Accordo con Hera, Forum e Rete Giustizia Climatica: “Scelta controproducente”
Le realtà propongono un incontro: “Si può ripubblicizzare il servizio dei rifiuti urbani”
Il raggiungimento di un accordo fra Amministrazione comunale e Hera sulla “compensazione per il disagio ambientale derivante dall’innalzamento della capacità produttiva dell’inceneritore e della quota di rifiuti speciali non pericolosi lì bruciati” ha suscitato la reazione del Forum Ferrara Partecipata e della Rete Giustizia Climatica. Le due realtà hanno evidenziato che “l’accordo prevederebbe un riconoscimento di circa 600mila euro annui, iniziando da una somma di circa 2,6 milioni di euro per gli anni pregressi 2021-2025, per continuare negli anni a venire”.
Una nota proveniente dalle due realtà ambientaliste ha sottolineato che “riteniamo tale scelta sbagliata e controproducente. Intanto, con quest’accordo l’Amministrazione comunale smentisce se stessa. Infatti, nel 2021, quando si decise di aumentare la capacità produttiva dell’inceneritore da 130mila a 142mila tonnellate all’anno, il Comune di Ferrara si dichiarò contrario. Annunciò di adire le vie legali con un ricorso al Tar, ricorso di cui si sono perse le tracce e della cui fine l’Amministrazione comunale dovrebbe rendere conto alla cittadinanza”.
Da qui alla considerazione che “con quest’accordo, si legittima il fatto che dovremo tenerci l’inceneritore con l’attuale capacità produttiva perlomeno fino al 2029, con la quasi certezza di proseguire anche successivamente. Si decide così di monetizzare la salute dei cittadini: per un po’ di soldi in più, si continua ad alimentare l’inceneritore che, notoriamente, procura problemi seri dovuti all’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente”.
Per Forum e Rete si “sposa una linea assolutamente contraria agli interessi dei cittadini, passando da un finto contrasto dell’aumento dell’incenerimento ad una sua piena accettazione”, aggiungendo che “invece, è possibile imboccare una strada diversa e alternativa. Infatti, nel 2023 – ultimo anno in cui sono disponibili i dati- l’inceneritore di Ferrara ha bruciato più rifiuti speciali non pericolosi che rifiuti urbani; circa 85mila tonnellate i primi e circa 61mila i secondi, con una tendenza che, nel corso degli anni, ha sempre visto crescere il trattamento dei rifiuti speciali rispetto a quelli urbani. Ebbene, su questa base sarebbe possibile iniziare un percorso per dimezzare l’inceneritore, passando dalle attuali due linee a una sola”.
La nota ha ricordato, inoltre, che “si può ripubblicizzare il servizio dei rifiuti urbani a Ferrara”, evidenziando che “l’accordo raggiunto ieri diventa una premessa per mettere a gara anche il servizio dei rifiuti, con la pressoché inevitabile conclusione che se lo aggiudicherà Hera”, concludendo che “noi abbiamo un’idea completamente diversa: la esporremo in modo ancora più approfondito con il convegno che abbiamo organizzato per giovedì 27 marzo alle 17.30 presso Grisù in via Poledrelli 21 con Natale Belosi, del Comitato scientifico della Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna e Andrea Bertozzi, responsabile dell’area tecnica di Alea”.