Report assemblea del 12 settembre
L’assemblea del Forum di martedì 12 settembre si è aperta con un intervento iniziale di Lucia Ghiglione, a nome del Coordinamento del Forum, che riportiamo integralmente di seguito:
Dopo questa “pausa estiva”, siamo all’avvio di una nuova fase delicata di
riorganizzazione.
Il Forum, infatti, è nato dall’opposizione al progetto Fé.ris, con varie mobilitazioni per contestare l’idea sbagliata di città che guidava quelle scelte progettuali: privatizzazione, cementificazione, incremento del traffico veicolare dietro la retorica della rigenerazione urbana.
Il 27 febbraio scorso, però, il progetto Fe.Ris è stato bloccato e modificato con una mozione del Consiglio comunale senza che da allora sia stato dato seguito alla consultazione dei cittadini promessa dal Sindaco.
Nel frattempo, non ci siamo fermati:
– abbiamo tenuto l’Assemblea pubblica del 14 marzo sulla “Caserma partecipata”, raccogliendo idee e pubblicando poi un opuscolo presentato al Sindaco, alla stampa e alla cittadinanza ad inizio giugno;
– sono continuati i seminari di approfondimento sui temi della rigenerazione urbana organizzati con l’Università di Architettura;
– sono partiti gli incontri di tre gruppi di lavoro su democrazia partecipata, PUG – proposte per la città futura, vigilanza sul futuro del Fe.ris;
– abbiamo contribuito alla campagna “Riprendiamoci il Comune”, collaborando alla divulgazione dei contenuti delle proposte di legge e alla raccolta firme:
– abbiamo organizzato dei flash mob sotto lo Scalone per sollecitare il Sindaco a mantenere l’impegno preso coi cittadini.
Come organizzarci per il futuro?
Considerato che il Fe.ris ora sembra fermo e che ci avviamo alla campagna elettorale per il Comune, sentiamo l’urgenza di approfondire e condividere quale idea alternativa di città vogliamo promuovere nei prossimi anni. Siamo convinti che il Forum debba avere un ruolo attivo nelle prossime elezioni, pur rimanendo fuori dagli schieramenti e autonomo rispetto alle forze politiche che si affronteranno.
Nel dibattito elettorale, vogliamo mettere in primo piano i bisogni dei cittadini, del centro e delle frazioni, nelle politiche di pianificazione territoriale ed urbanistica necessarie per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche poste dal cambiamento climatico. Scelte politiche che in futuro devono essere più partecipate ed attente alle esigenze e alle proposte espresse dai chi abita i luoghi urbani, non calate dall’alto o asservite a logiche puramente economiche.
Dall’ultima volta che ci siamo riuniti, l’8 giugno, abbiamo avviato una raccolta di contributi dei partecipanti al Forum su queste “idee forti” con l’obiettivo di definire alcune proposte molto concrete, migliorative della qualità della vita e dell’abitare la città. Sono numerosi i contributi arrivati ad oggi su temi che spaziano dalla mobilità alla salute urbana, all’uso degli spazi o dei beni comuni, alla gestione e tutela del verde urbano, ai problemi della sicurezza e del lavoro, agli strumenti per la partecipazione dei cittadini.
La nostra proposta è che questa raccolta, insieme alla sintesi di ulteriori idee emerse dai tre gruppi di lavoro, sia la base di partenza per selezionare al massimo tre o quattro temi “nodali” per futuri progetti. Non un programma elettorale ma una serie di esempi di interventi effettivamente realizzabili, come erano alcuni di quelli già proposti per l’area della ex Caserma.
Questi temi potrebbero diventare poi altrettanti incontri pubblici da organizzare invitando anche i rappresentanti delle forze politiche candidate, non come protagonisti ma come partecipanti al dibattito con diritto di parola alla pari dei cittadini.
Da oggi, in questa assemblea, e ancora per un mese, fino alla metà di ottobre, intendiamo completare la raccolta e dei temi e delle proposte da sottoporre poi al nostro prossimo incontro in cui fare insieme la sintesi e la selezione.
Per affrontare questa nuova fase organizzativa abbiamo anche l’esigenza di rinforzare il Coordinamento.
Si era definita l’organizzazione del Forum con un gruppo di coordinamento, espressione dei comitati di quartiere delle aree interessate dal Feris, (Lucia, Michele e Alessandra), con due referenti (Corrado e Francesca) e un addetto alla comunicazione (Giovanna). Qualche sostituzione si rende necessaria per esigenze personali (Michele) e per il lavoro sulla comunicazione che diventa sempre più impegnativo. Per questo ruolo abbiamo chiesto la disponibilità a Alessandro Tagliati che ha finora svolto la funzione di Stampa.
Ad esempio, per il sito (e facebook), occorre creare un gruppo di redazione che si occupi di rinnovarlo, magari spostando in secondo piano la mobilitazione di contrasto al Fe.ris e più in evidenza le nuove proposte e attività future, con aggiornamenti, interazioni tra associazioni e pagine web, collaborazioni trasversali sui temi comuni, pero ottenere più coinvolgimento attivo.
I tre gruppi di lavoro hanno riassunto le attività. Si esaurisce ora la loro funzione, d’ora in poi, ci organizzeremo con gruppi temporanei “a progetto”, a seconda delle questioni che via via verranno affrontate.
Gli interventi dei partecipanti hanno sottolineato quanto segue:
– occorre perseverare nella sorveglianza sul nuovo PUG e su futuri progetti urbani annunciati (con ATUSS, PNRR ecc. ) che potrebbero essere utilizzati per stravolgere la città in senso negativo perciò il FFP deve essere vigilante, sempre pronto alla mobilitazione, facendo rete con altre associazioni per far nascere nuovi comitati di quartiere;
-le future proposte del FFP devono essere strategiche, semplici, comprensibili, coinvolgenti per i cittadini e fuori da polemiche con la politica;
– per l’identità del FFP, superando l’antagonismo al Fe.Ris, è fondamentale investire sulla comunicazione su temi “identitari”, proposte chiare e “comunicabili”;
– i tempi per fare osservazioni sul PUG sono molto stretti;
– la democrazia partecipativa è un tema molto sentito da tutti: sia con assemblee cittadine (da inserire nel regolamento comunale) che tramite piattaforme digitali, è prioritario per qualunque futuro lavoro del FFP perchè la democrazia rappresentativa è stata svuotata e gli spazi di partecipazione pubblica ridotti;
– il tema dei trasporti e mobilità è anch’esso fondamentale per ridisegnare gli spazi urbani in chiave più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale;
– il FFP deve essere più operativo, non dispendere le forze ma riuscire ad attivare la cittadinanza su idee “giuste”, anche se a volte minoritarie, sfidando propaganda e campagne denigratorie.
Nel frattempo, riprendono i flash mob da venerdì 15 settembre alle ore 11 davanti allo Scalone di Palazzo Municipale.
Il prossimo appuntamento assembleare viene dunque fissato per la metà del mese di ottobre, con l’obiettivo di confrontarci e fissare i 3/4 temi fondamentali, su cui sviluppare la nostra proposta e iniziativa in città
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