Retromarcia Fé.Ris, Forum soddisfatto: “Ora vigileremo sull’effettiva utilità pubblica dell’ex Caserma”
Ferrara Partecipata organizza un’assemblea per raccogliere idee sulla ristrutturazione da presentare al tavolo di confronto con l’Amministrazione. Il compiacimento di Ferrara Nostra. Intanto sindaco e assessore Balboni promettono: “Sarà un progetto più bello”
La retromarcia sul progetto Feris da parte dell’Amministrazione accoglie in gran parte le rimostranze della popolazione e non potevano che essere soddisfatti i cittadini del Forum Ferrara Partecipata, che si sono battuti da subito contro l’ipotesi del nuovo supermercato in via Caldirolo e del parcheggio in viale Volano. E l’apertura dell’Amministrazione al confronto con i cittadini viene quindi immediatamente colta da Ferrara Partecipata, che ha già previsto di organizzare per martedì 14 marzo alle 18 un’assemblea pubblica a Grisù (via Poledrelli 21) per raccogliere le idee e le proposte dei ferraresi sulla ristrutturazione della ex Caserma di Cisterna del Follo, “in attesa e anche come stimolo perché parta il processo partecipativo da parte dell’Amministrazione comunale indicato dalla mozione approvata in Consiglio”.
“Nella serata di lunedì 27 febbraio – riepiloga il Forum – il Consiglio comunale di Ferrara ha approvato all’unanimità una mozione che modifica radicalmente il progetto Feris e, di fatto, accantona il progetto originario. Infatti, nella mozione si riconosce la necessità di avviare un processo partecipativo nella città, si stralcia l’ipotesi di costruire una nuova grande struttura commerciale in via Caldirolo (pur mantenendo aperta la porta per una sua diversa localizzazione) e si avanza l’impegno a destinare quell’area a Parco Urbano con conseguente inedificabilità, si abbandona l’idea del parcheggio in viale Volano per vincolare quella zona a verde pubblico, si individua l’utilità, per la ristrutturazione della ex Caserma di Cisterna del Follo, di un suo dimensionamento rispetto alle ricerche storico-archeologiche da effettuarsi e, in una relazione con l’Università, di prevedere uno studentato, ma a prezzi calmierati”.
Impegni che, per Ferrara Partecipata, “rappresentano senza dubbio un risultato e una vittoria importante per la città, che sarebbe stata irrimediabilmente deturpata da un intervento privo di pubblica utilità e fortemente invasivo nei confronti del sistema delle Mura, come previsto nel progetto originario di Feris”. Viene perciò registrata positivamente “l’evidente retromarcia dell’Amministrazione comunale rispetto al progetto presentato alla fine di luglio in Consiglio comunale”, retromarcia resa possibile dal lavoro del Forum Ferrara Partecipata “e dalla forte mobilitazione dei cittadini espressa in particolare in queste ultime settimane, e anche dal recepimento delle loro istanze da parte di diversi consiglieri comunali che hanno dato vita alla discussione in Consiglio comunale”. I cittadini del Forum si dicono inoltre soddisfatti “anche dal riconoscimento che, anch’esso in modo unanime, è stato dato alla partecipazione e alla mobilitazione dei cittadini e delle associazioni e ci auguriamo che di questo si tenga conto anche in futuro, smettendo di insinuare che essi siano animati da pregiudiziali di tipo ideologico, come è stato fatto a più riprese nei mesi passati”.
Ora l’impegno del Forum Ferrara Partecipata sarà quello di propseguire il lavoro intrapreso “con l’obiettivo, in primo luogo, di vigilare sugli impegni assunti con la mozione approvata in Consiglio comunale e di consolidare ulteriormente questo risultato, a partire dal fatto di non dare corso all’apertura di una nuova struttura commerciale in una città che non ne ha bisogno. Soprattutto, andremo avanti nel coinvolgimento dei cittadini perché il progetto di ristrutturazione della ex Caserma sia effettivamente indirizzato all’utilità pubblica e alle necessità di una città che vuole guardare al futuro”.
La soddisfazione attraversa anche il gruppo politico di Ferrara in Azione, che si attribuisce qualche merito in proposito: “Il nostro contributo in tal senso – commentano dal direttivo del gruppo – è stato chiaro sin dall’inizio, quando abbiamo espresso i nostri dubbi su di un progetto che, pur avendo il merito di portare investimenti privati e di consentire, almeno nelle intenzioni, il recupero della ex Caserma, si dimostrava opaco e poco chiaro sul fronte della rigenerazione urbana e della destinazione degli spazi di via Caldirolo e di via Volano. Anche per questo abbiamo provato a fornire il nostro contributo fattivo all’interno del Tavolo delle opposizioni. Auspichiamo ora che la Giunta riveda il progetto indirizzandolo verso una direzione che contempli l’interesse pubblico, la sostenibilità ambientale e la necessità di attrarre investimenti privati sul territorio con pari dignità”.
Quanto avvenuto in Consiglio comunale sembra essere fonte di soddisfazione per la stessa Giunta comunale, a partire dal sindaco Alan Fabbri e dall’assessore Alessandro Balboni, gli stessi che solo qualche mese fa, rivolgendosi proprio alle proteste di Ferrara Partecipata, avevano rifiutato di dialogare con “persone che hanno tempo da perdere e stanno cercando di gettare discredito su un lavoro che invece è ambientalista”, e che ora, benché con un certo ritardo e ‘stimolati’ da alcuni consiglieri della propria maggioranza, giudicano positiva la scelta di confrontarsi su sollecitazione dei comitati e della partecipazione attiva. “Con il voto di ieri, e con il coinvolgimento di tutti – promette Fabbri – miglioreremo questo progetto urbanistico, che porterà a Ferrara importanti investimenti e sanerà dopo trent’anni la ferita della Caserma di Cisterna del Follo. La maggioranza, ancora una volta, si è dimostrata compatta e le opposizioni hanno dato finalmente un segnale di apertura, accantonando l’ostruzionismo e sostenendo le istanze da noi proposte. Desidero ringraziare tutti i consiglieri e i cittadini che con i loro suggerimenti ci hanno motivato a fare un passo avanti verso un progetto ancora più bello”. Mentre per Balboni, assessore all’Università e all’Ambiente del Comune di Ferrara, “resta centrale la collaborazione tra pubblico e privato che porterà investimenti mai visti prima a Ferrara con benefici importanti per l’Università e i suoi studenti. Dopo trent’anni finalmente l’ex Caserma, cuore dell’operazione, verrà riqualificata in uno studentato. Sul fronte ambientale, ora, vogliamo spingerci oltre desigillando migliaia di metri quadri di asfalto, con un bilancio ambientale positivo: più verde e meno cemento. Il voto del Consiglio ha, inoltre, indicato che l’operazione commerciale inizialmente prevista in via Caldirolo, indispensabile per l’equilibrio economico dell’intera operazione di rigenerazione urbana, dovrà trovare una nuova collocazione. Su questo lavoreremo in sede di Conferenza dei Servizi, che resta tutt’ora in corso e che è propedeutica all’Accordo di programma pubblico-privato. Il nuovo progetto, che costruiremo insieme ai cittadini, cambierà in meglio il volto della città”.