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Quando: sabato 21 dicembre 2024
Dove: Corso di Porta Mare. Torrione san Giovanni
Quando: Sabato 7 dicembre , ore 10:30
Dove: Corso di Porta Mare. Torrione san Giovanni

    Progetto Fe Ris e l’opposizione dei cittadini del Forum Ferrara Partecipata – VIDEO

    Sono tante le ragioni del no al progetto Fe Ris, avanzate dal Forum Ferrara partecipata,  che ha tenuto a Grisù, lunedì 5 dicembre,  il suo primo incontro pubblico. Tanti  i cittadini presenti,  singoli o appartenenti ad associazioni di varia natura, ambientalista, sociale, culturale, che hanno dimostrato di condividerle.

    Presente all’incontro anche  l’Assessore all’Ambiente dell’Amministrazione comunale di Ferrara, Alessandro Balboni, che, tuttavia, non è intervenuto.

    Feris,  acronimo di “Ferrara è rigenerazione, innovazione, sostenibilità” , presentato dall’Amministrazione comunale estense nello scorso mese di luglio come un progetto di rigenerazione urbana in grado di dare nuovo slancio allo sviluppo cittadino, non solo non ha convinto i ferraresi, ma ha innescato in questi mesi molta delusione e proteste di diversa natura: ambientalista, economica e sociale, oltre che di relazioni con l’Amministrazione.

    Fe ris non solo annuncia diverse novità: come la rivitalizzandone di edifici dismessi,  nuove infrastrutture, fra cui un parcheggio in viale Volano, piste ciclabili, un parco urbano , piazzette,  giardini e un nuovo imponente ipermercato  in  via Caldirolo, al confine fra la cintura verde del sottomura  e primi terreni agricoli della campagna circostante, ma prospetta  anche  l’immagine di una città universitaria resa più accogliente da un nuovo  studentato nella ex caserma Pozzuolo del Friuli,  dismessa da oltre trent’anni, con 400 nuovi posti letto per studenti,   attività commerciali e  appartamenti, che saranno certamente  allettanti per i privati che se li potranno permettere, dal momento che siamo in una delle aree più pregiate di Ferrara, per la presenza di musei, edifici storici, chiese e strade che appartengono alla  più antica edificazione della città,  importante per il turismo culturale e in grado di evocare ancora oggi  l’immagine della “dannunziana città del silenzio”.

    Fe ris promette  anche 400 nuovi posti di lavoro e  85 milioni di euro di investimento in gran parte di soggetti privati, in grado di animare l’economia cittadina.

    Perchè allora tanti cittadini si sentono delusi e piuttosto arrabbiati nei confronti dell’Amministrazione che  ha partorito il progetto?

    Le ragioni esposte dai rappresentanti del Forum sono tante, dicevamo, e vanno dal mancato coinvolgimento dei cittadini nella definizione del disegno complessivo, alle  dimensioni e qualità del progetto, in grado di  snaturare l’identità stessa di questa parte della città.

    Il silenzio tenuto dall’Amministrazione nei due anni di gestazione di Fe ris   alimenta diffidenze e interrogativi :  i cittadini si chiedono a ragione di chi sia la città e rivendicano il diritto a dire la loro, esprimendo  bisogni attuali e soprattutto una  visione più moderna di spazio urbano in sintonia con i processi di trasformazione in atto in tante città del nord Europa e con  l’idea di una città  con sempre meno automobili  al suo interno e  ricca, invece, di spazi aperti  e liberamente accessibili  per attività sociali e culturali. L’esempio sono le biblioteche sociali di Helsinki.

    In sostanza  la convinzione del Forum è che l’impianto complessivo del progetto sia  in controtendenza rispetto alle dottrine urbanistiche odierne e alle reali esigenze dei cittadini.

    Dei tre interventi del pacchetto Fe ris: la trasformazione dell’ex caserma Pozzuolo del Friuli in uno studentato con aree commerciali annesse, un parcheggio scambiatore in via Volano e un ipermercato in via Caldirolo, solo la riqualificazione dell ex caserma appare corrispondere alle esigenze dei ferraresi, ma anche qui quello che non convince è la scarsa trasparenza sugli accordi, mai illustrati in dettaglio, presi tra il sindaco e i privati:  una cooperativa di Ravenna che si è fatta avanti impegnandosi ad un rilevante esborso di capitali da cui certamente si attende un ritorno  economico  altrettanto significativo.

    Il parcheggio in viale Volano e l’ipermercato in via Caldirolo potrebbero assicurare questo ritorno, secondo la logica del tutto legittima  delle operazione di finanziamento a lungo termine di opere pubbliche da parte di privati ,  come accade nel project financing, in cui il ristoro del finanziamento  è  garantito da  attività di gestione o esercizio dell’opera stessa: uno scambio ammesso dalla legge solo se e quando  i progetti finanziati riguardino  opere  di prevalente a utilità pubblica,  quella che i ferraresi, invece,  non vedono  nel progetto Fe ris,  che sembra, invece,  privilegiare l’interesse degli operatori privati.

    Ed è proprio la mancanza del  prevalente interesse pubblico dell’operazione accanto alla  inconciliabilità con la pianificazione presente e futura della città, che  ha indotto Italia Nostra a presentare ricorso al TAR, Tribunale amministrativo regionale,   il quale a breve dovrebbe pronunciarsi .

    Ma sentiamo dalla voce di Francesca Cigala Fulgosi gli obiettivi del Forum, le ragioni del no al progetto e l’impegno ad avviare un percorso di informazione, formazione e confronto fra cittadini e fra questi e l’amministrazione sul futuro della città.

    Dalia Bighinati

    Continueremo ad occuparci del tema

    Pubblicato

    08/12/2022

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