Forum Ferrara Partecipata: “Dobbiamo immaginare la città come un parco”
L’associazione organizza un’assemblea pubblica il 26 novembre per creare un dibattito con i cittadini e formulare proposte su mobilità, rifiuti e beni comuni, verde e idea della città
Presentata l’assemblea pubblica “Insieme per una nuova visione di città”, promossa da Forum Ferrara partecipata, che si terrà il 26 novembre alle ore 17.30 alla parrocchia di San Giacomo (via Arginone 157). L’obiettivo dell’associazione che organizza l’evento è di creare un dibattito insieme ai cittadini per formulare delle proposte concrete con cui affrontare le crisi climatiche e sociali.
Oltre ad abitanti e forze sociali del territorio, l’invito è stato espressamente esteso al mondo politico, per cercare di fare un passo avanti tangibile in termini di cambiamento. La riunione si svilupperà attorno a tre tematiche fondamentali: mobilità, rifiuti e beni comuni, verde e idea della città. I relatori che interverranno sono Francesca Cigala, Corrado Oddi e Romeo Farinella, che nel corso della conferenza stampa con cui è stato annunciato l’evento del 26 novembre hanno fatto il punto sulle situazioni che invocano delle soluzioni urgenti.
“Il traffico di macchine che interessa le nostre città – ha cominciato Cigala – ha effetti nocivi sulla salute di ognuno di noi e sull’ambiente. Le emissioni di gas serra sono ancora in aumento, così come le malattie respiratorie e cardiache. È di pochi giorni fa la notizia di Copernicus, il servizio di monitoraggio climatico dell’Unione europea, che ha individuato il 2024 come l’anno più caldo di sempre. È finito il tempo delle promesse, bisogna intervenire. La nostra visione pone il trasporto pubblico, i pedoni e i ciclisti al centro del sistema. Decarbonizzare resta la priorità, senza dimenticarci di collegare i servizi in maniera efficace e funzionale”.
A proposito della necessità di creare un piano organico, in cui la mobilità l’ambiente e la gestione dei rifiuti convivono come un’unica entità, ha proseguito Farinella. “Dobbiamo immaginare la città come un parco – ha detto – un sistema integrato che unisce città e campagna. Strasburgo, per esempio, sta lavorando in questa direzione, sviluppando una importante area verde che connette il centro con la periferia. Oggi più che mai c’è la necessità di essere concreti. Non è sufficiente annunciare che verranno piantati degli alberi, bisogna capire dove, come e con quali caratteristiche. A Ferrara serve un piano del verde che possa comprendere una vera rete di piste ciclabili, non come adesso che abbiamo dei singoli pezzi di circuito per le bici non connessi fra loro”.
Infine Oddi è passato a parlare dei rifiuti. “Intervenire sulle politiche – ha spiegato – che ne regolano la gestione è fondamentale. Farlo significa prendersi cura della salute dei cittadini e dell’ambiente, migliorando in generale la qualità della vita. In particolare bisogna minimizzare la produzione di rifiuti che vanno a smaltimento, privilegiando quelli riciclabili. A Ferrara il servizio è in proroga a Hera dalla fine del 2017. È venuto il momento che la gestione dei rifiuti venga messa nelle mani di un’azienda pubblica, la quale perseguirebbe con più efficacia gli obiettivi ecologici e ambientali”.