Estensione della Ztl, il Forum Ferrara partecipata presenta una petizione
Fra le richieste, l’attivazione di trasporto pubblico attraverso minibus elettrici
Il Forum Ferrara Partecipata ha presentato una petizione al sindaco con la richiesta che venga “completata al più presto la Ztl medioevale (attuale Ztl B) estendendola all’area compresa tra corso Giovecca e via Baluardi, da nord a sud, e tra via Quartieri e via Porta Romana, da ovest a est (Ztl E, prevista dal Piano urbano della mobilità)”.
La petizione ha chiesto inoltre che siano “realizzate le aree pedonali in via Savonarola-via Cisterna del Follo e in via Scandiana e che sia attivato un servizio di trasporto pubblico con minibus elettrici che possano transitare in tutta la Ztl B ed E in modo da rendere agevole per tutti l’accesso alla zona”.
Il Forum si è rivolto al sindaco, chiedendo di “procedere al più presto all’applicazione del Piano urbano della mobilità sostenibile, approvato nel 2019, che prevedeva di allargare la Ztl B entro il 2022 e prevede di estendere la Ztl a tutto il centro storico interno alle mura entro il 2030. Il Piano aria integrato regionale stabilisce infatti che i Comuni con più di 30mila abitanti debbano estendere le Ztl fino a coprire completamente i centri storici”.
Piano triennale e nuovi varchi
Gli attivisti del Forum hanno ricordato che “il Piano triennale delle opere pubbliche 2024-2026, approvato nel luglio 2024, indicava interventi per l’allargamento della Ztl medievale e la creazione di nuovi varchi nel 2025, ma a ora nulla procede e il Pums langue, sostanzialmente inapplicato. Crediamo che non sia più rinviabile una radicale trasformazione del sistema di mobilità della città che ponga pedoni e ciclisti al centro”.
Fra le richieste, “innanzitutto va ridotta l’incidenza del trasporto automobilistico privato, va potenziato il trasporto pubblico (nelle corse, negli orari e con mezzi elettrificati ), va potenziata la rete dei percorsi ciclabili interconnessi con il trasporto pubblico (veri e non fittizi e, se possibile, integrati in corridoi verdi), vanno ampliate le aree pedonali e vanno realizzati i ‘Pedibus’ casa-scuola con le ‘strade scolastiche'”.
Zone 30 e parcheggi scambiatori
Una nota del Forum ha evidenziato che “il sistema della mobilità automobilistica di accesso alla città andrà organizzato applicando in maniera estesa le Ztl, le zone 30 e i parcheggi scambiatori alle porte della città. Sarà anche necessaria una nuova logistica della distribuzione delle merci. Crediamo che per una visione di rinnovamento a Ferrara si debba partire dal tema della decarbonizzazione nel trasporto, della ‘mobilità a emissione zero’. Da una visione di città libera dalle automobili e quindi ‘vivibile’. Vivibile per il miglioramento della qualità dell’aria, vivibile per l’aumento della sicurezza, vivibile per il miglioramento della qualità degli spazi”.
Per quanto riguarda la salute dell’uomo, “la decarbonizzazione nel trasporto è una priorità perché si accompagna alla riduzione delle emissioni inquinanti che nella nostra città raggiungono livelli nettamente superiori a quelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità e superiori a quelli della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, che fissa nuovi limiti al 2030. Il traffico, nonostante il progressivo miglioramento, rimane ancora una delle principali fonte di inquinamento atmosferico, in particolare nelle città, sia per le emissioni di ossidi di azoto sia per le emissioni di Pm10, oltre che Benzene, Ipa, So2, sostanze potenzialmente cancerogene”.
Emissioni di Co2 e sicurezza stradale
Per la salute dell’ambiente, il Forum ha sottolineato che, “a livello globale, un terzo della Co2 è emessa dai trasporti. Per quanto riguarda la sicurezza: i morti e i feriti gravi da incidente automobilistico continuano a essere troppo alti. Sulle strade d’Italia ogni anno perdono la vita più di 3mila persone. E’ un numero assoluto spaventoso, ma è spaventoso anche se comparato con altri Paesi: significa 53 morti all’anno per milione di abitanti, contro i 26 della Gran Bretagna e i 35 di Germania e Spagna. A Ferrara i morti, secondo i dati Istat, sono stati 12 e i feriti gravi 660 nel 2022, 8 i morti e 717 i feriti nel 2023. Numeri troppo alti”.
Per quanto riguarda la vivibilità, il Forum ha concluso che “come miglioramento della qualità della vita grazie al recupero di spazi liberati dalle auto e usati a scopo sociale, non abbiamo bisogno di dati. L’invasione delle auto la vediamo tutti ogni giorno, ogni angolo della città è mercificato e invaso dalle automobili e non ci sono spazi liberi per la socialità. Basta andare a Barcellona per capire cosa vuol dire recuperare spazi pubblici a uso di socialità”.