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Quando: Sabato 25 gennaio 2025
Dove: Conad, via Krasnodar
    03/02/2025

    RIPUBBLICIZZARE IL SERVIZIO DEI RIFIUTI URBANI E’ UTILE E POSSIBILE

    Corrado Oddi

    Dalla fine del 2017, quando è scaduta la concessione, Hera continua a gestire in proroga il servizio di raccolta dei rifiuti urbani nel Comune di Ferrara. A distanza di 7 anni, è venuto il momento di decidere quale sarà il soggetto che dovrà gestire questo servizio negli anni a venire.
    E’ sempre più chiaro che l’attuale Amministrazione intende procedere a svolgere una gara per scegliere il soggetto cui affidare il servizio, con il risultato pressochè scontato che Hera continui a farlo per i prossimi 15-20 anni, vista l’esperienza concreta delle gare svolte.

    Per noi, questa sarebbe una scelta sbagliata, dettata unicamente dal fatto che quest’Amministrazione, come peraltro quelle precedenti di centro-sinistra, continua ad essere subalterna alla potente multiutility Hera. Che, come dimostra la vicenda delle tariffe del teleriscaldamento, è più interessata a produrre utili e dividendi da distribuire ai soci, piuttosto che a offrire un servizio pubblico efficace e ambientalmente orientato.

    Si può, invece, percorrere un’altra strada, che è quella della ripubblicizzazione del  servizio dei rifiuti: dar vita ad un’azienda totalmente pubblica, di proprietà del Comune di Ferrara, costruendo meccanismi di partecipazione alle scelte di fondo da parte dei lavoratori e dei cittadini.
    Ci sono diverse realtà che l’hanno fatto: per stare in Emilia-Romagna, è il caso di ALEA, azienda pubblica del Comune di Forlì e di altri 12 Comuni limitrofi, nata nel 2018. E che oggi presenta i risultati migliori in regione, in termini di diminuzione dei rifiuti prodotti e
    di riciclaggio degli stessi.

    Il Comune di Ferrara non può dire lo stesso: molto spesso si magnifica che abbiamo una percentuale molto alta di raccolta differenziata, ma si occulta che produciamo una quantità di rifiuti alta e che gli scarti della raccolta differenziata sono notevoli, per cui, alla fine, il Comune di Ferrara sta solo al 5° posto tra i Comuni capoluogo di provincia in regione per risultati ambientalmente virtuosi.

    Questo è anche il prodotto della modalità di raccolta effettuata con le calotte ( che viene riproposta oggi con uno spreco ingiustificato di risorse economiche) e che incentiva tralaltro comportamenti negativi come l’abbandono dei rifiuti, a differenza del sistema di raccolta porta a porta, che non ha queste controindicazioni e favorisce una raccolta differenziata di maggior qualità e che, dunque, per noi, è la scelta da mettere progressivamente in atto.
    Ci viene detto che la ripubblicizzazione e il passaggio al sistema porta a porta comporta  costi elevati e non sopportabili: ci sentiamo di rispondere tranquillamente che le risorse per andare in questa direzione, che non sono un costo ma un investimento per il futuro, in particolare per le giovani generazioni, si possono facilmente trovare impiegando le riserve di utili di Ferrara Tua o vendendo parti delle azioni di Hera possedute dal Comune.

    Anche l’occupazione verrebbe interamente salvaguardata, con il passaggio dei lavoratori Hera inpiegati nel servizio dei rifiuti alla nuova azienda pubblica, come è stato realizzato con la creazione di ALEA di Forlì.
    Con queste scelte, inoltre si può arrivare a dimezzare l’attuale impianto di incenerimento (che già oggi brucia più rifiuti speciali che non rifiuti urbani del Comune di Ferrara).
    Si può ripubblicizzare la gestione dei rifiuti urbani, passare al sistema di raccolta porta a porta, avviare il dimezzamento dell’incenerimento: basta solo la volontà politica e la scelta di uscire dalla sudditanza da Hera.


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