoni e ciclisti a tutte le ore per la presenza di esercizi commerciali, degli orti, del centro bimbi “Mille gru”, della sede della contrada San Giovanni.
    Si chiede inoltre la modifica della scheda SL1 indicando Via Frutteti, Via del Melo, Via della Flora, Via della Fornace e parte di Via delle Siepi come “Strade a sede promiscua ciclabile e veicolare”.
    Si segnala in particolare la pericolosità del tratto di Via delle Siepi che va dall’incrocio con Via dei Cedri all’incrocio con Via dei Frutteti, dove la carreggiata è stretta ed in parte occupata dai cassonetti dei rifiuti differenziati e da auto parcheggiate.
    Si chiede di prevedere: 1) lo spostamento dei cassonetti all’inizio di Via dei Cedri, 2) il divieto di parcheggio delle auto, 3) la realizzazione di una corsia ciclabile in questo tratto della Via che si connetta con la ciclabile esistente di Via delle Siepi nel tratto tra Via dei Cedri e le Vie Turchi-San Contardo d’Este, 4) la realizzazione di passaggi pedonali e ciclabili di cui oggi è privo il tratto di Via delle Siepi tra Via dei Cedri e Via Frutteti.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si specifica che le problematiche trattate dall’osservante sono già affrontate, sul piano programmatico e strategico, nell’elaborato SL1 ZONA EST. A livello puntuale,le proposte sono da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e degli altri piani settoriali, in particolare il PUMS.
    Si propone la rettifica dell’errore materiale nella legenda dello schema Strategie Locali SL1 del succitato elaborato in quanto è erroneamente riportata la dicitura “strade ciclabili esistenti” come strato cartografico “di vestizione” mentre è invece rappresentata la rete comprensiva dell’esistente e del progetto.
    LP Riferimento: Dossier – Piani Urbanistici Attuativi QC 2_4_2   :   Area Sogepol.
    Nella scheda relativa a quest’area si legge che è stato sottoscritto accordo POC in data 3/5/2017 avente come obiettivo un ampliamento di edificio destinato ad attività sanitarie private e attività sportive ad uso pubblico. Si dice infine che è stata richiesta una proroga per inizio dei lavori entro il 29/6/2023. Sono passati più di sei mesi da questa data e ancora non si vedono tracce di lavori per la ristrutturazione e rigenerazione di tutta l’area anzi sono sempre più evidenti i segni di deterioramento dovuti all’incuria e allo stato di abbandono in cui versa la struttura e tutta l’area circostante per una superficie di circa un ettaro. Considerato che la zona in questione è densamente popolata, chiedo gentilmente che il Comune di Ferrara si faccia carico della ultimazione dei lavori dello stabile per destinare l’uso ad attività come palestre o luoghi di incontro e spazi collettivi per la socializzazione di cui il quartiere è carente.
    LP Vorrei fare riferimento al documento preparatorio del Piano Urbanistico Generale denominato “Verso il documento strategico” del Luglio 2022. Nel capitolo “IL SISTEMA INSEDIATIVO” al paragrafo 4 “Gli ambiti di rigenerazione”, relativamente agli ambiti privati degradati, abbandonati o sottoutilizzati, ho trovato una scheda (numero 3) concernente alcuni fabbricati che si trovano all’inizio di via Pontegradella, nei pressi della rotatoria sulla quale insiste anche via Caretti. Da diversi anni, dopo essere stati la sede di alcuni negozi specializzati nell’elettronica e negli elettrodomestici di consumo come Trony e Eldo, questi edifici versano in una stato di abbandono e degrado. Alcune finestre sono state divelte ed evidenti sono le tracce lasciate dai vandali o altri soggetti che bivaccano all’interno dei capannoni. Non si colgono ancora i segni di una rigenerazione e chiedo pertanto che venga realizzata una nuova scheda che chiarisca anche come si intende recuperare e rigenerare tutta l’area. Considerata la mancanza di impianti sportivi per attività indoor nella zona che è
    densamente popolata, chiediamo di realizzare un impianto per attività al coperto.
    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’ambito in oggetto è già riconosciuto dal PUG quale ambito di rigenerazione urbana e classificato TUD “Tessuto urbano, dismesso, sottoutilizzato o interstiziale da rigenerare” (art. 23), si ritiene non accoglibile la proposta di inserimento di una nuova scheda progettuale in quanto, per dimensioni e caratteristiche, la rigenerazione del comparto ha rilevanza edilizia e perché si ritiene preferibile garantire maggiore flessibilità. Per la medesima ragione non si ritiene ammissibile la proposta di vincolare la destinazione a attrezzature sportive.

    LP Vorrei fare riferimento al documento preparatorio del Piano Urbanistico Generale denominato “Verso il documento strategico” del Luglio 2022. Nel capitolo “IL SISTEMA INSEDIATIVO” al paragrafo 4 “Gli ambiti di rigenerazione”, relativamente agli Ambiti di rigenerazione con PUA pregressi non attuati, compare una scheda (numero 72) inerente al sito sul quale sorgeva l’ex stabilimento Cerestar, in via Luigi Turchi, 13.  L’azienda in questione ha cessato l’attività alla fine degli anni novanta e da allora il sito è rimasto abbandonato.
    La mancanza di interesse da parte della nuova società proprietaria ha reso possibile da un lato la nascita e la crescita di numerosi alberi diventati ormai adulti di notevoli
    dimensioni e dall’altro la formazione di impressionanti cumuli di rifiuti di ogni tipo sversati da cittadini stranieri che bivaccano nei capannoni e che sono stati rimossi solamente grazie all’intervento di alcuni ambientalisti volontari. Chiedo che quest’area sia oggetto di un piano di rigenerazione, di riforestazione urbana e che venga creata una scheda relativa al progetto di recupero dell’area.
    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’area è oggetto di PUA vigente le cui previsioni hanno piena efficacia fino a che mantiene validità la relativa convenzione urbanistica, il PUG ha individuato il complesso come TUD (Tessuti urbani dismessi, sottoutilizzati o interstiziali da rigenerare) da attuare con la disciplina prevista all’Art. 23 ed in coerenza con le indicazioni del Progetto Guida 1 “La direttrice dell’innovazione produttiva ed energetica lungo il canale Boicelli”. Per quanto sopra, si ritiene che per l’area oggetto di osservazione il PUG stabilisca indirizzi e regole prescrittive per la sua rigenerazione, pertanto si conferma tale previsione urbanistica.

    MM1 OSSERVAZIONI AL PIANO URBANISTICO DEL COMUNE DI FERRARA
    per LA ZONA EST – Criticità Ambientali
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Si precisa che il PUG assunto contiene tra i suoli elaborati: • la tav. QC.5.5.2a “Carta degli allagamenti da forti piogge”, che riporta una mappatura empirica delle aree urbane che vanno in sofferenza idraulica in occasione di forti piogge partire dalle segnalazioni pervenute alla Protezione Civile, ai del Vigili del Fuoco e nella pagina segnalazioni del portale web del Comune, negli anni 2017-2019 e in occasione del fortunale dell’agosto 2022, integrata con le risultanze di uno studio effettuato da Hera, nel quale sono individuate aree che tendono ad allagarsi con eventi di 30, 50 e 80 mm di pioggia; • l’elaborato sullo stato della rete fognaria 6.3.3b, redatto in accordo con Servizio ambiente e Ente gestore delle reti; • le schede e le tavole dei vincoli (Tdv2 , vincoli da 79 a 84) che recepisce il PAI e il PGRA, definendo vincoli più prescrittivi delle norme di settore. In ogni caso, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza) inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche. In relazione alle indicazioni applicative relative agli scarichi, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni del Regolamento Edilizio per gli interventi diretti (fatta salva la competenza in capo al servizio Ambiente e all’ente gestore), e alla fase di pianificazione attuativa per gli interventi indiretti (AO/PAIP)

    MCS Si propone la valorizazione del Po di Primario come infrastruttura verde e blu. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Nelle strategie del PUG (cfr. Disciplina, art. 10 e 11 ed elaborato S1), il Po di Primaro è oggetto di azioni progettuali finalizzate alla
    sua qualificazione e fruizione sostenibile, soprattutto basata sulla ciclopedonalità, come richiesto. La via Ravenna è uno dei
    tracciati strutturanti della viabilità facenti parte della rete delle infrastrutture verdi e blu, da qualificare dal punto di vista funzionale
    ed eco-pesaggistico (cfr. elaborato S1) e pertanto dovrà essere interessata anche dal migliormaento delle condizioni di fruizione
    e di sicurezza soprattutto nel tratto urbano a nord dell’incrocio con via Wagner. L’osservazione risulta quindi già soddisfatta dal
    PUG assunto.
    MM1 LA TAVOLA Q-5-10 SITI CONTAMINATI RIPORTA IN ZONA EST TRA LO SCOLO DI SAN ROCCO A NORD E VIA CONTARDO D’ESTE UN’AREA CON “PROCEDIMENTO DI BONIFICA IN CORSO PER ACCERTATO SUPERAMENTO DELLE CONCENTRAZIONI DI RISCHI” CAMPITO IN ARANCIONE. ESSENDO PARTE DI TALE AREA STATA ADIBITA A DISCARICA DI RSU DEL COMUNE DI FERRARA, NON RISULTA NESSUNA PERIMETRAZIONE DELLA TAVOLA S2 DELLO SQUEA ACCOGLIBILE

    Si propone di accogliere l’osservazione integrando la Tav. S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità”

    MM1
    Amici della Terra
    Si rileva che nella tav. del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati) l’area a sud di via Contardo d’Este (Ex Cogef) è
    indicata come contaminazione in corso di accertamento
    ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che a ottobre 2023 si è concluso il procedimento di bonifica con
    limitazioni d’uso alle sole attività terziarie/produttive. Per quanto sopra, si propone di aggiornare la tavola dei vincoli (TDV2) e la
    tavola del del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati).
    Si provvede inoltre ad integrare la scheda progettuale d’ambito “Ex Cogef”, inserendo come condizione di sostenibilità che ogni
    intervento previsto dovrà essere coerente con quanto previsto dal provvedimento di conclusione del procedimento di bonifica e
    dovrà in ogni caso essere concordato con il servizio Ambiente.

    MM2 l campo sportivo e l’ area di riequilibrio ecologico, posti di fronte alle abitazioni di Via dei Gerani, son prive di canale di scolo delle precipitazioni meteoriche. problema segnalato e riconosciuto dal Comune da tempo. Si chiede la realizzazione di un sistema per lo smaltimento delle acque che non scarichi sulla rete fognaria della via che ha problemi di evacuazione riscontrati e dichiarati da Hera e Comune. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del piano urbanistico generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza); inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    MM2 La rete fognaria di Via dei Gerani ha problemi di smaltimento delle precipitazioni meteoriche, causando frequenti allagamenti delle abitazioni della via. Si chiede il suo collegamento con i canali di scolo della bonifica presenti nella vicinanze o la realizzazione di aree di accumulo delle precipitazioni per evitare gli allagamenti. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del piano urbanistico generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza); inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    PF IL LOTTO DI TERRENO FOGLIO 136 MAPPALE 1054 RISULTA AREA RESIDENZIALE. SI CHIEDE CHE SIA DESTINATO A VERDE COME PRIMA DEL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO AVVENUTO IN DATA 10/06/2013 SENZA CHE FOSSE SEGUITA LA PROCEDURA CORETTA, DAL MOMENTO CHE VENIVA ACCOLTA UNA OSSERVAZIONE DA PARTE DELLA SOCIETA’ LA NUOVA RESIDENZA CON MOTIVAZIONE DI ERRORE TECNICO MATERIALE SENZA CHE VI FOSSE CORRISPETTIVA ISTRUTTORIA TECNICA A DOCUMENTAZIONE DELL’ERRORE. INOLTRE IL TERRENO DOVEVA ESSERE CEDUTO AL COMUNE  SECONDO UN ATTO D’OBBLIGO CUI LA PROPRIETA’ NON HA MAI FATTO FEDE. SI SEGNALA DANNO ERAIALE ANCHE PER LO SFALCIO DEL VERDE  EFFETTUATO A CARICO DEL COMUNE ANCHE DOPO LA TRASFORMAZIONE A RESIDENZIALE DEL 2013 E FINO AL SETTEMBRE 2019 COMPROVATO DA DOCUMENTAZIONE IN POSSESSO DELLA SCRIVENETE E REDATTA DA UFFICIO VERDE COMUNALE. SI SEGNALA INOLTRE CHE SUL LOTTO INSISTE UNA SERVITU’ DI PASSAGGIO TUTTORA VALIDA COME ILLUSTRATO IN ISTANZA ALLEGATA DAL MOMENTO CHE IL PRIVATO NON HA MAI CEDUTO L’AREA. RISULTANO INOLTRE PRESENTI 10 CANCELLINI REGOLARMENTE CONCESSIONATI RETROSTANTI LE ABITAZIONI COMPRESE TRA I CIVICI 20 E 28 DI VIA FAVERO CHE  ACCEDONO ALL’AREA IN QUESTIONE CONFERMANDO LA NECESSARIA DESTINAZIONE D’USO AD ASC DEL LOTTO PER LA TUTELA DELLA COLLETTIVITA’. NON ACCOGLIBILE

    Premesso che trattasi di lotto inedificato classificato nel RUE vigente tra gli insediamenti prevalentemente residenziali (aree a
    media densità), considerato che sull’area oggetto di osservazione è stato rilasciato un Permesso di costruire per la realizzazione
    di un edificio composto da due corpi di fabbrica bifamiliari, si propone di confermare la destinazione urbanistica assegnata dal
    PUG assunto di TUM (tessuti urbani consolidati a media densità). Pertanto l’osservazione non è meritevole di accoglimento.

    RB Le tavole presenti nel QC_5_5_3a e nel QC_5_5_3b_bis ( pag 131-134) indicano come permeabili aree asfaltate PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento agli elaborati del QC riguardanti la permeabilità dei suoli, si precisa che l’elaborato QC.5.5.3b.bis “Schede permeabilità – Metodo delle Unità Minime”, ora rinominato in QC.5.5.4, aggiorna e dettaglia la tavola QC.5.5.3a. In particolare, le valutazioni fatte nelle cartografie si basano su dati che hanno un livello di dettaglio/approsimazione calibrato sulla scala urbanistica di restituzione degli elaborati. Riguardo le aree segnalate nell’osservazione, riferite al paragrafo UM-175, si precisa che il parcheggio a servizio del centro anziani di via del Melo e l’abitazione di via Frutteti sono già individuate in cartografia come non permeabili, mentre la piccola area asfaltata di via del Melo ha una superficie esigua nell’unità minima che in generale non inficia la valutazione complessiva e le indicazioni necessarie per la discipina e la Valsat.

    RB Nelle SCHEDE NORMATIVE V0, TAVOLA DEI VINCOLI TDV1, punto 68, Impianti  fissi per telefonia mobile: “Per tali impianti si rinvia al Regolamento per l’installazione di impianti di telefonia mobile (ABROGATO) ed al nuovo Regolamento “Piano comunale per la localizzazione degli impianti fissi di telefonia mobile” adottato ( MA NON APPROVATO) “. In sostanza si rimanda a Regole prescrittive, limiti e condizionamenti non vigenti. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento alle schede dei vincoli, si propone di riformulare il punto n. 68 “impianti fissi per la telefonia mobile” come segue: “Per tali impianti si rinvia al Regolamento comunale per l’installazione di impianti di telefonia mobile e alle normative nazionali e regionali di settore”

    RB L’EX-IDROVORA DI VIA CALDIROLO E’ UN AMBITO PUBBLICO DEGRADATO, ABBANDONATO, SOTTOUTILIZZATO DI CUI MANCA NEL PUG UNA SCHEDA PER LA SUA RIGENERAZIONE CON INDIRIZZI DI TRASFORMAZIONE. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che il PUG riconosce la potenzialità strategica del complesso ex idrovora di via Caldirolo, difatti: • è inserito nella ricognizione degli Ambiti degradati, dismessi, sottoutilizzati (QC.6.5) • la sua rigenerazione è inserita nell’ambito del Progetto Guida 4 “La cintura verde del parco delle Mura” e recepita nella scheda SL1 relativa al Centro storico • la tavola “usi e modalità di intervento” la classifica come area per Attrezzature e spazi collettivi. La scelta di non inserire una scheda d’ambito è motivata dalla volontà di garantire maggiore flessibilità a un intervento di interesse pubblico già inquadrato nella strategia di Piano di valorizzazione del Parco delle Mura e delle sue relazioni con la città.

    RB Con riferimento alla SL1 riferita alla cosiddetta Zona Est dove si elencano alcuni elementi di debolezza e di forza relativi alla mobilità e accessibilità dove non si evidenziano la gravità di alcune criticità. 1-Congestionamento del traffico in Via Caldirolo e sua pericolosità per ciclisti e pedoni. 2-Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il Centro Storico 3-Scarsi collegamenti con il parco delle Mura 4-Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni 5-Criticità collegamenti via Frutteti-rotatoria Piazzale Medaglie d’Oro 6-Scarsa copertura TPL PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) Si evidenzia che la SL1 già prevede la ricucitura dei collegamenti ciclabili nord-sud all’interno della parte di città (via Frutteti, via Turchi, via del Melo) e altresì prevede l’incremento dei collegamenti est-ovest con il Centro Storico (Progetto Guida 4) e quindi anche con il circuito ciclabile esistente sul vallo. La realizzazione di una ciclabile dedicata lungo via Caldirolo risulta scarsamente praticabile per le sue caratteristiche fisiche e la sua classificazione quale strada urbana di scorrimento. 2), 3) Si ritiene opportuno inserire il tratto di via Zanardi e di via Frutteti tra le criticità della rete ciclabile ma si rimandano gli aspetti progettuali di dettaglio agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. 4), 5), 6) Si precisa che per mero errore materiale lo schema relativo alla strategia locale 2 del quartiere riporta in legenda la dicitura “Rete ciclabile esistente” volendo invece rappresentare sia i tratti esistenti che quelli di progetto (per la distinzione si rimanda allo schema riportato nel paragrafo relativo all’analisi diagnostica). Gli aspetti progettuali di dettaglio sono demandati agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. Si precisa inoltre che gli schemi strategici hanno carattere ideogrammatico, e pertanto i collegamenti con il vallo della Mura in direzione est-ovest non vanno interpretati come localizzazioni uniche e definitive. 7) Si conferma la diagnosi che ritiene buona la copertura geografica delle linee urbane, non è invece competenza del PUG entrare nel merito di aspetti gestionali del servizio quali la frequenza delle corse e la composizione della flotta.

    RB Via Caldirolo , via Gramicia e via Bacchelli in quanto strade carrabili intorno alle mura, nella proposta di PUG sono ” da qualificare con forestazione lineare, spazi della mobilità sostenibile e potenziamento dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali”. Non si pone in evidenza il carattere panoramico e paesaggistico di queste strade, meta di migliaia di turisti che le percorrono in auto o pullman per ammirare le Mura. Il PUG dovrebbe fissare i vincoli delle strade panoramiche o di rilievo paesaggistico sulle carrabili da cui si possono ammirare le Mura ed anche una eventuale forestazione dovrebbe essere accompagnata da uno studio adeguato per verificare l’impatto della trasformazione rispetto ai punti di vista della viabilità panoramica NON ACCOGLIBILE

    Premesso che: a) le strade di rilievo paesaggistico sono individuate dal PUG su percorsi della mobilità lenta più funzionali alla fruizione del paesaggio e ad un uso ricreativo e turistico del territorio, b) le strade panoramiche sono infrastrutture lineari del paesaggio derivanti dagli strumenti di pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), la proposta formulata dall’osservante non è accoglibile in quanto via Caldirolo, via Gramicia, via Bacchelli si configurano come strade di scorrimento urbano, mediamente trafficate. L’osservazione non è coerente con lo stato di fatto, le caratteristiche funzionali delle strade ed il loro contesto urbanistico e paesaggistico.

     

    Breve sintesi della assemblea del Forum Ferrara Partecipata del 19/12/23

    Primo punto in discussione:
    1) prosieguo degli incontri pubblici rivolti alla cittadinanza e alle forze politiche. Il prossimo
    appuntamento è previsto per martedì 16 gennaio sul tema della “città decarbonizzata”, e cioè la
    transizione e la conversione ecologica nella nostra città.
    L’incontro sarà alle 17.30 presso la Sala Sinodale della Parrocchia di San Giacomo Apostolo, via Arginone
    161 ( grazie alla disponibilità del parroco che ci accoglie gratuitamente).
    Introduce: Francesca Cigala che presenterà le proposte del Forum per una visione di futuro della città.
    Intervengono come esperti: Romeo Farinella, urbanista Unife e Margherita Venturi, professoressa Alma
    Mater ( del gruppo “Energia per l’Italia” di Balzani). Modera: Dalia Bighinati.
    Obiettivo: in vista delle prossime elezioni amministrative, invitare i cittadini e le forze politiche a un
    confronto per definire impegni concreti che garantiscano un’effettiva conversione e transizione ecologica e
    la trasformazione della città necessaria a contrastare la crisi climatica.
    Il primo incontro sul tema della partecipazione dei cittadini è andato bene, ma cerchiamo di migliorare
    l’organizzazione nei prossimi incontri lasciando più spazio al dibattito (solo due esperti): vogliamo che i
    cittadini e i politici che interverranno si esprimano con chiarezza sulle nostre proposte. Sono d’accordo? Si
    impegnano a metterle in pratica?
    Si è poi deciso di pubblicizzare i prossimi incontri oltre che via stampa e social, anche con diffusione
    diretta dei volantini all’università o in altri luoghi da definire. Ricerca di maggiore efficacia nella
    comunicazione degli eventi. Il contatto diretto, porta a porta, aveva dato una grossa spinta e successo alle
    iniziative iniziali del Forum e si vuole ripetere. Alcune persone hanno dato disponibilità per il
    volantinaggio. appena pronta la locandina la invieremo a tutti per la massima diffusione.
    E’ poi stato anticipato che il terzo incontro, previsto sul tema dei beni comuni, sarà il 16 febbraio.
    Sarà moderato da Dalia Bighinati, introdurrà Corrado Oddi, come esperto è già stato invitato Marco
    Bersani, portavoce nazionale di Attac (già conosciuto da noi per la presentazione della campagna per
    la difesa dei beni comuni “Riprendiamoci il comune” con le due proposte di legge), il secondo esperto
    è ancora da individuare (si pensa di chiedere al professor Alietti sociologo di Unife).
    Secondo punto:
    2) definizione delle nostre proposte di fondo relative al PUG, per arrivare a produrre le nostre
    osservazioni.
    Ci troviamo davanti a una nuova modalità di redigere il Piano Urbanistico ( conseguente alla nuova legge
    regionale del 2017 che impone di ridurre le norme prescrittive ) per cui anche per i tecnici non è semplice
    orientarsi.
    Si evidenzia grande enfasi sulle strategie generali improntate a buone intenzioni “green”, nel segno della
    transizione ecologica necessaria, ma che sembrano restare generali e generiche. Sembrano esserci
    contraddizioni tra premesse e prescrizioni ( vedi scheda parco nord ) ( vedi piano parcheggi )
    Preoccupa il continuo demandare a iniziative pubblico/privato.
    Italia Nostra, alla luce di questa complessità, ha formalizzato la richiesta di proroga di ulteriori 60 giorni
    per la elaborazione delle osservazioni La necessità di avere più tempo per redigere le osservazioni è stata
    formulata anche dagli ordini e dalle categorie tecniche.
    Non viene approvata la proposta di fare un comunicato come Forum per richiedere anche noi una proroga
    perché prevale la valutazione di inutilità, visto che la richiesta arriverebbe a tempo scaduto dopo che la
    Giunta ha già fatto una delibera di proroga di due settimane ( proprio nel giorno in cui si affronta la
    discussione)
    Come Forum abbiamo scelto di individuare alcuni punti specifici del PUG inerenti le tematiche di cui più
    ci siamo occupati e su questi formulare osservazioni.
    Quindi non osservazioni su tutti gli importanti aspetti del PUG, ma limitate ad alcuni parti principali su cui
    poi continuare a organizzare mobilitazioni,
    Sono stati individuati come filoni principali 1) il parco Nord 2) il parco Sud 3) le Mura e corridoi verdi 4)
    l’asse Volano su cui insisteranno i maggiori progetti di rigenerazione 5) la mobilità.
    Il comitato Caldirolo Libera sta lavorando a osservazioni inerenti la zona Est: mobilità/ ciclabili/
    collegamento via Frutteti con ciclabile delle Mura e centro città, ponte via Ginestra/ via Prinella, area
    verde trasformata in edificabile ( via del Melo/via Serao), riqualificazione idrovora via Caldirolo,
    questione allagamenti.
    Il gruppo di Villanova sta valutando osservazioni a tutela della vocazione agricola delle campagne del
    forese e su norme di localizzazione degli impianti industriali biogas/biometano.
    Il comitato “Residenti area ex Caserma” preparerà un ‘osservazione sulla mancanza nel PUG di una scheda
    ”Caserma”: la caserma Pozzuolo del Friuli è presente nel profilo diagnostico come ambito pubblico
    degradato, è presente nella strategia sovralocale/Valorizzazione del Parco delle Mura, ma scompare
    nella strategia locale e non c’è nelle schede progettuali d’ambito. La motivazione fornita dai
    funzionari dell’ Ufficio di Piano è che essendo previsto un percorso partecipativo dei cittadini, per
    rispetto dei cittadini, non si è voluto porre dei vincoli…..
    Metteremo in sinergia tutte le osservazioni
    Come coordinamento e referenti dei quartieri ci siamo incontrati con i tecnici che ci aiuteranno nella
    stesura delle osservazioni stesse e ci rivedremo dopo il periodo festivo. Chiunque abbia proposte di
    osservazioni le può inviare al coordinamento e ci raccorderemo con tutti.
    Terzo punto:
    3) percorso partecipativo Caserma/Flash mob
    Continuiamo a ripetere i flash mob tutti i venerdì sotto il palazzo municipale e ci sembra uno
    strumento efficace per fare sensibilizzazione e informazione. Per l’ultimo flash mob dell’anno,
    venerdì 22, abbiamo pensato di portare simbolicamente in dono al Sindaco una copia del libro “Una
    Caserma Partecipata”, il libro in cui abbiamo raccolto le prime idee dei cittadini sul recupero della
    caserma, e avvertiremo la stampa.
    Sul percorso partecipativo essendo uscito il bando regionale sulla partecipazione, ottima occasione per
    sviluppare un buon percorso partecipativo e che prevede per i vincitori lo stanziamento di 15000 euro,
    ci siamo attivati per presentare la nostra candidatura chiedendo al Centro Servizi Volontariato di fare
    il capofila.
    Dal CSV abbiamo avuto notizia che il Comune non ha dato la sua adesione come ente attuatore alla
    nostra proposta di candidatura al bando perché ha già avviato direttamente l’iter affidandone al
    Consorzio Futuro Ricerca l’attuazione.
    Verificheremo quali sono le intenzioni del Comune e vigileremo affinchè il percorso partecipativo
    avvenga in forma strutturata seguendo tutte le garanzie per un reale coinvolgimento di tutti i
    cittadini.
    Infine, come aggiornamento sulla situazione proprietaria della caserma, è stata data l’informazione che
    la caserma risulta di proprietà di Finint Investments SGR e si è discusso delle ipotesi in merito. ( Nel
    tempo intercorso tra l’assemblea e questo verbale abbiamo saputo che la caserma, collocata nel fondo
    di investimento, è ancora proprietà di Cassa Depositi e Prestiti e che il preliminare di vendita ad Arco
    è stato prorogato di un anno fino al 30 aprile 2024 ).
    Sono poi state fatte le seguenti comunicazioni:- CHAT WHATSAPP: invitiamo le persone che
    vogliono/possono partecipare attivamente alle iniziative del Forum a entrare nella chat “Infonoferis”
    in cui ci scambiamo informazioni e che, come coordinamento, utilizziamo per rapidi confronti per
    decisioni da assumere in tempi veloci.
    Chi vuole aggiungersi basta che lo segnali scrivendo a forumferrarapartecipata@gmail.com
    indicando il proprio numero di telefono. – SITO: https://ferrarapartecipata.it/category/press/ Il sito è in
    corso di aggiornamento. E’ stata aperta in “Approfondimenti” una nuova sezione “Articoli segnalati”
    dove è possibile inserire direttamente ( seguendo le procedure indicate ) articoli di approfondimento
    sui temi inerenti l’impegno del Forum. Invitiamo tutti ad inviare e inserire articoli. – FACEBOOK:
    https://www.facebook.com/profile.php?id=100090619504858 Quest’estate abbiamo aperto questo
    canale social, ma per farlo decollare c’è bisogno del sostegno di tutti coloro che possono: per favore
    mettete like, commenti e condividete i post.

    Il coordinamento Forum Ferrara Partecipata

    Documento di sintesi delle proposte per una visione della città futura

    LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA COME BASE PER COSTRUIRE LA CITTA’ DEL FUTURO

    Partiamo da qui con le nostre riflessioni e proposte perché, da una parte, siamo convinti che i meccanismi classici della democrazia rappresntativa non riescono più a coinvolgere fette consistenti di cittadini e, dall’altra, abbiamo assistito con l’attuale Amministrazione – ma questo ha riguardato anche le precedenti Amministrazioni di centro-sinistra- al venir meno della volontà di coinvolgimento nelle scelte e nell’ascolto dei cittadini e anche ad una mancanza forte di trasparenza nelle politiche amministrative che venivano compiute. A noi sembra sia venuto il momento di produrre una svolta e che il dare voce e possibilità di influire nelle scelte ai cittadini può costituire il passaggio fondamentale per disegnare il futuro della città, la sua affermazione come luogo e spazio di una convivenza che sappia affermare i valori della libera espressione e realizzazione delle persone, della giustizia sociale, della sostenibilità ambientale, dell’inclusione e della solidarietà. In questo senso, parliamo del ruolo fondamentale della democrazia partecipativa anche per Ferrara.

    E’ chiaro che parlare di democrazia partecipativa non significa tanto parlare di come migliorare un sistema chiuso di gestione amministrativa, ma soprattutto di come dare impulso ad un processo aperto di sviluppo in cui le attività di tutti i soggetti coinvolti convergano al conseguimento di risultati concreti. Attività che possono avvalersi di diversi strumenti ed articolarsi in diverse azioni, mirate a rendere sempre più riconosciuti presenza e fabbisogni reali della cittadinanza nelle scelte e nelle decisioni amministrative ad integrazione e supporto del sistema di rappresentanza politica istituzionalmente costituito.

    E’ necessario, ovviamente, iniziare da una ricognizione sulle forme partecipative attualmente esistenti nel Comune di Ferrara ( scheda 1.1 LE FORME PARTECIPATIVE ATTUALMENTE ESISTENTI NEL COMUNE DI FERRARA), per poi passare a come esse vadano modificate, rendendo più forte il ruolo dei promotori degli strumenti partecipativi e più fruibili gli stessi, a partire dal referendum ( scheda 1.2 LE POSSIBILI MODIFICHE RISPETTO AGLI ATTUALI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE). Si tratta, soprattutto, di individuare un sistema sufficientemente strutturato per dar vita ad una reale partercipazione della cittadinanza, prevedendo forme di discussione, diritto di proposta e possibilità di decisione da parte dei cittadini abitanti delle varie articolazioni territoriali ( democrazia partecipativa “orizzontale”), ponendo al centro il ruolo delle Assemblee dei delegeti territoriali e l’inizio di un percorso che guarda al Bilancio partrcipativo (scheda 1.3 SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA ORIZZONTALE). Allo stesso modo, occorre valorizzare la partecipazione da parte di tutti gli abitanti su temi considerati fondamentali nel disegnare le scelte di fondo che riguardano la città ( democrazia partecipativa “verticale”), partendo dall’esperienza delle Assemblee tematiche dei cittadini (scheda 1.4 SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA VERTICALE). Infine, è importante anche utilizzare le potenzialità offerte dalle strumentazioni informatiche, costruendo una vera e peopria piattaforma digitale pubblica di reale partecipazione dal basso dei cittadini ( scheda 1.5 SULLA WEB-DEMOCRACY).

    AL CENTRO DELLE SCELTE PER LA CITTA’ LA TRANSIZIONE E LA CONVERSIONE ECOLOGICA

    E’ sotto gli occhi di tutti che il nostro pianeta sia davanti a un collasso climatico ed ecologico che pone dei gravi rischi per la salute e la vita umana sulla Terra: lo dice a gran voce, ormai da anni, praticamente tutta la comunità scientifica. La crisi climatica è inequivocabilmente causata dalle attività umane e sta già colpendo ogni angolo del Pianeta, si sta aggravando più rapidamente di quanto previsto e il tempo per fermare la catastrofe sta finendo. In Emilia Romagna,area tra le più inquinate, cementificate e surriscaldate d’Europa, e anche a Ferrara, abbiamo visto direttamente lo sconquasso del caos climatico.

    Dobbiamo partire da qui per pensare a un modello di città che guardi al futuro. L’IPCC è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra dovute all’uso dei combustibili fossili (petrolio, carbone, gas) in tutte le attività umane.

    Sappiamo qual è la soluzione del problema: dobbiamo abbandonare rapidamente i combustibili fossili e accelerare sulla via della transizione energetica. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere e di relazionarci con la natura e gli spazi in cui viviamo, dovremo cambiare modelli di economia, dovremo modificare profondamente stili di vita, di produzione e di consumo, individuare strade che portino a una radicale e rapida trasformazione della società. Dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, dall’economia lineare all’economia circolare, dal consumismo alla sobrietà. E sappiamo che dobbiamo farlo in un’ottica di giustizia climatica, senza far pagare il prezzo più alto alle classi più disagiate e ai Paesi più poveri.

    Per far fronte alla complessità dei problemi legati alla transizione energetica e alle azioni di adattamento alla crisi climatica è necessario pensare a un nuovo modello produttivo e sociale  che guardi alla salute e al benessere collettivo, alla salvaguardia del territorio e alla riduzione del consumo di suolo, alla tutela dei beni comuni, alla riduzione degli sprechi, alla ripubblicizzazione di servizi pubblici, a nuovi modi di gestire le politiche del welfare, le politiche abitative, gli spazi e il verde urbano, la mobilità ed è necessario farlo coinvolgendo i cittadini in tutte le scelte importanti che riguardano il rinnovamento della città.

    Proviamo ad indicare alcune scelte concrete su punti fondamentali, certamente non esaudtive, ma che indicano una chiara direzione di mrcia coerente con gli obiettivi sopra esposti.

    • Intanto, una questione centrale è quella della promozione di una mobilità “ad emissioni zero”, basata sul trasporto pubblico, tendenzialmente gratuito, e mettendo al centro pedoni e ciclisti. ( scheda 2.1 AZIONI PER LA MOBILITA’).
    • Altro tema fondamentale è quello della transizione e la riqualificazione energetica, puntando con forza a sviluppare l’utilizzo delle energie rinnovabili e all’efficientamento energetico ( scheda 2.2 AZIONI PER LA TRANSIZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA).
    • In questo quadro, occorre poi misurarsi con gli interventi di adattamento alla crisi climatica, fermando il consumo di suolo e pensando ad una vera e propria “trama verde” per Ferrara, facendo di ciò uno dei punti di forza del nuovo PUG ( assieme a quello della rigenerazione urbana). Sempre qui è possibile affrontare il tema del mantenimento della vocazione del Parco Urbano Bassani ( scheda 2.3 AZIONI PER L’ ADATTAMENTO ALLA CRISI CLIMATICA. UNA TRAMA VERDE PER FERRARA).
    • Si tratta anche di mettere in campo iniziative efficaci per la rigenerazione urbana, riaffermando la centralità dell’interesse pubblico nelle operazioni da avviare con un ruolo dell’amministrazione pubblica non di facilitatrice delle richieste dei privati ma di gestrice dei processi, favorendo anche l’acquisizione di terreni pubblici, e valorizzando la funzione dell’Università. ( scheda 2.4 PER LA RIGENERAZIONE URBANA).

    PER I BENI COMUNI, GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA

    Infine, non c’è dubbio che in questo nostro approccio si colloca utilmente anche il tema della gestione pubblica e partecipata dei fondamentali beni comuni, siano essi naturali ( acqua, ciclo dei rifiuti, energia, ecc.), siano essi di carattere sociale ( salute, casa, istruzione, cultura, trasporti, ecc. ), interessati negli anni passati a pesanti processi di privatizzazione, facendo venir meno il loro ruolo di rispondere agli interessi generali delle comunità locali ( scheda 3.1 PER I BENI COMUNI, LA LORO GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA)

    PER UN MODELLO SOCIALE GIUSTO E INCLUSIVO

    Non abbiamo qui la pretesa di misurarci e indicare i punti di fondo che sarebbe utile sviluppare per affrontare un tema di tale portato per la città degli anni a venire. Sia perché essi sarebbero molti e complessi, sia perché, almeno in parte, esulano dalle questioni che abbiamo affrontato e checostituiscono la “vocazione” su cui è nato e costruito il Forum Ferrara Partecipata. Ci limitiamo, dunque, ad evidenziare semplicemente i titoli di alcune questioni che, comunque, fanno parte di un’idea di città che coniuga giustizia ambientale e giustizia sociale, che per noi non possono essere disgiunti e andrebbero ulteriormente approfonditi.

    SICUREZZA E INCLUSIONE SOCIALE

    La mancanza di un dibattito razionale e informato sulla questione sicurezza nel discorso politicomediatico nazionale e ferrarese, in particolare, è palese. Forse è giunto il momento di avviarlo, evitando allarmismi e strumentalizzazioni a fini elettorali. La notizia del ritorno dell’esercito apattugliare le vie di Ferrara è di per sé inquietante: dà l’idea di una città ingovernabile e violenta.

    Non siamo a Beirut, né nella Belfast degli anni ottanta. Invece, in realtà, occorre guardare al tema sicurezza come diritto dei cittadini a tutto tondo, non limitandolo alla relazione con la questione dell’immigrazione, ma inquadrandola dentro una visione che ragione di una città inclusiva, che interviene attivamente sul tema della marginalità sociale ed economica e che si occupa anche della sicurezza ambientale e di quella sul lavoro.

    LAVORO E OCCUPAZIONE DI QUALITA’

    Su questo piano, anche Ferrara non sfugge al fatto che cresce sia la disoccupazione che il lavoro povero e precario. Occorre invertire questa tendenza, sapendo che servono politiche di carattere nazionali, ma che, anche a livello locale, si possono perseguire scelte che guardano all’affermazionedi un lavoro stabile e dignitoso, a partire da quelle che l’Amministrazione comunale costruisce per i propri dipendenti. Più in generale, è possibile e necessario mettere in campo scelte che vadano in quella direzione, promuovendo una nuova qualità dell’intervento pubblico in proposito, rilanciare e riqualificare le attività produttive, favorire la conversione ecologica dell’economia.

    NUOVA ECONOMIA

    L’idea di sottrarsi al paradigma della pura crescita quantitativa e di disegnare un modello sociale e produttivo alternativo passa non solo dal fatto di leggere i processi economici e di creazione della ricchezza in termini di riorientamento delle loro finalità, ma anche attraverso la sperimentazione di nuove forme e soggetti che intervengonoin questo campo. Per esemplificare, si tratta di ragionare seriamente sulla promozione dell’economia circolare, sulla conversione ecologica dell’economia, nonché sul fatto di sostenere forme di autogestione e cooperazione dell’attività economica.

    SCHEDA 1.1
    LE FORME PARTECIPATIVE ATTUALMENTE ESISTENTI NEL COMUNE DI FERRARA

    Il regolamento e lo Statuto comunale prevedono come istituti di partecipazione popolare: istanze, petizioni, proposte di deliberazione consiliare, consultazioni popolari e referendum popolari. Le istanze, sottoscritte senza obbligo di autenticazione anche dal singolo cittadino, sono richieste che i cittadini possono rivolgere agli organi decisionali dell’Amministrazione comunale, per sollecitare l’intervento in una situazione concreta, specifica e particolare, di pubblico interesse, devono essere indirizzate al Sindaco. Le petizioni sono intese a sollecitare l’intervento dell’Amministrazione comunale per la migliore tutela di interessi collettivi o diffusi in materie determinate o per questioni specifiche e particolari . Devono essere sottoscritte da almeno 100 cittadini, indirizzate al Sindaco e depositate a cura dei promotori, e sono trattate dalla Giunta o dal Consiglio Comunale. Le proposte di deliberazione consiliare sono dirette a promuovere interventi dell’Amministrazione comunale in materia di interessi diffusi o collettivi di competenza comunale. Non sono ammesse proposte che che hanno per oggetto gli stessi oggetti esclusi dalla possibile richiesta di referendum, ed in particolare quelle incidano sugli strumenti urbanistici, sui relativi piani di attuazione e loro variazioni. Richiedono la raccolta di minimo 500 firme e devono essere formalizzate (in forma di proposta deliberativa) e depositate a cura dei promotori. Se la proposta ha per oggetto l’adozione di un provvedimento di natura regolamentare, deve essere redatta in articoli; se comporta nuove o maggiori spese a carico del bilancio comunale, devono essere indicati l’importo e i mezzi per farvi fronte. I referendum popolari possono essere richiesti da almeno il 3% degli  iscritti nelle liste elettorali del Comune (108.509 nel 2019). Con il referendum consultivo tutti gli elettori del Comune sono chiamati a pronunciarsi in merito a piani, programmi, interventi, progetti ed ogni altra iniziativa riguardante materie di esclusiva competenza dell’ente locale, per consentire agli organi comunali di assumere le  determinazioni di competenza dopo aver verificato gli orientamenti della comunità. Per il referendum consultivo non è previsto alcun quorum di partecipazione. Il referendum  abrogativo è ammesso per l’abrogazione totale o parziale di delibere di Consiglio e di Giunta del Comune di interesse generale della popolazione. Non possono formare oggetto di referendum:

    1. la revisione dello Statuto comunale e degli statuti delle Aziende Speciali;
    2. il regolamento del Consiglio comunale e del decentramento;
    3. gli atti di mero adempimento di leggi e regolamenti nazionali e regionali e di norme statutarie;
    4. l’ordinamento del personale del Comune, delle istituzioni e delle aziende speciali;
    5. il bilancio preventivo ed il conto consuntivo;
    6. i tributi locali e le tariffe dei servizi comunali;
    7. i provvedimenti relativi alla tutela e salvaguardia di minoranze etniche, religiose e di soggetti socialmente deboli;
    8. le materie già sottoposte a referendum, prima che siano trascorsi quattro anni.

    Il referendum abrogativo è escluso, oltre che nei casi indicati precedentemente, anche qualora gli atti sottoposti a detto referendum:

    1. incidano su situazioni concrete, relative a soggetti determinati, aventi natura patrimoniale o che riguardino servizi alla persona;
    2. non siano di esclusiva competenza comunale e per la loro formazione sia prevista o sia intervenuta la convergente volontà di altri enti locali, della Regione e dello Stato;
    3. incidano sugli strumenti urbanistici, sui relativi piani di attuazione e loro variazioni:
    4. riguardino gli atti di  costituzione di società per azioni e società a responsabilità limitata. L’esame ed il giudizio sulla legittimità ed ammissibilità dei quesiti referendari sono affidati al Segretario Generale, che decide entro 30 giorni dalla presentazione della relativa istanza, sentito il Collegio dei Garanti formato in conformità a quanto previsto dallo dello Statuto comunale.

    Il parere di ammissibilità da parte del Collegio dei Garanti verte in particolare:

    1. sull’esclusiva competenza locale;
    2. sull’interesse generale della popolazione;
    3. sull’univocità del quesito;
    4. sulle condizioni di ammissibilità delle materie sottoposte a referendum, avuto riguardo alle esclusioni previste dello Statuto comunale sopra richiamate.

    La proposta sottoposta a referendum abrogativo è approvata se ha partecipato alla votazione il 40% degli aventi diritto e se ha ottenuto la maggioranza dei voti validamente espressi.

    SCHEDA 1.2
    LE POSSIBILI MODIFICHE RISPETTO AGLI ATTUALI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE

    Assieme alla necessità di modificare la legge regionale, da cui discendono anche gli strumenti di partecipazione del Comune di Ferrara, diventa importante pensare ad interventi sullo Statuto comunale e sul Regolamento delle forme di partecipazione in direzione del rafforzamento della possibilità per i cittadini di influire sulle scelte dell’Amministrazione. Si possono prevedere in  modo preciso sui singoli articoli degli atti suddetti, ispirandosi in particolare alle seguenti linee di indirizzo:

    • validità delle firme raccolte online tramite un’apposita piattaforma messa a disposizione dall’Amministrazione comunale;
    • maggiore coinvolgimento dei promotori delle petizioni, proposte di deliberazione e referendum, prevedendo che essi siano sentiti preventivamente rispetto all’ipotesi di non ammissibilità degli stessi e sulla base di osservazioni formulate per iscritto da parte degli organi preposti;
    • previsione che le petizioni e le proposte di deliberazione siano sempre trattate dal Consiglio Comunale e che la loro illustrazione in quella sede venga svolta dai soggetti promotori;
    • previsione che le commissioni consiliari possano essere convocate su richiesta di gruppi di cittadini/associazioni ecc. per la trattazione di specifiche petizioni/proposte ove ora essi possono partecipare solo se invitati o come pubblico silente
    • per quanto riguarda il referendum abrogativo, vanno rivisitati e limitati gli oggetti su cui esso non si può svolgere. Inoltre va eliminata la norma che rende inammissibile il referendum sulla base di un presunto “ interesse generale della popolazione”; occorre disporre che il deposito delle firme avvenga entro 180 giorni ( e non 120 giorni) dall’annuncio mediante avviso all’albo pretorio e approfondita la questione relaritiva al numero di tornate referendarie che si possono svolgere nel corso dell’anno; va modificata la disposizione in base alla quale il referendum abrogativo è valido se alla votazione ha partecipato almeno il 40% degli aventi diritto al voto, sostituendola con il meccanismo del cosiddetto “ quorum mobile” ( 50% degli aventi diritto al voto calcolato sulla media dell’effettiva partecipazione al voto nelle ultime tre tornate elettorali amministrative del Comune); va previsto che il referendum sia possibile se riguarda materia urbanistica e sia obbligatorio nel caso in cui si preveda la modifica delle forme di gestione dei servizi pubblici locali di interesse generale e di interesse economico generale.

    Inoltre, ad integrazione delle modifiche regolamentari su esposte, al fine di avviare un reale processo di partecipazione, è necessario, oltre alla preservazione degli spazi sociali esistenti, poter avere la disponibilità di luoghi diffusi sul territorio, adatti ad ospitare momenti di socialità, di condivisione di eventi e di reale partecipazione dei cittadini, quali lo stesso Municipio, sale a  disposizione del Comune e spesso inutilizzate, vecchie sedi di delegazioni comunali,centri sociali, scuole attive e/o dismesse, Locali pubblici gestiti da privati che siano disponibili ad inserirsi in questa rete e altro ancora.

    SCHEDA 1.3
    SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA ORIZZONTALE

    Punto di partenza per la costruzione della democrazia partecipativa orizzontale è l’esperienza del Bilancio partecipativo, ovvero quella che chiama gli abitanti suddivisi su base territoriale, e quindi portatori di un punto di vista specifico, a intervenire sulle scelte e sulla destinazione delle risorse, in particolare quelle di investimento, che l’Amministrazione Comunale è tenuta a compiere (ma uno schema analogo si potrebbe attuare anche per la costruzione del Piano Urbanistico Generale). I tratti salienti e costitutivi del Bilancio Partecipativo possono essere riassunti così:

    • diritto di proposta su una quota significativa degli investimenti comunali da parte delle Assemblee costruite nei territori in cui viene suddiviso il Comune;
    • messa a disposizione di risorse significative del bilancio comunale su cui le Assemblee possono intervenire;
    • suddivisione del Comune in aree territoriali diffuse, in modo tale da dar voce a bisogni specifici e differenziati;
    • costruzione di un meccanismo decisionale in cui, fermo restando al Consiglio comunale la decisione definitiva, si avvale di una rete importante di delegati scelti nelle Assemblee territoriali.

    Un’ipotesi di lavoro per il Comune di Ferrara potrebbe essere quella di incardinarsi sui seguenti punti di riferimento:

    • dare le possibilità di esprimersi agli abitanti in una fase iniziale almeno sul 10% delle risorse relative alle spese in conto capitale, per poi arrivare nel medio periodo almeno al 25%;
    • costruzione di Assemblee territoriali diffuse. In proposito ricordiamo che il Comune nel 1971, anche se da allora è cambiata in modo significativo la situazione demografica, era suddiviso in 14 delegazioni e in 9 Quartieri. L’ipotesi di minima potrebbe prendere come riferimento la suddivisione in Circoscrizioni realizzata successivamente e fino al 2008 ( Circoscrizione Centro Cittadino; Circoscrizione Giardino Arianuova Doro (GAD); Circoscrizione via Bologna; Circoscrizione Zona Nord; Circoscrizione Zona Nord Ovest; Circoscrizione Zona Sud; Circoscrizione Zona Nord Est; Circoscrizione Zona Est);
    • costituzione di un’Assemblea territoriale dei delegati nei territori, la cui composizione dovrà essere ulteriormente approfondita, affiancata da una rappresentanza dei consiglieri comunali per l’esame e il pronunciamento sui progetti avanzati, prima del passaggio definitivo in Consiglio Comunale.

    SCHEDA 1.4
    SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA VERTICALE

    Essa ha lo scopo di far intervenire i cittadini su temi strategici che riguardano la fisionomia della città. In questo senso, uno strumento importante è rappresentato dall’esperienza dell’Assemblea cittadina su un tema specifico rilevante, composta da un determinato numero di residenti, selezionati per estrazione a sorte mediante campionamento casuale stratificato, cioè assicurando che il campione rappresenti le caratteristiche socio-demografiche della città (il campionamento si svolge proporzionalmente ai gruppi di età, ai quartieri e al genere). Un esempio di questo genere è la recente costituzione dell’Assemblea cittadina per il clima di Bologna, sta facendo discutere la cittadinanza, su base campionaria, sull’obiettivo di costruire una città solare, rinnovabile e sostenibile, accelerando la transizione energetica giusta, verso un modello basato sulla riduzione dei consumi energetici, l’efficientamento energetico, la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile, l’autoconsumo individuale, collettivo, le comunità energetiche. Ovviamente, le Assemblee dei cittadini possono svilupparsi su altri temi considerati rilevanti in relazione alle scelte di fondo dacompiere ( per esempio, sui servi pubblici, sul lavoro, sul Piano Urbanistico generale e altro ancora). Sempre lungo questa direzione, è possibile anche ipotizzare la costituzione di un Osservatorio cittadino sui beni comuni, con il compito di studiare la situazione esistente e proporre soluzione di gestione partecipativa dei principali beni comuni e dei servizi che li erogano.

    Tale organismo potrebbe essere promosso da associazioni, comitati, comunità di cittadini e componenti dell’Amministrazione locale in grado di svolgere attività di osservazione, acquisizione di dati ed informazioni, consultazioni ed individuazione di azioni concrete di gestione oltre che di monitoraggio dei Beni Comuni.

    SCHEDA 1.5
    SULLA WEB-DEMOCRACY

    Va sviluppata, anche in termini di supporto alla partecipazione attiva, un’iniziativa relativa alla web-democracy e alla e-participation, cioè l’utilizzo degli strumenti informatici e digitali per rendere effettiva e diffusa la partecipazione dei cittadini. Oltre all’idea di poter ricorrere alle firme online nell’attivazione degli strumenti di partecipazione ( petizioni, proposte di deliberazione, referendum), si può pensare di dar vita ad una vera e propria piattaforma digitale pubblica di reale partecipazione dal basso dei cittadini, attivi e non attivi, tenendo presente esperienze analoghe già in vigore in diverse città europee, a partire da quella di Barcellona.

    SCHEDA 2.1
    AZIONI PER LA MOBILITA’

    L’idea di fondo è quella di andare verso la “mobilità ad emissioni zero”, ribaltando lo schema gerarchico da auto, bicicletta, pedone a pedone, bicicletta, auto, ridando centralità al trasporto pubblico.

    • Piano per la decarbonizzazione del trasporto urbano basato sul trasporto pubblico e che ponga pedoni e ciclisti al centro, un piano per ridurre le emissioni e i gas serra dei veicoli pubblici e privati, per potenziare mezzi elettrificati, corse, orari del trasporto pubblico integrato, per  estendere la mobilità condivisa, per far crescere la mobilità attiva a piedi (“ Pedibus” per i tragitti casa/scuola ) e in bicicletta (messa in sicurezza e raccordi tra le piste ciclabili, creando circuiti di quartiere interconnessi tra di loro e con il trasporto pubblico), per la valorizzazione delle vie d’acqua, per una nuova logistica della distribuzione delle merci con interdizione dell’abitato ai mezzi pesanti (distribuzione con mezzi elettrici e a pedale di ridotte dimensioni, con orari regolamentati). Per incentivare l’uso dei mezzi pubblici, oltre che efficiente, il trasporto pubblico dovrebbe essere, oltre che potenziato, progressivamente reso gratuito. Già in diverse città ci sono infatti azioni, pur differenti, che però fanno leva sull’aspetto economico di risparmio delle famiglie, per promuovere il trasporto pubblico e disincentivare l’uso dell’auto provata, da Trento a Firenze, da Bologna a Bari ( abbonamento annuale a 20 € ). Siamo convinti che, anche nella nostra provincia, andare in questa direzione molti cittadini passerebbero al mezzo pubblico, liberando la città da traffico e polveri sottili.
    • Piano per una ridefinizione degli spazi urbani che estenda gli spazi pedonali e le ZTL e che ampli il più possibile l’estensione di “aree 30km/h” fino a diventare “città 30”. E’ ormai necessario ampliare la zona pedonale e estendere la ZTL a tutto il centro entro le Mura ( così come già previsto dal PUMS ). Servono agevoli parcheggi scambiatori ai quattro assi cardinali con navette gratuite ogni 10 minuti e bike-sharing gratuito. Ed è necessario che ogni quartiere fuori le Mura abbia un centro con una ZTL e una zona pedonale per favorire aggregazione e vita sociale.
    • Costruzione di un tavolo di confronto con le città vicine e in particolare Bologna per avviare politiche comuni orientate verso la costruzione di una rete di trasporto metropolitano di superficie, per eliminare il pendolarismo automobilistico.

    SCHEDA 2.2
    AZIONI PER LA TRANSIZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

    Si tratta di sviluppare l’utilizzo delle energie rinnovabili fornite dal sole, dal vento e dall’acqua, energie che non producono CO2 né inquinamento e che forniscono direttamente energia elettrica, una forma di energia molto più efficiente del calore generato dai combustibili fossili, e attuare politiche urbanistiche volte alla riduzione del fabbisogno energetico degli edifici.

    • Sostegno e sviluppo delle comunità energetiche con incentivi e campagne di informazione e promozione: l’energia deve diventare un bene comune, staccandosi dalla logica dei sistemi centralizzati in cui pochi producono/distribuiscono e tutti consumano la risorsa (se hanno la possibilità di acquistarla )
    • Adozione di energie rinnovabili e efficientamento energetico in tutti gli edifici pubblici. Con le ristrutturazioni edilizie si possono tagliare del 44% i consumi termici del residenziale.
    • Ricorso al teleriscaldamento sganciandolo dall’utilizzo dell’inceneritore
    • Rifiuto all’autorizzazione di nuove centrali a biogas e biometano nel territorio comunale (centrale di Villanova e altre ) Il biometano non è rinnovabile, non è verde, non è sano.

    SCHEDA 2.3
    AZIONI PER L’ ADATTAMENTO ALLA CRISI CLIMATICA. UNA TRAMA VERDE PER FERRARA

    Azioni di adattamento per ridurre i rischi già presenti e quelli futuri, che saranno maggiori e più frequenti, non sono più rimandabili. Va ripensata l’organizzazione delle città dopo che negli ultimi decenni la cementificazione selvaggia ha trasformato e spesso compromesso il territorio.

    Abbiamo bisogno di una programmazione urbanistica in grado di ipotizzare un futuro possibile senza consumare suolo e anche di ipotizzare interventi di “decostruzione” per affrontare e mitigare gli effetti “isola di calore” tipica delle aree urbane.

    – Dall’addizione verde alla trama verde fondata su due punti di forza: il parco/addizione verde e il corridoio verde delle mura. Si tratta di due punti di partenza per costruire una varietà di luoghi naturali e paesaggisti in gradi di connettere aree urbane e territorio agricolo con una sequenza di spazi che vanno dal bosco urbano, ai corridoi verdi, ai viali alberti, alle piazze della  città murate rinverdite (es. Piazza Sacrati), ai sagrati liberati dai parcheggi). In questo contesto, si collocano il potenziamento Parco Urbano-Agricolo G. Bassani (addizione verde), il consolidamento del corridoio verde e patrimoniale delle mura, la creazione del parco urbano sud attorno e dentro via Bologna, la costruzione di una rete dei giardini universitari tra via Savonarola e Corso Giovecca, la valorizzazione dell’area agricola dentro le mura, la trasformazione verde di piazze urbane del centro storico (es. Cortevecchia, Sacrati) e dei sagrati. delle chiese, eliminando i parcheggi dove esistenti,  il potenziamento dei viali alberati nelle aree urbanizzate, anche per contrastare il calore, la creazione di connessioni verdi urbani recuperando aree dismesse o sottoutilizzati da immettere nella trama verde urbana. In particolare, per quanto riguarda il Parco Urbano, occorre inserirlo come
    Stazione del territorio protetto dal Parco Regionale del Delta del Po; in ogni caso, va ribadita la valenza ecologica tra gli scopi principali del Parco. Questo aspetto va assunto nel nuovo PUG- Piano Urbanistico Generale- , cercando di normare con precisione le funzioni e le attività compatibili col Parco e quelle incompatibili da svolgere altrove. Vanno escluse, ad esempio, attività che richiamino forte affluenza di pubblico concentrata in poco tempo, attività con impatto acustico tale da recare danno o disturbo alla fauna, attività che richiedano la costruzione di strutture temporanee di grandi dimensioni,

    • Istituzione del garante del verde e gestione realmente pubblica del servizio del verde del Comune, eliminando il ricorso agli appalti esterni da parte di Ferrara Tua, pensando all’internalizzazione del personale operativo.
    • “Stop consumo suolo” applicato realmente e depavimentazioni, dove possibile, per ridurre le aree impermeabilizzate
    • Rivedere l’applicazione del PAIR ( Piano Aria Integrato Regionale) nel Comune, che notoriamente ogni anno ha un numero significativo di sforamenti dei valori ottimali di PM10
    • Elaborazione del PUG ( Piano Urbanistico Generale), in termini di coerenza e di assunzione dei punti sopra espressi e di quelli relativi alla rigenerazione urbana ( che seguono subito sotto). Inoltre il Pug dovrà valorizzare adeguatamente il ruolo delle frazioni e costruire un equilibrio importante tra centro e “periferie”, tra area urbana e contesto periurbano.
    • No alla terza corsia dell’autostrada Bologna-Ferrara, no all’autostrada Cispadana, no alla autostrada “Nuova Romea Commerciale”

    SCHEDA 2.4
    PER LA RIGENERAZIONE URBANA

    E’ necessario ribadire la centralità dell’interesse pubblico nelle operazioni da avviare con un ruolo dell’amministrazione pubblica non di facilitatrice delle richieste dei privati ma di gestrice dei processi, favorendo anche l’acquisizione di terreni pubblici.

    • Elaborazione di un piano casa programmando risorse per i prossimi 10 anni per alloggi dedicati alle fasce più marginali, studenti e a chi cerca affitto a canone agevolato.
    • Riorganizzazione degli spazi pubblici dei quartieri della città per favorire sicurezza e mobilità attiva per anziani e bambini.
    • Pianificazione territoriale per la valorizzazione delle vie d’acqua e la sicurezza idraulica per limitare i danni conseguenti alle piogge intense, di cui faccia parte un ripensamento delle piazze e delle strade come aree di laminazione delle acque piovane intese, favorendo un disegno in grado di affiancare il sistema urbano di raccolta e smaltimento delle acque.
    • Ripensamento dell’organizzazione del commercio mettendolo in relazione con il tema della mobilità. Se si vuole realizzare una città della prossimità nel commercio e nei servizi bisogna probabilmente rivedere il modello incentrato sulla diffusione nella città extra-mura degli ipermercati e centri commerciali.

    In questo contesto, l’Università è chiamata a svolgere un ruolo importante, come vero e proprio soggetto-guida per l’implementazione delle necessarie trasformazioni urbane, in sinergia con l’Amministrazione pubblica e gli altri principali attori socio-economici locali. In particolare, l’idea di una potenziale “città-campus” diventa un riferimento fondamentale per disegnare l’idea futura di città, pensando all’Università come soggetto in grado di distribuire su tutto il territorio comunale gli effetti culturali ed economici da essa generati.

    SCHEDA 3.1
    PER I BENI COMUNI, LA LORO GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA

    Parte integrante di quest’idea di città che guarda al tema centrale della transizione e della conversione ecologica è rappresentato dalla gestione pubblice e partecipata dei beni comuni, intendeno con essi quei beni ( e i servizi che li erogano) che garantiscono fondamentali diritti di cittadinanza, siano essi di carattere naturale ( acqua, ciclo dei rifiuti, energia ecc.) che di carattere sociale ( salute, casa, istruzione, cultura, trasporti ecc.). Gestione pubblica perché solo essa può costruire politiche effettivamente capaci di rispondere all’interesse generale e non a fini privatistici e di profitto ( come invece è avvenuto da diversi decenni in qua) e gestione partecipata, perché solo la rappresentanza di lavoratori e cittadini può consentire, anche nella loro gestione, l’effettivo indirizzo e controllo di tale finalità. In specifico, per quanto riguarda la situazione di Ferrara, risultano imprescindibili le seguenti iniziative:

    • ripubblicizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani, mediante un’azienda pubblica comunale e con il passaggio al sistema porta a porta, a fronte del fatto che la concessione ad Hera è scaduta alla fine del 2017, e chiusura di una linea dell’inceneritore, dato che oggi oltre il 50% dei rifiuti bruciati sono rifiuti speciali, provenienti soprattutto da fuori Ferrara)
    • pubblicizzazione del servizio idrico, quando a fine 2027 verranno a scadenza gli affidamenti attuali ( Hera per il Comune di Ferrara e l’Alto Ferrarese e CADF, azienda a totale capitale pubblico, per il Basso Ferrarese). Vista l’attuale normativa, l’obiettivo è quello di costituire un’unica azienda pubblica provinciale, per il quale occorre mettere in campo un lavoro sin da subito, senza aspettare la scadenza del 2027. Ciò sia perché quest’operazione ha una sua complessità, necessita della predisposizione di un adeguato piano industriale-economico e finanziario e, soprattutto, va compiuta con un forte meccanismo partecipativo, che coinvolga sia i vari Comuni interessati sia i soggetti di cittadinanza interessati.
    • sostegno alla gestione pubblica della sanità, contro i processi striscianti di privatizzazione. Occorre invertire la situazione di definanziamento del Servizio Sanitario Nazionale ed eliminare i vincoli che impediscono il depauperamento quantitativo e qualitativo del personale, anche a livello territoriale. Si tratta, poi, di avere presente che il tema della salute va inteso nel senso più ampio del termine, ovvero di un completo stato di benessere, fisico, psicologico e sociale, che abbracci tutto l’esistente: gli individui, compresi quelli appartenenti alle popolazioni più fragili e alle generazioni future, le forme di vita non umane, che nel complesso costituiscono la biosfera, e il vasto ecosistema che ne rende possibile la vita. In questo senso, parte fondamentale di quest’impostazione è quella di dar vita alle Case della Comunità, che vengono esplicitamente definite come “un progetto di innovazione in cui la comunità degli assistiti non è solo destinataria di servizi ma è parte attiva nella valorizzazione delle competenze presenti all’interno della comunità stessa: disegnando nuove soluzioni di servizio, contribuendo a costruire e organizzare le opportunità di cui ha bisogno al fine di migliorare qualità della vita e del territorio, rimettendo al centro dei propri valori le relazioni e la condivisione.”
    • reinternalizzazione delle parti di servizi pubblici comunali ( parte dei nidi, delle scuole d’infanzia e del sistema bibliotecario) che sono stati coinvolti nelle privatizzazioni negli anni passati.

    ALLEGATO
    PRIORITA’ E SCELTE OPERATIVE DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

    • Definire strumenti e regole che rendano obbligatoria e cogente la partecipazione dei cittadini. Modificare Statuto comunale e Regolamento sulle forme della partecipazione in questa direzione
    • Isituzione e riconoscimento Assemblee/Comitati di Quartiere
    • Istituzione e riconoscimento Assemblee dei cittadini su singole tematiche
    • Messa a dispposizione spazi e sale pubbliche gratuite per aggregazioni sociali

    TRANSIZIONI ECOLOGICA E ENERGETICA

    a) Centralità tema mobilità

    • Trasporto pubblico. Sulla base di uno studio sui flussi di traffico, iniziando da quello prodotto dalla mobilità scolastica mattutina, prevedere un potenziamento forte del trasporto pubblico, renderlo tendenzialmente gratuito e ecologicamente sostenibile. Reale pubblicizzazione dell’azienda che gestisce tale servizio ( vedi anche beni comuni)
    • Isituzione parcheggi scambiatori ai quattro assi cardinali di accesso alla città
    • Navette elettriche gratuite ogni 10 minuti
    • Piste ciclabili connesse
    • Estensione area ZTL entro le Mura e aree 30 in tutta la città
    • Vie d’acqua

    b) Trama verde per la città

    • Aree dedicate al verde urbano e isole verdi
    • No allo snaturamento di aree a vocazione naturalistica- ecologica ( vedi Parco Urbano)

    c) Fermare completamente il consumo di suolo

    • Mantenimento e valorizzazione paesaggio agricolo
    • Utilizzo aree dismesse anche per attività considerate strategiche e/o di interesse pubblico

    d) Transizione energetica

    • Promozione e diffusione comunità energetiche
    • Efficientamento energetico, a partire dagli edifici pubblici
    • Fermare tutte le autorizzazioni agli impianti di biogas/biometano

    BENI COMUNI

    • Dare effettiva finalità pubblica a tutti i servizi pubblici, pubblicizzando la loro gestione e dando potere decisionale a cittadini e lavoratori
    • Priorità alla gestione pubblica partecipata al trasporto pubblico, al servizio idrico e a quello dei rifiuti
    • No uso privato di spazi pubblici
    • Piano casa, con particolare riferimento all’edilizia popolare
    • Diffusione delle Case delle della Salute

    SICUREZZA

    Apertura discussione e messa in campo di provvedimenti che guardino all’insieme del problema e fuoriescano da una pura logica di controllo dei giovani e delle fasce emarginate della popolazione.

    Report assemblea 7 novembre 2023

    Nel pomeriggio di martedì 7 novembre abbiamo tenuto l’assemblea di Forum Ferrara Partecipata. Essa era finalizzata a produrre proposte operative e di mobilitazione a partire dal Documento di sintesi elaborato precedentemente, basato su 3 assi di fondo ( democrazia partecipativa, transizione ecologica e beni comuni), più alcuni riferimenti a temi relativi ad un modello sociale e di città giusto e inclusivo. Abbiamo svolto la discussione suddividendoci in 4 tavoli di lavoro ristretti, metodologia che si è rivelata utile per il coinvolgimento di tutt* nel confronto e che ci ha consentito di arrivare ad una sintesi conclusiva condivisa. In particolare, la sintesi, che trovate in allegato, ha compiuto l’operazione di individuare in modo più concreto le priorità e le scelte operative da mettere in campo e le mobilitazioni che si possono collegare ad esse, che potremo individuare meglio successivamente. Da questo punto di vista, tali proposte operative possono essere aggiunte come allegato al Documento di sintesi già elaborato e considerate parte integrante di esso. L’assemblea, poi, è stata anche l’occasione per ricordare e precisare alcune scadenze e impegni di lavoro:

    incontro con il gruppo “La Comune” giovedì 9 novembre alle ore 20,30. In via Cesare Battisti n.23, presso la sala dell’associazione invalidi e Mutilati ( di fronte alla stazione vicino al chiosco );
    svolgimento di un’Assemblea pubblica promossa dal Forum sul tema della democrazia partecipativa, con la presenza di “esperti”, per mercoled’ 29 novembre dalle 17,30 alle 21. L’incontro è aperto alla cittadinanza e alle forze politiche, che inviteremo appositamente al confronto, e sarà seguito nei prossimi mesi da altrettanti incontri sui temi della transizione ecologica e energetica e sui Beni comuni;
    costituzione di un gruppo di lavoro per elaborare le nostre osservazioni al PUG, che vanno costruite entro l’inizio di gennaio.

    IMPORTANTE: a tale proposito, invitiamo chi è interessato a far parte di questo gruppo di farlo presente, scrivendo all’indirizzo mail forumferrarapartecipata@gmail.com

     

    Report assemblea martedì 17 ottobre

    Nel pomeriggio di martedì 17 ottobre si è tenuta l’assemblea di Forum Ferrara Partecipata.

    L’assemblea aveva 2 punti all’O.d.g.:
    1) discussione sulle 3-4 idee di fondo del Forum rispetto all’idea del futuro della nostra città, partendo dal documento di sintesi dei vari contributi elaborati nei mesi passati;
    2) discussione sulle mobilitazioni in corso e su quelle che si potranno sviluppare.
    I due punti rappresentano anche il centro della nostra iniziativa, che vuole coniugare appunto mobilitazione sociale e proposta.
    Per quanto riguarda il primo punto, si è ripercorso il testo di sintesi già inviato a suo tempo, convenendo, peraltro, che la riformulazione proposta da Lura Trentini ( che vi alleghiamo) è più efficace e, quindi, assumendola come base per la discussione. Si è fatto presente che la discussione dell’assemblea serviva per ragionare sull’impostazione di fondo del documento e che ci sarebbe stato un ulteriore momento di approfondimento, svolto con un lavoro per piccoli gruppi, da tenere il prossimo 7 novembre, con l’obiettivo di estrapolare proposte ancora più precise e specifiche da quelle contenute nel documento. Si è confermata l’intenzione di arrivare a momenti pubblici di presentazione delle nostre proposte sui punti di fondo alla cittadinanza e alle forze politiche ( in specifico su democrazia partecipativa, conversione ecologica e beni comuni, da verificare comunque anche con il lavoro della riunione del 7 novembre). Si è poi sviluppata la discussione, che ha toccato vari punti, da questioni specifiche ( per esempio il tema della democrazia digitale e quello di cimentarsi anche con il tema del reperimento delle risorse per far avanzare le nostre proposte), a ragionamenti di carattere più generale. In particolare, è stata sottolineata l’esigenza di rendere più fruibile da punto di vista comunicativo le nostre proposte e di partire dalla concretezza delle mobilitazioni per coinvolgere le persone e dare forza alle nostre proposte.
    Sul secondo punto, si è ribadito che la mobilitazione sociale è punto fondamentale dell’iniziativa del Forum. A tale proposito, si sono ricordate le iniziative in corso da parte di Caldirolo Libera ( petizione sugli allagamenti, difesa del parco in via Serao) e i presidi sotto lo Scalone del venerdì mattina, che proseguono per richiamare il sindaco agli impegni sul percorso partecipativo relativo alla ex Caserma). Si è fatto riferimento anche al PUG ( Piano Urbanistico Genertale) che dovrebbe essere approvato dalla Giunta entro il mese di ottobre o poi oggetto di osservazioni nei successivi 60 giorni. Si tratterà di valutarlo, ma è ragionevole pensare che su di esso occorrerà passare anche a momenti di mobilitazione, a partire dalle vicene che riguardano il Parco Urbano.

    In conclusione, abbiamo definito di assumere il documento, da perfezionare e, soprattutto, come riferimento per produrre proposte concrete di iniziativa, da individuare con il lavoro per piccoli gruppi che terremo martedì 7 novembre, dalle 17 alle 20, c/o Sala Convitto a Grisù ( via Poledrelli 21). Si è anche deciso di iniziare a preparare la prima assemblea pubblica rivolta alla cittadinanza e alle forze politiche sul tema della democrazia partecipativa, da collocare per la seconda metà di novembre.

    Report assemblea del 12 settembre

    L’assemblea del Forum di martedì 12 settembre si è aperta con un intervento iniziale di Lucia Ghiglione, a nome del Coordinamento del Forum, che riportiamo integralmente di seguito:

    Dopo questa “pausa estiva”, siamo all’avvio di una nuova fase delicata di
    riorganizzazione.
    Il Forum, infatti, è nato dall’opposizione al progetto Fé.ris, con varie mobilitazioni per contestare l’idea sbagliata di città che guidava quelle scelte progettuali: privatizzazione, cementificazione, incremento del traffico veicolare dietro la retorica della rigenerazione urbana.
    Il 27 febbraio scorso, però, il progetto Fe.Ris è stato bloccato e modificato con una mozione del Consiglio comunale senza che da allora sia stato dato seguito alla consultazione dei cittadini promessa dal Sindaco.
    Nel frattempo, non ci siamo fermati:
    – abbiamo tenuto l’Assemblea pubblica del 14 marzo sulla “Caserma partecipata”, raccogliendo idee e pubblicando poi un opuscolo presentato al Sindaco, alla stampa e alla cittadinanza ad inizio giugno;
    – sono continuati i seminari di approfondimento sui temi della rigenerazione urbana organizzati con l’Università di Architettura;
    – sono partiti gli incontri di tre gruppi di lavoro su democrazia partecipata, PUG – proposte per la città futura, vigilanza sul futuro del Fe.ris;
    – abbiamo contribuito alla campagna “Riprendiamoci il Comune”, collaborando alla divulgazione dei contenuti delle proposte di legge e alla raccolta firme:
    – abbiamo organizzato dei flash mob sotto lo Scalone per sollecitare il Sindaco a mantenere l’impegno preso coi cittadini.

    Come organizzarci per il futuro?

    Considerato che il Fe.ris ora sembra fermo e che ci avviamo alla campagna elettorale per il Comune, sentiamo l’urgenza di approfondire e condividere quale idea alternativa di città vogliamo promuovere nei prossimi anni. Siamo convinti che il Forum debba avere un ruolo attivo nelle prossime elezioni, pur rimanendo fuori dagli schieramenti e autonomo rispetto alle forze politiche che si affronteranno.

    Nel dibattito elettorale, vogliamo mettere in primo piano i bisogni dei cittadini, del centro e delle frazioni, nelle politiche di pianificazione territoriale ed urbanistica necessarie per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche poste dal cambiamento climatico. Scelte politiche che in futuro devono essere più partecipate ed attente alle esigenze e alle proposte espresse dai chi abita i luoghi urbani, non calate dall’alto o asservite a logiche puramente economiche.

    Dall’ultima volta che ci siamo riuniti, l’8 giugno, abbiamo avviato una raccolta di contributi dei partecipanti al Forum su queste “idee forti” con l’obiettivo di definire alcune proposte molto concrete, migliorative della qualità della vita e dell’abitare la città. Sono numerosi i contributi arrivati ad oggi su temi che spaziano dalla mobilità alla salute urbana, all’uso degli spazi o dei beni comuni, alla gestione e tutela del verde urbano, ai problemi della sicurezza e del lavoro, agli strumenti per la partecipazione dei cittadini.

    La nostra proposta è che questa raccolta, insieme alla sintesi di ulteriori idee emerse dai tre gruppi di lavoro, sia la base di partenza per selezionare al massimo tre o quattro temi “nodali” per futuri progetti. Non un programma elettorale ma una serie di esempi di interventi effettivamente realizzabili, come erano alcuni di quelli già proposti per l’area della ex Caserma.

    Questi temi potrebbero diventare poi altrettanti incontri pubblici da organizzare invitando anche i rappresentanti delle forze politiche candidate, non come protagonisti ma come partecipanti al dibattito con diritto di parola alla pari dei cittadini.

    Da oggi, in questa assemblea, e ancora per un mese, fino alla metà di ottobre, intendiamo completare la raccolta e dei temi e delle proposte da sottoporre poi al nostro prossimo incontro in cui fare insieme la sintesi e la selezione.

    Per affrontare questa nuova fase organizzativa abbiamo anche l’esigenza di rinforzare il Coordinamento.

    Si era definita l’organizzazione del Forum con un gruppo di coordinamento, espressione dei comitati di quartiere delle aree interessate dal Feris, (Lucia, Michele e Alessandra), con due referenti (Corrado e Francesca) e un addetto alla comunicazione (Giovanna). Qualche sostituzione si rende necessaria per esigenze personali (Michele) e per il lavoro sulla comunicazione che diventa sempre più impegnativo. Per questo ruolo abbiamo chiesto la disponibilità a Alessandro Tagliati che ha finora svolto la funzione di Stampa.
    Ad esempio, per il sito (e facebook), occorre creare un gruppo di redazione che si occupi di rinnovarlo, magari spostando in secondo piano la mobilitazione di contrasto al Fe.ris e più in evidenza le nuove proposte e attività future, con aggiornamenti, interazioni tra associazioni e pagine web, collaborazioni trasversali sui temi comuni, pero ottenere più coinvolgimento attivo.

    I tre gruppi di lavoro hanno riassunto le attività. Si esaurisce ora la loro funzione, d’ora in poi, ci organizzeremo con gruppi temporanei “a progetto”, a seconda delle questioni che via via verranno affrontate.

    Gli interventi dei partecipanti hanno sottolineato quanto segue:
    – occorre perseverare nella sorveglianza sul nuovo PUG e su futuri progetti urbani annunciati (con ATUSS, PNRR ecc. ) che potrebbero essere utilizzati per stravolgere la città in senso negativo perciò il FFP deve essere vigilante, sempre pronto alla mobilitazione, facendo rete con altre associazioni per far nascere nuovi comitati di quartiere;
    -le future proposte del FFP devono essere strategiche, semplici, comprensibili, coinvolgenti per i cittadini e fuori da polemiche con la politica;
    – per l’identità del FFP, superando l’antagonismo al Fe.Ris, è fondamentale investire sulla comunicazione su temi “identitari”, proposte chiare e “comunicabili”;
    – i tempi per fare osservazioni sul PUG sono molto stretti;
    – la democrazia partecipativa è un tema molto sentito da tutti: sia con assemblee cittadine (da inserire nel regolamento comunale) che tramite piattaforme digitali, è prioritario per qualunque futuro lavoro del FFP perchè la democrazia rappresentativa è stata svuotata e gli spazi di partecipazione pubblica ridotti;
    – il tema dei trasporti e mobilità è anch’esso fondamentale per ridisegnare gli spazi urbani in chiave più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale;
    – il FFP deve essere più operativo, non dispendere le forze ma riuscire ad attivare la cittadinanza su idee “giuste”, anche se a volte minoritarie, sfidando propaganda e campagne denigratorie.

    Nel frattempo, riprendono i flash mob da venerdì 15 settembre alle ore 11 davanti allo Scalone di Palazzo Municipale.

    Il prossimo appuntamento assembleare viene dunque fissato per la metà del mese di ottobre, con l’obiettivo di confrontarci e fissare i 3/4 temi fondamentali, su cui sviluppare la nostra proposta e iniziativa in città

    Verbale dell’assemblea del forum Ferrara partecipata del 5 aprile 2023

    Mercoledì 5 aprile abbiamo tenuto l’assemblea del Forum. Abbiamo svolto una discussione importante, che ci permette di passare dalla mobilitazione, con il riuscito contrasto al progetto Feris, al progetto, due dimensioni il cui intreccio costituisce la vocazione originaria del Forum.

    1) Abbiamo vinto! Per quanto tutte le forze politiche si attribuiscano la vittoria, la disgregazione del blocco sociale che sorregge la Giunta, resa evidente dalla “diserzione” di tre consiglieri, recuperata solo con un cedimento totale (la rinuncia al progetto Feris), è stata consolidata dalla nostra continua iniziativa degli ultimi mesi. Dobbiamo festeggiare, anche perché l’accordo fra Comune e Arco scadrà automaticamente a fine giugno e pare difficile immaginare, dopo tutto quello che è successo, un suo rilancio.
    2) Per la prossima fase, di qui alle elezioni del 2024, se non dovessero proporsi nuove emergenze, ci concentreremo su tre linee di riflessione e azione, per le quali si formeranno altrettanti gruppi di studio e lavoro:
    gruppo1: vigilanza sul Feris, perché non rinasca il vecchio accordo e sull’eventuale Feris.2 che il Comune potrebbe ri-negoziare con Arco o altre imprese; continuazione della proposta di una rigenerazione dal basso e partecipata della caserma: presentare all’Amministrazione un libretto con le proposte raccolte come promemoria e sollecito per l’avvio di un processo partecipativo; raccolta delle firme per la campagna “Riprendiamoci il Comune!”, due disegni di legge di iniziativa popolare a favore dell’autonomia finanziaria dei Comuni, perché possano investire per i cittadini (https://riprendiamociilcomune.it/) (referenti iniziali: Cigala e Guidorzi)
    gruppo2: raccolta di idee e suggestioni e proposte per la “città futura”, a partire dall’analisi critica del prossimo PUG e da una campagna di informazione diffusa sul territorio sulla pianificazione urbanistica (ad es. a partire dai comitati di quartiere), con l’obiettivo di sollecitare la forze politiche a esprimersi su temi per noi centrali (consumo di suolo, mobilità sostenibile, emergenze climatiche, servizi pubblici, città sana, etc.) (referenti iniziali: Foddis e Nani)
    gruppo3: idee e proposte per una Ferrara partecipata, perché “democrazia” non sia solo una parola, al tempo della personalizzazione e mediatizzazione della politica, dell’astensione di massa e delle opportunità fornite dal web (referenti iniziali: Ghiglione e Oddi)
    Nei prossimi dieci giorni, quindi entro lunedì 17 aprile, raccogliamo le adesioni ai diversi gruppi di studio/lavoro mediante la compilazione di questo modulo online: https://forms.gle/g9GnkoqCnPBf7Pza8. L’obiettivo è lanciare prime riunioni dei gruppi di qui a due settimane.
    3) Una delegazione del Forum ha incontrato la Rettrice di UNIFe, prof.ssa Ramaciotti, con altri esponenti universitari. E’ stato fatto presente che l’Università, oltre che un luogo di dibattito, è anche agente attivo della trasformazione urbana, per l’afflusso di studenti e per la gestione di un ampio patrimonio immobiliare. Alle nostre sollecitazioni, l’Università si è detta disponibile a partecipare a un incontro pubblico nel quale presentare le iniziative programmate (studentato Ippodromo, scuola di Scienze Motorie al CUS, cantieri di via Savonarola, nuove sedi a Ingegneria), senza comportare consumo di suolo ulteriore.
    4) Proseguono gli Incontri sulla città organizzati dal Dipartimento di Architettura insieme al Forum. Il prossimo è previsto il 19 aprile presso la sala della parrocchia di Arginone; il 13 aprile invece, sempre in collaborazione con Architettura, si terrà Disegnare Ferrara, un laboratorio nel quale le ricerche progettuali degli studenti incontrano le idee e le esigenze dei cittadini
    Il Forum vive dell’autofinanziamento dei suoi sostenitori: chi non era in assemblea (ove sono stati raccolti oltre 300€) può versare il proprio contributo ai membri del coordinamento in occasione delle prossime iniziative.

    DISEGNARE FERRARA. UN INCONTRO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA

    Inviamo a tutte le associazioni e ai singoli aderenti al Forum l’invito a partecipare all’ INCONTRO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara in collaborazione con il Forum Ferrara Partecipata.

    Parteciperanno docenti e studentesse del LSFD_Laboratorio di Sintesi Finale in Urbanistica, Comitati cittadini e rappresentanti di Enti, Agenzie, Istituzioni.  Si tratta ovviamente di una iniziativa culturale, svolta all’interno di un percorso didattico.

    L’incontro è organizzato nell’ambito delle attività del Laboratorio di Sintesi Finale di Urbanistica LSFD, diretto dal professor Romeo Farinella e parteciperanno docenti e studentesse del LSFD e rappresentanti di Enti, Agenzie, Istituzioni.  Si tratta ovviamente di una iniziativa culturale, svolta all’interno di un percorso didattico. Il LSFD è il laboratorio del 5° anno dove le studentesse e gli studenti del Dipartimento di Architettura preparano le loro tesi di laurea.

    Attualmente sono in corso di elaborazione tre tesi di laurea riguardanti Ferrara che approfondiranno dei progetti di rigenerazione urbana riguardanti le aree comprese tra il Polo scientifico-tecnologico e Darsena City; l’area gravitante attorno all’ex Caserma Pozzuolo del Friuli di e l’area gravitante attorno all’Ippodromo. Verranno approfondite anche le relazioni con il Po di Volano e con il futuro potenziale corridoio verde coincidente con l’interramento della linea ferroviaria verso est.

    Lo scopo di questo incontro è di contribuire alla costruzione del quadro problematico necessario per lo sviluppo delle tesi di laurea che secondo la nostra consuetudine si presentano come momenti di ricerca progettuale, applicando un metodo di lavoro denominato research by design. Lo scopo di questa iniziativa è anche quello di avvicinare l’università alla città contribuendo al rafforzamento del confronto sul futuro della città di Ferrara, attraverso un contatto con associazioni e cittadini.

    L’incontro è pertanto pubblico e tutti i partecipanti del Forum potranno partecipare, contribuire al dialogo.

    PARTECIPATE E FATE PARTECIPARE|

    Coordinamento Forum Ferrara Partecipata

    Scarica: 4 MB
    FORUM FERRARA PARTECIPATA – Comunicato stampa 28 febbraio 2023

    Comunicato stampa del 28 febbraio 2023 – Forum Ferrara Partecipata

    Scarica: 59 KB
    Resoconto dell’assemblea del Forum del 16 febbraio 2023

    Documento scaricabile con il resoconto delle decisioni prese durante l’assemblea del Forum Ferrara Partecipata del 16 febbraio 2023.

    Scarica: 71 KB
    Lettera aperta a Vittorio Sgarbi

    Lettera aperta al sottosegretario alla Cultura,Vittorio Sgarbi, recapitata al sottosegretario, all’Ansa, ai giornali locali e distribuita come volantino alla conferenza stampa presso Palazzo Diamanti per l’inaugurazione della mostra Rinascimento a Ferrara

    Scarica: 2 MB
    Reazione del Forum del 17/02/2023 in risposta a quella della Ar.co del 14/02/2023: a proposito di Ar.co

    Comunicato stampa in risposta alla comunicazione di Ar.co ai giornali del 14/02/2023

    Scarica: 13 KB
    Lettera aperta all’assessore Balboni

    Lettera aperta all’assessore Balboni dal Comitato Caldirolo Libera

    Scarica: 477 KB
    Intervento di Andrea Malacarne  all’incontro che si è svolto il 5 dicembre 2022

    Documento scaricabile con l’intervento di Andrea Malacarne  all’incontro che si è svolto il 5 dicembre 2022 presso la Sala Macchine di Factory Grisù.

     

    Scarica: 40 KB