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Quando: Giovedì 23 ottobre 2025, ore 18:00
Dove: CHIOSTRO DI SANTA MARIA IN VADO, via Borgovado 3
    08/02/2025

    SUL REPORT 2023 DI ARPAE ER SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN REGIONE

    Corrado Oddi

    1. Come già apparso sulla stampa nei giorni passati, il Report 2023 sulla gestione dei rifiuti in regione redatto da Arpae ER 2023, riferito ai dati consuntivi 2022, fornisce alcune indicazioni utili sul tema. Va, però, innanzitutto detto che i dati sono aggregati sulla base delle singole province e, quindi, non possono essere considerati come assolutamente indicativi per il Comune di Ferrara che, come noto, ha una gestione specifica affidata, sia pure in proroga, ad Hera.

    In ogni caso, possiamo lì ritrovare alcuni elementi significativi dei risultati 2022 anche per il territorio ferrarese, di cui almeno 3 pensiamo valga la pena vengano segnalati:

    – un buon risultato per quanto riguarda la raccolta differenziata, che vede la provincia di Ferrara, con il 77% sul totale dei rifiuti urbani, sia pure in lieve calo dello 0,4% rispetto al 2021, sempre al 3° posto nella classifica delle province in regione, come nel 2021 e comunque al di sopra della media regionale che si attesta al 74%;

    – un risultato discreto per quanto riguarda la produzione dei rifiuti urbani, per cui la provincia di Ferrara si colloca sempre al 4° posto in regione con 615 kg/abitante, la stessa quantità prodotta nel 2021, una situazione di poco inferiore alla media regionale che nel 2022 è stata pari a 628 kg/abitantei;

    – un risultato decisamente negativo per quanto riguarda il costo del servizio, che vede la nostra provincia nel 2022 al penultimo posto in regione, con un livello di 241€/abitante, inferiore solo a quello di Rimini, pari a 280 €/abitante, mentre la media regionale è di 213 €/abitante. Situazione analoga a quella del 2021, dove i numeri erano rispettivamente di 253, 282 e 223 €/abitante. In tema di costi, poi, il Report Arpae 2023 affronta la questione anche guardando alla situazione delle singole gestioni, e qui si trovano alcuni dati specifici relativi al Comune di Ferrara, visto che ha una gestione apposita da parte di Hera. In particolare, è possibile rilevare che il costo annuo procapite per gli abitanti di Ferrara è di 217 €, 12° posto peggiore tra i 19 ambiti di gestione presenti in regione.

    Questo breve excursus ci serve anche per dire che siamo in presenza di una situazione sostanzialmente stabile in regione e nella provincia di Ferrara tra il 2021 e il 2022, ragionamento che torna utile per l’approfondimento che svolgiamo subito di seguito.

    kg non riciclati

    kg/ab

    abitanti

    equivalenti

    kg/ab

    kg/equiv

    % RD

    Kg/ab RU

    % riciclo

    % non riciclato

    Forlì

    117.147

    194.053

    161

    97

    81,9%

    469

    65,7%

    34,3%

    Parma

    197.251

    327.729

    178

    107

    81,7%

    569

    68,7%

    31,3%

    Reggio Emilia

    170.561

    273.721

    189

    118

    83,1%

    664

    71,6%

    28,4%

    Rimini

    150.998

    313.621

    312

    150

    68,3%

    678

    54,0%

    46,0%

    Ferrara

    131.417

    218.178

    264

    159

    87,3%

    612

    56,9%

    43,1%

    Piacenza

    103.808

    182.554

    329

    187

    71,0%

    779

    57,8%

    42,2%

    Bologna

    392.690

    659.707

    318

    189

    57,2%

    522

    39,1%

    60,9%

    Ravenna

    157.262

    289.928

    396

    215

    60,6%

    693

    42,9%

    57,1%

    Modena

    185.415

    313.002

    403

    239

    61,1%

    665

    39,4%

    60,6%

    Regione

    4455598

    637

    La prima questione che possiamo indagare più a fondo è quella relativa ai risultati dei rifiuti non riciclati, l’indicatore che è quello maggiormente significativo sulla base dell’economia circolare, quella cioè orientata a produrre il minimo di scarti da inviare a smaltimento e massimizzare il recupero e riuso dei rifiuti. In questo senso, tale indicatore è molto migliore rispetto all’utilizzo di quello della raccolta differenziata, che non tiene conto della produzione complessiva dei rifiuti e della qualità della raccolta differenziata stessa. Ciò si attaglia perfettamente al nostro caso, per cui il Comune di Ferrara presenta la percentuale di raccolta differenziata più alta rispetto agli altri Comuni capoluogo di provincia ( 87,3%), ma si colloca solo al 5° posto per i minori kg/equivalenti non riciclati, pari a 159 su base annua. Meglio di Ferrara fanno, nell’ordine, Forlì, Parma, Reggio Emilia e Rimini, che registrano rispettivamente 97, 107, 118 e 150 kg/ equivalenti di rifiuti non riciclati.

    indifferenziata kg/res

    scarti RD

    % scarti RD su RD

    Forlì

    385

    85

    76

    19,70%

    Parma

    465

    104

    74

    15,90%

    Reggio Emilia

    551

    112

    77

    14,00%

    Rimini

    463

    215

    97

    20,90%

    Ferrara

    534

    78

    186

    34,90%

    Piacenza

    553

    226

    103

    18,60%

    Bologna

    299

    223

    95

    31,70%

    Ravenna

    419

    273

    123

    29,30%

    Modena

    406

    259

    144

    35,50%

    Fonte: Atersir e Arpae ER

    Nostra elaborazione

    Il punto è che, nella determinazione della quantità di rifiuti non riciclati, incidono, oltre alla percentuale della raccolta differenziata, anche la quantità complessiva di rifiuti urbani prodotti e lo scarto della raccolta differenziata, che viene comunque avviata a smaltimento per la sua scarsa qualità. E su questi 2 ultimi punti, il Comune di Ferrara non va bene. Infatti, per quanto riguarda la produzione di rifiuti, il Comune di Ferrara sta al 4° posto, con 612 kg/ abitanti, appena poco di meno della media regionale, mentre ancora peggiore è la situazione relativa agli scarti della raccolta differenziata, che sono ben il 34,9% del totale della raccolta differnziata, il secondo risultato peggiore, subito dopo il Comune di Modena.

    In conclusione, non c’è alcuna ragione per sostenere che il Comune di Ferrara presenta buoni risultati nelle politiche dei rifiuti ambientalmente orientate ( oltre al dato del costo del servizio, certamente non esaltante). Anzi, produzione significativa dei rifiuti e scarti importanti nella raccolta differenziata annullano di fatto il tanto sbandierato primato della più alta percentuale di raccolta differenziata in regione e tra le prime in Italia.

    RACCOLTA PORTA A PORTA, TARIFFA PUNTUALE, GESTIONE PUBBLICA: LE DETERMINANTI DEI RISULTATI MIGLIORI

    3. Se guardiamo poi alle situazioni che realizzano i risultati più importanti per le politiche dei rifiuti ambientalmente orientate, arriviamo a conclusioni decisamente interessanti.

    Sistema raccolta

    Tariffa puntuale

    Forlì

    Porta a porta

    Parma

    Porta a porta

    Reggio Emilia

    Porta a porta misto

    Rimini

    Porta a porta misto

    No

    Ferrara

    Stradale misto

    Piacenza

    Porta a porta misto

    No

    Bologna

    Stradale misto

    No

    Ravenna

    Stradale misto

    No

    Modena

    Stradale misto

    No

    Esse hanno parecchio a che fare con il modello organizzativo e tariffario messo in campo. Non può essere considerato casuale che i risultati migliori si ottengono dove si accoppia il sistema di raccolta porta a porta con la tariffazione puntuale e, a contrario, i peggiori dove la raccolta è di tipo stradale e non c’è la tariffazione puntuale. Ferrara, che utilizza la raccolta stradale mista con la tariffa puntuale, si colloca ametà strada. In più, il Comune di Forlì, che occupa saldamente il primo posto, è anche l’unico che ha una gestione totalmente pubblica.

    Insomma, anche per questa via, si giunge alla conclusione che gestione pubblica, ricorso al modello organizzativo basato sul porta a porta, utilizzo della tariffazione puntuale sono gli ingredienti per arrivare alla gestione migliore del servio dei rifiuti, quello che riduce la produzione, determina pochi scarti nella raccolta differenziata, riduce i rifiuti non riciclati.


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