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Quando: Sabato 25 gennaio 2025
Dove: Conad, via Krasnodar

    Ora c’è il progetto Nuovo Feris Incognita sull’area commerciale

    L’assessore Balboni sul superstore: «Bisognerà trovare una nuova collocazione» Il sindaco Fabbri: «Abbiamo ascoltato i cittadini, il voto unanime un successo»

    di Giovanna Corrieri

    Ferrara

    Da un lato c’è il sindaco Alan Fabbri che rivendica di aver «ascoltato i cittadini» dopo il “compromesso” fatto l’altra sera in Consiglio fra tutta la maggioranza e i consiglieri di Ferrara Nostra che avevano presentato d’urgenza la mozione per modificare il progetto Feris, e l’assessore Alessandro Balboni che parla già di «Nuovo Feris» e di «passo avanti che dà nuovo impulso al progetto». Per l’opposizione, quella in Consiglio e quella dei Comitati cittadini che per mesi quel progetto l’hanno tanto combattuto, la “mossa” è stata piuttosto una «retromarcia» di fronte a un progetto «praticamente naufragato». Ma tant’è: lo stralcio della nuova area commerciale in via Caldirolo è ormai data per certa dovendo, lo sottolineava ieri Balboni, «trovare una nuova collocazione» (su quale potrebbe essere resta invece l’interrogativo: stando alle comunicazioni più recenti della stessa azienda circa l’ultima versione del progetto, questo comprenderebbe per esempio anche aree come l’ex Amga di via Bologna); e c’è anche l’impegno a valutare il recupero dell’ex caserma dopo aver visto le ricerche archeologiche; ad attivarsi con Unife per alloggi a canone calmierato; a cancellare ogni ipotesi di parcheggio scambiatore in via Volano, da trasformare dopo la bonifica da amianto in un’area verde pubblica; a valutare proposte dei civici; a trasformare via Caldirolo in area a Parco Urbano.

    Il sindaco

    «Il voto unanime di tutti i consiglieri sul documento di maggioranza che accoglie le istanze dei ferraresi su Feris è un successo per tutta la città – è l’intervento del sindaco – A differenza di quanto accadeva in passato, quando di certo dove aprire un supermercato o un centro commerciale non era tema di confronto con i cittadini, Feris non sarà un progetto calato dall’alto. Da sindaco ritengo del tutto normale, anzi positivo, che una proposta progettuale di una amministrazione aperta al confronto com’è la nostra, possa cambiare su sollecitazione dei comitati e della partecipazione attiva. E, ancora più positiva, è la scelta di confrontarsi, strada facendo, con il Consiglio Comunale che è l’organo deputato a rappresentare i ferraresi e le loro volontà. Con il voto in Consiglio – continua Fabbri – e con il coinvolgimento di tutti, quindi miglioreremo questo progetto urbanistico, che porterà a Ferrara importanti investimenti e sanerà dopo trent’anni la ferita della Caserma di Cisterna del Follo. La maggioranza, ancora una volta, si è dimostrata compatta e le opposizioni hanno dato finalmente un segnale di apertura, accantonando l’ostruzionismo e sostenendo le istanze da noi proposte. Desidero ringraziare tutti i consiglieri e i cittadini che con i loro suggerimenti ci hanno motivato a fare un passo avanti verso un progetto ancora più bello».

    L’assessore

    E sulle prossime modifiche al progetto, «abbiamo immaginato un Nuovo Feris, ascoltando le idee delle associazioni e delle forze del territorio – dice l’assessore Balboni – Il documento discusso in Consiglio rappresenta un passo avanti che dà un nuovo impulso al progetto. Resta centrale la collaborazione tra pubblico e privato che porterà investimenti mai visti prima a Ferrara con benefici importanti per l’Università e i suoi studenti. Dopo trent’anni finalmente l’ex Caserma, cuore dell’operazione, verrà riqualificata in uno studentato. Sul fronte ambientale, ora, vogliamo spingerci oltre desigillando migliaia di metri quadri di asfalto, con un bilancio ambientale positivo: più verde e meno cemento. Il voto del Consiglio ha, inoltre, indicato che l’operazione commerciale inizialmente prevista in via Caldirolo, indispensabile per l’equilibrio economico dell’intera operazione di rigenerazione urbana, dovrà trovare una nuova collocazione. Su questo lavoreremo in sede di Conferenza dei Servizi, che resta tutt’ora in corso e che è propedeutica all’Accordo di programma pubblico-privato. Il nuovo progetto, che costruiremo insieme ai cittadini, cambierà in meglio il volto della città». C’è quindi fin d’ora l’apertura alle istanze dei cittadini che, su tutto, avevano contestato l’area commerciale in area agricola a ridosso delle Mura, valutando da subito necessario un intervento di riqualificazione invece all’ex caserma Pozzuolo del Friuli che rispondesse però maggiormente agli interessi pubblici.

    Nuovo Feris

    Da qui la maggiore “esplicitazione” da parte della maggioranza delle richieste presenti nella mozione dei consiglieri del gruppo Ferrara Nostra, che ha impegnato così la Giunta: «pur con l’obiettivo di mantenere in essere interlocuzioni anche con i proponenti privati ai fini dell’individuazione di una diversa progettazione che tenga come punto centrale la riqualificazione dell’ex Caserma Pozzuolo del Friuli e delle aree inquinate di via Volano, di rivalutare l’intervento complessivo alla luce delle criticità emerse, avviando un processo partecipativo con la città, ponendo una particolare attenzione al bilancio ambientale dell’operazione, la quale dovrà mantenere un saldo positivo di aree verdi e di suolo desigillato». E gli ultimi numeri del progetto dati da Arco Lavori parlavano di ridurre l’indice edificatorio: «realizzando circa 7.000 metri quadrati in meno di superficie utile; si rinaturalizzano circa 13.000 metri quadrati di aree; si “disigillano”, ovvero vengono resi di nuovo permeabili, oltre 60.000 metri quadrati di tessuto urbano cementato; si recuperano oltre 14.000 metri quadrati di edifici identitari situati nel centro storico della città; si bonificheranno oltre 78.000 metri quadrati di aree; si restituiranno a Ferrara oltre 40.000 metri quadrati di attrezzature e spazi collettivi».