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Quando: martedì 15 aprile 2025, ore 17-19
Dove: Palazzo Tassoni, salone d'onore, via Ghiaia 36, Ferrara
    21/09/2023

    Proposta per una “PIATTAFORMA DI CONSULTAZIONE DIGITALE DELLA CITTADINANZA”

    Claudio Fochi

    Che codesta L’amministrazione pubblica e la giunta in carica dichiarano di favorire e supportare il dialogo con i cittadini e la trasparenza degli atti anche attraverso uno sviluppo sempre più efficiente delle tecnologie informatiche

    Coerentemente, codesta amministrazione persegue fra i suoi obiettivi il gestire in modo sempre più efficace la comunicazione da parte dei cittadini e le reti di cittadinanza attiva e possiede o si perita di implementare adeguati strumenti tecnologici per raggiungerli , come si evince dal DUP (Documento Unico di Programmazione), che esplicita:

    1. 1.1.4 Proseguire nella realizzazione dei progetti partecipati al fine di implementare e stimolare la rete di cittadinanza attiva
    2. 3.4.1. 1. AMMINISTRARE OGGI

    OBIETTIVO MANDATO 1. AMMINISTRARE OGGI OBIETTIVO STRATEGICO 1.1 Un’amministrazione che si fa trasparente

    Principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo

     gestire in modo efficace la comunicazione da parte dei cittadini

    1. 3.4 Data Center in Ferrara: valorizzare i meccanismi di collaborazione Pubblico/Privati e realizzazione di un data center pubblico privato
    2. 3.4.2 : Smart City – agenda digitale

    Inoltre l’amministrazione dispone di un efficiente Ufficio Informatico che può vantare una trentina di addetti e può accedere a strumenti informatici di hardware e software adeguati

    Poiché nel comune di Ferrara insistono circa 63 mila nuclei familiari e 132 mila abitanti, credo

    sia assolutamente legittimo nonché opportuno, in un’ottica di E-Democracy e di Democrazia Diretta, consultare una più ampia platea di cittadinanza possibile in merito anche a decisioni politiche importanti per il futuro della città. Andare oltre alla consultazione di un gruppo pre-costituito e relativamente schierato ideologicamente ( com’è , la giunta lo ha capito, il gruppo F.F.P)

    Nell’ambito dell’Unione Europea esistono prassi di consultazione politica dei cittadini su platee ampie con consultazioni anche di carattere vincolante come ad esempio i numerosi referendum svizzeri su temi politici e amministrativi importanti

    Esistono inoltre innumerevoli piattaforme digitali attraverso le quali sarebbe possibile attuare consultazioni, anche di carattere politico , in un’ottica di cittadinanza attiva

    Il processo di definizione normativa tramite cui si è consentito il rafforzamento del concetto di cittadinanza digitale europea trova sostanza nel Regolamento eIDAS (Electronic IDentification Authentication and Signature) n° 910/2014 emanato in data 23 Luglio 2014 ed entrato in vigore l’1 Luglio 2016 con l’obiettivo di rafforzare la fiducia nelle transazioni nell’Unione Europea, fornendo una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni”. 

    Per quanto riguarda il nostro paese la Legge del 7 agosto 2015 nr. 124 disciplina una Carta della Cittadinanza Digitale

    Peraltro sappiamo che consultazioni pubbliche rivolte alla cittadinanza si sono già svolte in regioni italiane ,come ad esempio in Toscana (Le Regioni e il Dipartimento della Funzione Pubblica promuovono una consultazione pubblica online, aperta a tutti e attiva dal 27 marzo al 27 maggio 2017) con l’obiettivo di conoscere e valutare la percezione dei cittadini  per poter fornire supporto alle Amministrazioni Pubbliche nella definizione di istanze politiche o amministrative.

    Quindi , in conclusione, credo possa essere più che mai obiettivo del nostro gruppo di Democrazia Partecipata nell’ambito di Forum Ferrara Partecipata attivarsi per promuovere e proporre all’attuale ( o futura ) Giunta l’implementazione e l’utilizzo di una piattaforma di consultazione digitale della cittadinanza (a fini puramente consultivi e non vincolanti politicamente per l’amministrazione pubblica) su istanze politiche o amministrative giudicate importanti o strategiche per il futuro della nostra città.

    Ciò è fattibilissimo semplicemente attingendo i dati dall’archivio dati dell’Ufficio elettorale .

    Problemi di certificazione del voto possono essere tranquillamente e tecnicamente risolti con ricorso allo SPID.

    Faccio alcuni esempi di potenziali istanze di consultazione della cittadinanza:

    • Spostamento dello stadio di calcio fuori dalle mura

    • Utilizzo del parco Urbano

    • Creazione di una zona 30km all’interno delle mura

    • Utilizzo di beni pubblici

    • ecc ecc

    A margine di questa mia proposta , aggiungo che pur sostenendo le Assemblee dei Cittadini proposte da Francesca Cigala, non condivido assolutamente la prassi del sorteggio ( che va bene per le corti di giustizia di un tribunale americano) poiché inevitabilmente e irredimibilmente arbitraria.

    Quando ci sono istanze importanti o strategiche che l’amministrazione pubblica desidera condividere con la cittadinanza , credo che TUTTA la cittadinanza ( anche quelli che non la pensano come gruppi già costituiti e schierati ) deve essere consultata, non solo gruppi proponenti.

    Si tratta in sostanza di un referendum informale e non vincolante attuato su piattaforma digitale ( si spera pubblica) a scopo consultivo, ma che può fornire chiare indicazioni.


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