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Quando: Sabato 25 gennaio 2025
Dove: Conad, via Krasnodar
    22/05/2023

    PIOVE GOVERNO LADRO, OVVERO: NON SONO ALLAGAMENTI ECCEZIONALI QUANDO SI RIPETONO ORMAI PRATICAMENTE OGNI ANNO

    Rodolfo Baraldini

    Nella prima metà di maggio anche a Ferrara è piovuto. Molti se ne saranno accorti.

    Molte aree di Ferrara si sono allagate. Al parco Bassani, per agevolare il concerto del 18 maggio, sono arrivati 150 uomini della protezione civile con idrovore ( che evidentemente non servivano in Romagna o in altre aree allagate del Ferrarese, sic! ).

    Ai cittadini di Ferrara con abitazioni, cantine, autorimesse allagate, che la chiamavano, la protezione civile ha offerto dei sacchi di sabbia.

    Si ha l’impressione che da parte dei cittadini ci sia una sorta di rassegnazione che sconfina nel fatalismo, considerando questi allagamenti ineluttabili. Questo anche perché le istituzioni, enti locali, agenzie, società in varia misura responsabili della sicurezza idraulica quasi sempre, se chiamati in causa, come difesa adottano l’argomento dell’ “eccezionalità dell’evento”: “ha piovuto in 3 giorni come in 6 mesi”, “mai vista tanta acqua ” ecc. ecc. Bhe! sono giustificazioni inconsistenti. Gli allagamenti a Ferrara ci sono da un bel po’ e la loro frequenza non è così bassa da doverli considerare eventi imprevedibili e rari. Anzi! Tutto fa pensare che saranno sempre più frequenti se non si prendono provvedimenti.

    Ma chi deve prendere o avrebbe dovuto prendere provvedimenti? Su questo argomento, chi ha avuto l’esperienza di segnalare degli allagamenti alle istituzioni, ha sperimentato che la tipica difesa è lo “scaricabarile”: è competenza dello stato, della regione, della provincia, dell’autorità di bacino, del comune, dell’Hera, del consorzio di bonifica, della protezione civile ecc. Sempre un problema di qualcun altro; meglio poi se è un avversario politico. Insomma difficile che qualcuno ammettesse che la grana era sua e che forse qualcosa di sbagliato nella pianificazione del territorio e urbanizzazione, corrente e/o degli anni passati, c’è stato.

    Abbiamo norme e direttive per limitare il consumo di suolo e per la sicurezza idraulica; in ogni progetto edilizio c’è o dovrebbe esserci un calcolo della rete fognaria per garantire l’invarianza idraulica; abbiamo ben definite procedure di gestione e manutenzione della rete dei canali di scolo e delle fognature; concludendo sulla carta o nelle intenzioni dovremmo essere a posto. Allora perché il tutto alla prima pioggia abbondante non funziona più, le strade si trasformano in fiumi e le cantine in cisterne? Molti cittadini ormai rassegnati hanno installato a loro spese paratie e pompe sommerse, ma quando sulla strada scorre un fiume d’acqua va cercata una soluzione sistemica e collettiva al problema.

    Come nell’allagamento di agosto 2022, che si vede nella foto, dall’11 al 18 maggio, nonostante gli impegni/promesse della politica e le tante pompe e paratie installate dai privati, di nuovo molte strade, abitazioni, cantine, tavernette, autorimesse di Ferrara sono state allagate.

    Come comitato CaldiroloLibera ci siamo incontrati con alcuni cittadini indignati per l’ennesimo allagamento. Dopo le inascoltate segnalazioni e proteste individuali si deve organizzare una azione collettiva perché il comune o gli enti e aziende responsabili diano risposte. Non sappiamo se tutto questo sia dovuto a differenziali di altitudine e avvallamenti del terreno, alla impermeabilizzazione del suolo, alla natura del sottosuolo, alla soggiacenza della falda, all’inadeguato calcolo delle fogne o al loro cattivo funzionamento e manutenzione, alla portata della rete dei canali di scolo, all’assenza di aree o bacini di laminazione. Fatto sta che queste intense piogge, per di più alternate a periodi di siccità, sono ormai la normalità e qualcosa si deve fare per limitarne i danni.

    Promuoviamo una azione collettiva nei confronti del Comune.

    Vogliamo sapere cosa è stato fatto e cosa si pensa di fare per impedire che questi danni si ripetano.

    Se poi ci sono state negligenze nella programmazione e gestione di questo problema, è ora che i responsabili paghino.


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