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Quando: Martedì 10 dicembre, ore 14:30
Dove: Davanti allo Scalone Municipale
Quando: martedì 26 novembre dalle ore 17,30 alle 20
Dove: Parrocchia di San Giacomo (via Arginone 157)
    02/02/2024

    Osservazioni al PUG

    Piano Urbanistico Generale

    Il percorso partecipativo che porta all’adozione di un nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), prevede che dopo l’assunzione in Consiglio Comunale della proposta di PUG per almeno 60 giorni i cittadini possano fare le loro osservazioni . E’ una occasione per segnalare eventuali modifiche da fare alla proposta di PUG. Nonostante il poco tempo a disposizione e l’oggettiva difficoltà a leggere e comprendere la proposta di PUG molti cittadini, aderenti personalmente al Forum Ferrara Partecipata o ad associazioni e comitati aderenti al Forum ( comitato Caldirolo Libera, comitato Koesione22, Italia Nostra , Rete Giustizia Climatica , ecc.. ) hanno inviato le loro osservazioni.

    Il percorso di approvazione al PUG prevede modifiche alla proposta basate sulle Controdeduzioni tecniche alle Osservazioni al PUG di Ferrara

    Se questa pagina non contiene una vostra osservazione che desiderate sia pubblicata scrivete a info@forumferrarapartecipata.it.

    Per agevolare la ricerca il background delle osservazioni su argomenti comuni ha lo stesso colore.

    Mobilità, Viabilità, Ciclabili, ecc..

    Rigenerazione Urbana

    Aree Verdi, Parchi, Forestazione Urbana

    Criticità Ambientali

    OSSERVAZIONI AL PUG INVIATE DA CITTADINI

    AUTORE
    iniziali
    SINTESI RELAZIONE CONTRODEDUZIONI
    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Per valorizzare la vocazione del Parco Urbano come “nodo ecologico” del territorio, finalizzato a sviluppare la tutela ambientale, ecologica e di difesa della biodiversità, si chiede che nella scheda del progetto guida – Tav. PG3- vengano specificate le funzioni
    incompatibili con la natura del Parco ed in particolare che alla dicitura “spazi aperti per eventi temporanei” venga aggiunta la dicitura ” esclusi quelli che richiamano forte affluenza di pubblico concentrati in tempi ristretti, quelli con impatto acustico tale da recare danno o disturbo alla fauna del Parco e delle zone limitrofe, quelli che possono recare danno alla vegetazione del Parco e quelli per il cui allestimento e svolgimento sia necessario l’accesso al Parco di mezzi che possono danneggiare in modo permanente i percorsi ed il manto erboso del Parco stesso. Ciò per evitare che in futuro si possano svolgere nel territorio del Parco urbano, ed in particolare nella sua parte pubblica, iniziative, attività e manifestazioni chiaramente in contrasto con le finalità sopra descritte del Parco stesso.

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che nel Progetto-Guida PG3 “Il parco nord della multifunzionalità agraria, dello sport e del tempo libero” e negli schemi strategici di assetto del territorio (elaborato S2 “Rigenerazione e attrattività del territorio”) il PUG definisce chiaramente quale è la vocazione del Parco Urbano, ossia contenitore di attività ludiche e di svago all’aria aperta. Non è di competenza del PUG (secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017) definire quali siano gli eventi a grande affluenza di pubblico. Inoltre si specifica che non sono presenti vincoli sovraordinati di tipo naturalistico.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata

    Richiesta che le aree verdi zona Est prospicienti il parco delle Mura siano oggetto di un progetto di forestazione urbana e che siano sottoposte ai vincoli di tutela ambientale e paesaggistica del parco delle Mura o del Parco Urbano Nord.

    NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento all’elab. SL1_Strategie Locali – Ferrara EST, le aree in questione risultano comprese nelle seguenti strategie: Relazione con il parco delle Mura – tutela e cucitura delle aree verdi lungo le direttrici stradali della cerchia muraria – Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – sistema delle aree verdi da potenziare – Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – coni visivi/cunei verdi di penetrazione – Tutela degli spazi vuoti interclusi nella trama dell’edificato come “cunei verdi” – aree permeabili intercluse al territorio urbanizzato da tutelare. Il PG4, pur con la sua cartografia di carattere ideogrammatico, prevede che il Parco delle Mura si debba consolidare dal punto di vista paesaggistico e ambientale attraverso densificazione vegetale e connessione con gli spazi verdi adiacenti (parchi, giardini, pori e infiltrazioni verdi) e aree dismesse, intra ed extra moenia da qualificare. Si ritiene quindi che le strategie del PUG per le aree verdi in oggetto siano già pienamente coerenti con iniziative di forestazione urbana, sia di iniziativa pubblica che privata. In merito all’incongruenza rilevata, premesso che l’osservazione è generica e non vengono individuate puntualmente, si precisa che gli elaborati hanno due funzioni e contenuti profondamente diversi, uno (QC_3_2) ricognitivo dello stato di fatto delle aree pubbliche/uso pubblico, l’altro (Usi e modalità di intervento) rappresenta invece lo scenario di progetto del PUG. Si precisa infine che le aree individuate dall’osservante sono classificate come Dotazioni Ecologiche nella Tav. U2 e disciplinate dall’Art. 30.

     

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Con riferimento alla SL1 riferita alla cosiddetta Zona Est dove si elencano alcuni elementi di debolezza relativi alla mobilità e accessibilità: Congestionamento traffico Via Caldirolo e sua pericolosità per ciclisti e pedoni – Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il CentroStorico – Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il CentroStorico – Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni – Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni – Scarsa copertura TPL PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) Si evidenzia che la SL1 già prevede la ricucitura dei collegamenti ciclabili nord-sud all’interno della parte di città (via Frutteti, via Turchi, via del Melo) e altresì prevede l’incremento dei collegamenti est-ovest con il Centro Storico (Progetto Guida 4) e quindi anche con il circuito ciclabile esistente sul vallo. La realizzazione di una ciclabile dedicata lungo via Caldirolo risulta scarsamente praticabile per le sue caratteristiche fisiche e la sua classificazione quale strada urbana di scorrimento. 2), 3) Si ritiene opportuno inserire il tratto di via Zanardi e di via Frutteti tra le criticità della rete ciclabile ma si rimandano gli aspetti progettuali di dettaglio agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. 4), 5), 6) Si precisa che per mero errore materiale lo schema relativo alla strategia locale 2 del quartiere riporta in legenda la dicitura “Rete ciclabile esistente” volendo invece rappresentare sia i tratti esistenti che quelli di progetto (per la distinzione si rimanda allo schema riportato nel paragrafo relativo all’analisi diagnostica). Gli aspetti progettuali di dettaglio sono demandati agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. Si precisa inoltre che gli schemi strategici hanno carattere ideogrammatico, e pertanto i collegamenti con il vallo della Mura in direzione est-ovest non vanno interpretati come localizzazioni uniche e definitive. 7) Si conferma la diagnosi che ritiene buona la copertura geografica delle linee urbane, non è invece competenza del PUG entrare nel merito di aspetti gestionali del servizio quali la frequenza delle corse e la composizione della flotta.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Intervento sul rischio idraulico e reti fognarie Zona Est PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Si precisa che il PUG assunto contiene tra i suoli elaborati: • la tav. QC.5.5.2a “Carta degli allagamenti da forti piogge”, che riporta una mappatura empirica delle aree urbane che vanno in sofferenza idraulica in occasione di forti piogge partire dalle segnalazioni pervenute alla Protezione Civile, ai del Vigili del Fuoco e nella pagina segnalazioni del portale web del Comune, negli anni 2017-2019 e in occasione del fortunale dell’agosto 2022, integrata con le risultanze di uno studio effettuato da Hera, nel quale sono individuate aree che tendono ad allagarsi con eventi di 30, 50 e 80 mm di pioggia; • l’elaborato sullo stato della rete fognaria 6.3.3b, redatto in accordo con Servizio ambiente e Ente gestore delle reti; • le schede e le tavole dei vincoli (Tdv2 , vincoli da 79 a 84) che recepisce il PAI e il PGRA, definendo vincoli più prescrittivi delle norme di settore. In ogni caso, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza) inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche. In relazione alle indicazioni applicative relative agli scarichi, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni del Regolamento Edilizio per gli interventi diretti (fatta salva la competenza in capo al servizio Ambiente e all’ente gestore), e alla fase di pianificazione attuativa per gli interventi indiretti (AO/PAIP)

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Interventi su cessioni di dotazioni territoriali in siti contaminati e bonifica dei suoli relativi al Parco Schiaccianoci NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) L’osservazione non è accoglibile in quanto non pertinente all’ambito di competenza del PUG così come definito dalla LR 24/2017: la messa a disposizione dei dati relativi a eventuali procedimenti di bonifica in corso è di competenza del Settore Ambiente e Agricoltura del Comune di Ferrara e dell’Ente procedente al procedimento di bonifica. La tavola del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati) ha l’obiettivo di fornire un patrimonio informativo e di conoscenze, oltre che costituire la base per l’individuazione di eventuali vincoli e/o condizionamenti sull’utilizzo di aree oggetto di procedimenti di bonifica. 2), 3) L’osservazione richiede la definizione di temi specifici da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e degli altri piani settoriali.

     

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Facendo riferimento al Progetto Guida n.5 – La metropolitana della ricucitura dei margini urbani per un nuovo Parco Sud -tav. PG5– dove, oltre alla campitura in cartografia, si legge nel capitolo della Narrazione urbana strategica: “… potenzialità di attivazione di un vero e proprio Parco Sud, valorizzabile anche come sede di eventi temporanei, che comprende e mette a sistema le aree verdi pubbliche contigue all’ aeroporto”, si chiede che tale indicazione venga specificata e preveda che venga definito uno spazio e collocata una struttura apposita, all’interno della grande area demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con demaniale limitrofa alle strutture aeroportuali poste a sud della città, per lo svolgimento di eventi temporanei con per esemplificare, l’attivazione in quell’area di un CPR ( Centro di permanenza per i rimpatri), come è stato ipotizzato da notizie di stampa. NON ACCOGLIBILE

    L’esatta collocazione delle aree che potranno accogliere eventi temporanei, esclusivamente all’interno delle su richiamate zone F1 e F3, sarà definita dall’Amministrazione Comunale sulla base di un progetto organico e integrato. L’elaborato PG5 (di natura strategica non prescrittiva) ha esclusivamente il ruolo di indirizzare le progettualità e la messa a terra di futuri finanziamenti (cfr. art. 13 della Disciplina).

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Necessità di ridurre i parametri urbanistici ed edilizi nei tessuti urbanistici consolidati ad alta e media densità NON ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, la richiesta generale di ridurre i parametri urbanistici ed edilizi nei tessuti urbani consolidati a media (TUM) ed alta densità (TUA) non è coerente con l’obiettivo della LR 24/2017 di rigenerare l’esistente, anche attraverso operazioni di addensamento e sostituzione urbana.

    CO
    Forum Ferrara Partecipata
    Modifica disciplina sulla libertà di collocazione delle attività culturali private e delle loro sedi e sulla modifica della categoria funzionale da Direzionale e Dotazione territoriale ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante: a) si propone di modificare l’Art. 19, comma 2 (Tessuti storici) eliminando la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si affacciano su un fronte commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e rurale”.”, ciò al fine di favorire le attività private culturali, sportive, di ritrovo e spettacolo. b) si precisa che le attività culturali no profit e gli edifici per il culto rientrano già all’interno della categoria funzionale G2 (Attrezzature e spazi collettivi), secondo quanto previsto dall’Atto coordinamento tecnico sulle dotazioni territoriali (DGR. n. 112 del 28/01/2021). L’inquadramento nella categoria D (Direzionale) ha natura residuale, per le attività private ritenute prive di interesse pubblico e sprovviste di relativa convenzione sulle modalità d’uso.

    DM Rischio idraulico e allagamenti : SL1 RISCHI ANTROPICI – SL1 STRATEGIE LOCALI, PARTI DELLA CITTA’ CENTRALE – DISCIPLINA, art. 9 , 12, 3 PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Per quanto riguarda i fenomeni di allagamento su via dei Gerani, l’osservazione evidenzia un tema specifico e puntuale che potrà essere sviluppato con gli strumenti attuativi del PUG, con il piano triennale delle opere pubbliche e con il piano investimenti dell’Ente gestore. Si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza). Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica l’osservante fa riferimento a un tema puntuale di manutenzione ordinaria che non è di competenza del PUG secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017, e per il quale si rimanda al settore opere pubbliche.

    CP
    Si propone un’integrazione alle Strategie Locali della Zona EST per quanto riguarda la previsione di specifici interventi per la risoluzione di problemi di allagamento in via Frutteti e nel Parco delle Siepi. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del Piano Urbanistico Generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, e precisato che l’area di via Frutteti e del Parco delle Siepi sono individuate all’interno dell’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza), si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.
    DMZ Ciclabile per raggiungimento cluster 15 zona Focomorto. Con la seguente si cerca di suggerire un percorso alternativo per raggiungere Focomorto dalla rotonda mappale 164, particella 800 (rotonda sita nelle immediate vicinanze della scuola Secondaria ITI, incrocio via Carretti, via Pontegradella), la modifica suggerita prevede la connessione (per l’attuale passaggio
    informale che connette le abitazioni della lottizzazione di via Mari, che costeggia il mappale 1150 foglio 164, utilizzando anche 1041 stesso foglio) ed il passeggio per passaggio per via San Lazzaro, successivamente via Noccioli (Mappale 164, particella 773), creare un collegamento tra la particella appena citata e via della Pioppa utilizzando il mappale 12 foglio 164, attraversare la stessa via per creare poi una ciclabile a corsia riservata parallela a via della Crispa (lato nord) che parta dal mappale 129 foglio 165 e prosegua fino al paese di Focomorto. Tra il mappale 506 e 449 foglio 165 si potrebbe creare un passaggio di connessione tra Focomorto e Pontegradella lontano dalle vie a più alto scorrimento. Il collegamento tra via San Lazzaro e via Pomposa potrebbe passare tra i mappali 53 e 596 foglio 164, 322 e 323 ed accanto al 59 stesso foglio.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che parte del tracciato, quello attorno alle abitazioni della lottizzazione di via Mari, per via San Lazzaro e poi su via Pioppa, è coerentemente già inserito nell’elaborato SL2 “Strategie locali | Cluster del forese”, ed in particolare nel Cluster n. 15, considerato che lo stesso non risulta riportato per mero errore materiale negli Schemi strategici di assetto del territorio, si propone di recepire il percorso nell’elaborato S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità” e “Schema supporto tematico: mobilità”. Il tratto suggerito su via Crispa fino a Focomorto potrà essere una soluzione alternativa nel caso in cui la fattibilità tecnico-economica di quello previsto dal PUG, lo renda irrealizzabile.

    DMZ Proposta di modifica Bretella est tra via Comacchio e via Pomposa. Il collegamento tra le due arterie citate è molto importante per l’attuale giunta ed è comprensibile vedendo il volume dei veicoli in transito nella zona di San Giorgio. Tuttavia l’attuale Progetto prevede il passaggio della strada tra 8 abitazioni (Foglio 196 mappali 553, 688, 690, 849 e 911 per il foglio 198 mappali 25, 26, 27) con un importante interessamento dei mappali 911 foglio 196 e 25 foglio 198 visto che la sede stradale rasenterebbe gli immobili. La modifica proposta consiste nella costruzione dello svincolo nel mappale 94 foglio 196 attraversare il Po nel mappale 70 foglio 198 fino ad arrivare in via Pomposa all’altezza dei mappali 19 e 121 del foglio 198. Questo consentirebbe di non avere immediate interazioni con edifici abitati visto che nei mappali 41, 42 e 43 foglio 198 sono presenti dei ruderi in disuso da diversi decenni individuabili come i mappali 85 ed 86 stesso foglio e ci si inserirebbe nella zona dell’attuale distributore di carburanti disincentivando l’aumento di velocità per l’incrocio successivo di via Pomposa con via Scorsuro. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservante fa riferimento ai corridoi infrastrutturali riportati nel RUE e non negli elaborati di PUG. Il PUG recepisce le considerazioni e i tracciati stradali del PUMS per il quale era stata fatta una valutazione di fattibilità degli interventi. Le tavole strategiche e di assetto S1 riportano un’indicazione ideogrammatica, mentre la tavola dei vincoli TDV2 che cartografa i corridoi infrastrutturali della mobilità di progetto, nella versione assunta, per un mero errore materiale come specificato nell’osservazione d’ufficio, non li ha tutti individuati e rappresentati. Si precisa che nel caso venga prevista la realizzazione dell’opera pubblica, il progetto definitivo potrà prevedere una modifica dei tracciati nel PUG, senza che questo comporti variante al PUG.

    EdU Nel quadro conoscitivo-diagnostico del P.U.G. non ci sembra sufficientemente evidenziato il grave rischio idraulico connesso a piogge intense, responsabili di periodici e sempre più frequenti allagamenti di cantine, garage, giardini e pianterreni di abitazioni del quartiere Borgo Punta tra Via Copparo e Via Magnoni, comprese anche la parallela Via Chizzolini e le perpendicolari Via Elsa Morante, Via Lyda Borrelli e Via dei Morari. Richiamiamo l’attenzione anche sull’area di seria fragilità idraulica dello SkatePark di Via Caretti. Chiediamo pertanto di implementare le strategie prevedendo interventi atti a mitigare i fenomeni con vasche di laminazione, pompe idrauliche, potenziamento della rete fognaria, una più assidua e mirata manutenzione delle caditoie stradali, il ripristino della pervietà di canali di scolo utili e tutte le altre azioni necessarie in linea con l’obiettivo strategico OS1/LS1 (da AP1 ad AP5) PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del Piano Urbanistico Generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza). Rilevato inoltre che nello schema strategico non è visualizzata la simbologia corrispondente al tematismo “Spazi aperti da riqualificare in termini di adattamento climatico” si provvede a modificare l’elaborato correggendo il refuso; inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    RICHIESTA DI LINEE STRATEGICHE PIU’ DEFINITE PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI DI VIABILITA’ DELLA ZONA VIA RAVENNA/ SAN GIORGIO. NECESSITA’ DELLA TANGENZIALE EST PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    La legge regionale n. 24/2017 prevede che la cartografia strategica del PUG abbia carattere ideogrammatico, pertanto in rispetto di tale prescrizione, il tracciato della bretella est è stato individuato con una freccia nell’elaborato S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità” (e così recepito nell’elaborato SL1 Strategie locali – Parti della città centrale). L’elaborato S1 “Schema supporto tematico: mobilità” riporta il tracciato presunto con maggior livello di definizione desunto dal piano di settore PUMS. Ulteriori indicazioni di maggior dettaglio saranno possibili solo in sede attuativa, attraverso apposite valutazioni di fattibilità tecnicoeconomica.

     

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    SI RICHIEDE CHE IL COMPLESSO CASERME POZZUOLO DEL FRIULI E EX CAVALLERIZZA  SIA INSERITO IN SL1 nell’elenco delle “Opportunità di rigenerazione e riconversione”  e che in SL3 sia redatta la scheda progettuale d’ambito per la rigenerazione della caserma Pozzuolo del Friuli e della Ex Cavallerizza. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: a) Si evidenzia che nell’elaborato SL1 Strategie locali – Centro storico, il Complesso Caserma Pozzuolo del Friuli è elencato nell’ambito delle strategie sovralocali, tra gli interventi di “Recupero e rifunzionalizzazione delle aree dismesse” funzionali all’attuazione del Progetto Guida 4 dedicato alla valorizzazione del Parco delle Mura. Tale inquadramento testimonia la maggior rilevanza assegnata dal PUG a questa operazione (si veda in tal senso anche l’OS1-LS3-AP5), rispetto all’elenco relativo alle previsioni strategiche di rilevanza inferiore, citato dall’osservante. b) Si precisa che la scelta di non inserire una Scheda Progettuale d’Ambito per il comparto trova motivazione nella volontà e necessità di garantire maggior flessibilità agli interventi indiretti (PIAP o AO) con i quali sarà pianificata la rigenerazione dell’area ai sensi della LR. 24/2017. Si evidenzia inoltre che tale approccio è stato applicato tendenzialmente a tutte le aree di proprietà pubblica ritenute funzionali all’attuazione delle strategie del PUG.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    RICHIESTA DI MAGGIORE TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA VOCAZIONE AGRICOLA DEL FORESE Uso del territorio rurale in riferimento agli impianti di biometano e biogas PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento all’elaborato SL2 “Strategie locali | Cluster del forese”, ed in particolare al Cluster n. 12 (Viconovo, Albarea, Villanova, Denore), si propone di integrare la strategia locale con l’obiettivo di salvaguardare/valorizzare la vocazione agricola del territorio, gli insediamenti produttivi esistenti che connotano il territorio ed il paesaggio, le possibili azioni di tutela e qualificazione che potrebbero portare a sostenere e potenziare le attività che già perseguono obiettivi di diversificazione e valorizzazione delle potenzialità di questa zona rurale. Si propone altresì di integrare la Tavola e la Scheda dei vincoli con limitazioni relative alla realizzazine degli impianti di biometano-biogas a tutela del paesaggio agricolo in particolare del sito Unesco.

    FCF
    Forum Ferrara Partecipata
    MOBILITA’_Osservazioni sul Piano Urbanistico Comunale di Ferrara Dopo una valutazione delle politiche e azioni proposte dal presente schema di PUG ,si registra un approccio generico, e per certi aspetti retorico, alle problematiche della mobilità urbana, che costituisce uno degli aspetti struttura di una pianificazione orIentata verso la transizione ecologica. Il sistema proposto appare ancora orientato sul potenziamento della mobilità privata automobilistica, mentre la mobilità pubblica e ciclabile appare affrontato in un’ottica di parziale razionalizzazione al di fuori di una visione strategica in grado di ribaltare le gerarchie tra questi differenti modelli di mobilità che preludono a diversi visioni di futuro per la nostra città. Alleghiamo una lista di riflessioni e raccomandazioni che riteniamo necessarie per impostare in maniera più complessa il tema assolutamente centrale della mobilità urbana NON VALUTABILE
    FN La scheda Ex Cogef Via San Contardo d’Este presente nel documento SL3, al paragrafo “Condizioni di sostenibilita”.secondo capoverso, prevede che “Gli interventi dovranno prevedere un ≥ 20% di SU destinata a ERS su SU tot.”. La misura indicata appare errata e va sostituita con ” ≤20% “posto che al capoverso precedente si prevede il mantenimento della permeabilita dell’area nella misura minima dell’80% In merito alla definizione di “area inedificata con inquinamento residuo e con procedimento di bonifica in corso”. Preme osservare che I’area versa da molti anni in totale stato di abbandono, é ricoperta di sterpaglie e, da quanto consta, nessun procedimento di bonifica appare avviato e neppure risulta concluso il procedimento di verifica delle reali condizioni di contaminazione del suolo e delle acque. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’area è classificata dal PUG in Dotazione ecologica e ambientale e pertanto trova applicazione anche l’Art. 30 della Disciplina, si accoglie la l’osservazione in merito all’eliminazione della previsione di una quota di ERS in quanto non pertinente con la trasformazione prevista per l’area e come già evidenziato nell’osservazione d‘ufficio per tutti gli ambiti per i quali non sono previste edificazioni a destinazione residenziale. Non si ritiene accoglibile la proposta di trasformazione in ARE (area di riequilibrio ecologico) in quanto non è compito del PUG proporre agli Enti sovraordinati l’istituzione di questa tutela. In merito al procedimento di bonifica in corso sull’area si precisa che è stato modificato l’elaborato QC.5.10 con osservazione d’ufficio, in considerazione dell’evoluzione dei procedimenti in corso; per ulteriori informazioni si rimanda al Servizio Ambiente o al competente Ente.

    FN Si richiede: piantumazione su aree verdi e lungo i percorsi ciclo-pedonali, desigillatura e pavimentazione drenante, con riferimento alle aree evidenziate nelle mappe catastali allegate ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservazione, si formula la seguente controdeduzione: 1) La richiesta risulta già recepita per quanto riguarda l’area del mappale 1214 inquadrata nell’elaborato SL1 – ZONA EST – Strategie Locali: “Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – sistema delle aree verdi da potenziare attraverso forestazione” 2) La richiesta risulta già individuata dal piano nell’elab. SL1 ZONA EST – Strategie Locali “Valorizzare la rete degli spazi verdi come misura di contrasto ai cambiamenti climatici – maglia urbana di potenziamento dell’ombra” 3) La richiesta è recepibile individuando l’ambito compreso tra via dei Cedri – via Siepe – via San Contardo d’Este come “spazi aperti da riqualificare in termini di adattamento climatico”

    FN Ex-Eldo/Trony : Si tratta dei fabbricati con relativa area pertinenziale, già adibiti a negozio per la vendita al dettaglio di elettrodomestici e articoli elettronici, sotto l’insegna Eldo / Trony, che da molti anni versano in stato di abbandono. Nei documenti allegati al PUG non si riviene una scheda particolareggiata riferita a quest’area. Si richiede pertanto che tale area sia inserita come area degradata che necessita di rigenerazione, stante la sua collocazione all’interno di zone residenziali densamente abitate(Via Pontegradella-Via Caretti). Si suggerisce un utilizzo per attività culturali (biblioteca, sale multimediali, sala prova per musicisti, laboratori artistici o artigianali, spazi per eventi teatrali e musicali, co-working), con esclusione del grande commercio. Si suggerisce altresì la desigillazione dell’area pertinenziale, con la creazione di spazi verdi attrezzati e fruibili in funzione delle attività sopra descritte, evitando ulteriore edificazione. NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’ambito in oggetto è già riconosciuto dal PUG quale ambito di rigenerazione urbana e classificato TUD (tessuto urbano, dismesso, sottoutilizzato o interstiziale da rigenerare), si ritiene non accoglibile la proposta di inserimento di una nuova scheda progettuale in quanto, per dimensioni e caratteristiche, la rigenerazione del comparto ha rilevanza edilizia e perché si ritiene preferibile garantire maggiore flessibilità. Per la medesima ragione non si ritiene ammissibile la proposta di vincolare la destinazione ad attrezzature e spazi collettivi. Si precisa inoltre che ai sensi dell’Art. 23, nelle aree TUD sono ammesse nuove strutture di vendita fino alla dimensione delle “medio-piccole”.

    FV IL LOTTO DI TERRENO FOGLIO 136 MAPPALI 1337 e 1338 RISULTA AREA VERDE E RICREATIVE SPORTIVE. SI CHIEDE CHE SIA DESTINATO A VERDE; di sviluppare quest’area legata all’Area di Riequilibrio Ecologica SCHIACCIANOCI con un Centro visita e di accoglienza; di sviluppare una rete di piste ciclabili dal vallo delle mura verso Frutteti e gli Orti per poi proseguire verso il macero di via Massari; a piantumazione di alberi in tutta l’area, e nella porzione a nord verso lo stradello in direzione IPERCOOP realizzando anche un’area pic nic con panchine mentre nella parte centrale dell’area verde andrebbe riservata una porzione per una zona di sgambamento cani non recintata e segnalata da cartelli; la sospensione e revoca dei progetti di costruzione e ampliamento, di impianti sportivi e non, in corso o già autorizzati. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) La richiesta non è accoglibile in quanto non in linea con l’impianto e la terminologia del PUG che, allineandosi all’Atto di coordinamento regionale sulle dotazioni territoriali (DGR 110/2021), definisce un’unica famiglia di “attrezzature e spazi collettivi” nella quale sono ricompresi gli “spazi attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e le attività sportive”. 2), 3), 4) Si ritiene che le proposte progettuali in merito alla dotazione di attrezzature, alla piantumazione e al completamento della rete ciclabile, siano tutte allineate con le strategie rappresentate in particolare nell’elaborato SL1 Zona EST. L’osservazione affronta tuttavia tematiche di dettaglio che devono essere demandate agli strumenti di attuazione del PUG, ai piani settoriali e alla programmazione delle opere pubbliche. 5) Si precisa infine che, in termini generali, il PUG non ha alcuna efficacia retroattiva e pertanto non può incidere su progetti di opere pubbliche già approvati o in corso di progettazione e su titoli edilizi già rilasciati.

    IN1 Si chiede di modificare la disciplina dei tessuti urbani consolidati (Art. 22, comma 7):
    a) TUA (alta densità): modificare il numero massimo di piani da 8 a 6 e l’altezza massima da 25 a 19 ml;
    b) TUM (media densità): modificare il numero massimo di piani da 6 a 5 e l’altezza massima da 19 a 16 ml;
    Si chiede una consistente riduzione di parametri ed indici, in particolare per gli isolati classificati TUA e TUM posti in prossimità
    delle Mura.
    NON ACCOGLIBILE
    Premesso che l’obiettivo cardine della LR 24/2017 e declinato nel PUG di Ferrara riguarda la rigenerazione urbana della Città consolidata esistente, con conseguente contenimento del consumo di suolo agricolo, considerato che la stessa legge urbanistica promuove interventi di addensamento o sostituzione urbana per la riqualificazione dell’esistente, si ritiene l’osservazione non meritevole di accoglimento in quanto in contrasto con l’obiettivo OS2 del PUG, che fa riferimento alla necessità di concretizzare un processo di lunga durata di rigenerazione urbana, paesaggistica ed ecologico-ambientale della città esistente, nel rispetto delle diverse identità stratificate nel territorio ferrarese. Questa esigenza si traduce nell’obiettivo congiunto di non consumare più suolo e di rigenerare i tessuti e la rete degli spazi aperti esistenti, semplificando e razionalizzando i percorsi procedurali, normativi e gestionali.
    IN1 Si chiede di:
    a) Art. 19, comma 2 (Tessuti storici): eliminare la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si affacciano su un fronte
    commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e rurale”.”
    b) di inserire le attività culturali no profit e gli edifici per il culto nella categoria funzionale G2 (dotazioni territoriali) anziché D
    (direzionali).
    ACCOGLIBILE
    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante:
    a) si propone di modificare l’Art. 19, comma 2 (Tessuti storici) eliminando la frase “esclusivamente nelle unità immobiliari che si
    affacciano su un fronte commerciale, come individuato nell’elaborato “Usi e modalità di intervento del territorio urbanizzato e
    rurale”.”, ciò al fine di favorire le attività private culturali, sportive, di ritrovo e spettacolo.
    b) si precisa che le attività culturali no profit e gli edifici per il culto possono rientrare sia nella categoria funzionale G2
    (Attrezzature e spazi collettivi) sia nella categoria D (direzionali), a seconda se venga svolta un’attività di interesse pubblico
    regolata da convenzione o di natura privata.
    IN Si chiede di specificare, nella scheda del Progetto Guida n.3 (e di conseguenza in disciplina), le funzioni incompatibili con la
    natura del Parco Bassani, chiedendo in particolare di esplicitare, alla dicitura “spazi verdi per eventi temporanei”, l’esclusione di
    quelli a forte affluenza di pubblico per i quali si ritengono più idonee le aree del futuro parco sud nella zona dell’aeroporto
    (Progetto Guida n. 5).
    Infine si chiede di inserire in entrambi i Progetti Guida, prescrizioni cogenti al fine di escludere insediamenti incompatibili
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    La richiesta di specificare “le funzioni incompatibili con la natura del parco” Bassani fa riferimento al Titolo III della Disciplina (Usi e
    modalità di intervento) e, nel caso specifico, all’Art. 29 comma 2, nel quale vengono descritte le destinazioni d’uso ammesse. Tra
    queste, il PUG prevede “spazi aperti attrezzati per il gioco, la ricreazione e il tempo libero per una fruizione integrata e
    un’accessibilità diffusa attraverso la mobilità slow”. Gli eventi temporanei richiamati nell’elaborato PG3 rientrano in queste
    destinazioni d’uso e, inoltre, la destinazione “tempo libero” non può considerarsi in contraddizione con la classificazione di nodo
    ecologico nel PTCP.
    Non si ritiene accoglibile la richiesta di rafforzare la natura cogente dei Progetti Guida, poiché tali elaborati nascono con una forte
    valenza strategica, non prescrittiva, coni l ruolo di indirizzare le progettualità e la messa a terra di futuri finanziamenti (cfr. art. 13
    della Disciplina)
    IN OSSERVAZIONE AL PUG SU CONTENUTI ED ARTICOLI DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTI IL CENTRO STORICO E L’EDIFICATO STORICO Si chiede di modificare alcuni articoli della Disciplina: a) Art. 5, comma 5 (Accordi Operativi): eliminare la possibilità di prevedere in sede di AO altezze o distanze diverse da quelle stabilite dal PUG; b) Art. 7, comma 47 (autorimessa nei tessuti urbani consolidati e nei nuclei residenziali in territorio rurale): si chiede di precisare che la norma non si applica alla Città storica c) Art. 10 (Piani di riferimento per gli elaborati di SQUEA): inserire il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale d) Art. 17, comma 6, lett. a (requisiti prestazionali per PCC): si chiede di eliminare le premialità per PCC nella Città storica e) Art. 19, comma 6, lett. a (edifici soggetti a IED nei Tessuti storici): si chiede di escludere anche gli edifici di categoria T2 dalla possibilità di sopraelevazione f) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per la categoria A1 si chiede di eliminare la dicitura “gli interventi di restauro riguardano l’unità architettonica nella sua interezza” g) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per le categorie A2 e A3 si chiede: – per le “fronti” di eliminare la dicitura “strombatura delle finestre” – per i “portici” di aggiungere la specificazione “nei portici interni” o “prospettanti su spazi interni” – per le “strutture” di sostituire l’ultimo capoverso delle modalità di intervento con il seguente: “in situazioni di gravi carenze strutturali dovrà essere richiesto agli uffici comunali sopralluogo di controllo e di assenso alla demolizione di parti dell’edificio non recuperabili, comunque entro il limite del 30% delle strutture fuori terra” h) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per la categoria A3 si chiede: – per le “fronti” di eliminare del tutto la possibilità di eseguire sui fronti strada coibentazione esterna effettuata mediante “cappotto” – per gli “interni” di aggiungere “nei casi in cui non sia applicabile quanto previsto dall’Art. 10, comma 2 della Legge 120/2020” dopo le parole “…e della linea di gronda” i) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): per gli edifici di classe T1 e T2 aggiungere “intervento di restauro e risanamento conservativo o intervento di ristrutturazione edilizia” dopo le parole “intervento di ristrutturazione edilizia” l) Art. 32, comma 15: per favorire il recupero degli edifici storici/testimoniali si chiede che sia possibile l’esonero dal contributo sul costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione (Art. 10, comma 1, lett. h della Legge 120/2020) PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante: a) Art. 5, comma 5 (Accordi Operativi): non accoglibile. Si ritiene che il PUG debba garantire la necessaria flessibilità per incentivare la rigenerazione degli ambiti assoggettati ad AO. b) Art. 7, comma 47 (autorimessa nei tessuti urbani consolidati e nei nuclei residenziali in territorio rurale): accoglibile. Si precisa che la norma non si applica alla Città storica. c) Art. 10 (Piani di riferimento per gli elaborati di SQUEA): accoglibile. Si propone di inserire il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale d) Art. 17, comma 6, lett. a (requisiti prestazionali per PCC): non accoglibile. La premialità si applica solo agli ambiti perimetrati dal PUG come “ambiti di rigenerazione urbana” di cui all’Art. 19, comma 4, lett. b) e c) della Disciplina. e) Art. 19, comma 6, lett. a (edifici soggetti a IED nei Tessuti storici): non accoglibile. Si ritiene di favorire la rigenerazione con sopraelevazione anche per le categorie T2, ferme restando le prescrizioni contenute nell’Art. 21, comma 4 f) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): accoglibile. Per la categoria A1 si precisa che l’intervento di restauro può avvenire anche per porzione dell’edificio nel rispetto dell’intera unità g) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): parzialmente accoglibile. Per le categorie A2 e A3 si propone: – per le “fronti” di eliminare la dicitura “strombatura delle finestre” – per i “portici” di mantenere la dicitura generale dei portici e non dei portici interni – per le “strutture” di eliminare le percentuali indicate sostituendo con “Non è consentita la demolizione integrale e parziale dell’edificio” h) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): parzialmente accoglibile. Per la categoria A3: – per i “fronti” si propone di eliminare la possibilità di eseguire sui fronti strada coibentazione esterna effettuata mediante “cappotto” – per gli “interni” non è accoglibile la proposta formulata dall’osservante perchè si ritiene sempre possibile la modifica dell’altezza interna degli ambienti per ragioni igienico sanitarie i) Art. 21, comma 4 (categorie di tutela): non accoglibile in quanto in contrasto con il DPR 380/2001, che prescrive l’assegnazione specifica della categoria di intervento e la precisazione delle modalità di intervento per ciascun edificio l) Art. 32, comma 15: parzialmente accoglibile. L’esonero dal contributo di costruzione potrà essere stabilito con apposita delibera di Consiglio Comunale.

    KO Si chiede una migliore definizione dei percorsi ciclabili e un miglior collegamento tra le polarità urbane della parte di città “Ferrara Sud”, in particolare:
    a) una maggior evidenza della segnaletica dedicata alle piste attuali e future
    b) ul miglioramento dei sottopassi di via Gandini e via Beethoven inserendoli in un organico percorso ciclo-pedonale ben evidenziato e illuminato che unisca il Foro Boario alle Corti di Medoro
    c) la realizzazione di due collegamenti ciclopedonali: pista 1) sottopasso piscina via Beethoven-via Kramer-via Nievo-sovrappasso ferroviario-via dello zucchero-accesso alla stazione e al centro città; pista 2) via Gandini-via Verga-viale Krasnodar-via dell’amicizia-attraversamento ferrovia interrata-via del Bove-via Ravera
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che il PUG non entra nel dettaglio delle caratteristiche tecnico-costruttive di percorsi ciclabili e ciclopedonali o della segnaletica, si specifica che all’interno della strategia si fa diffuso riferimento al miglioramento della ciclabilità e della mobilità slow; in particolare all’interno di tutte le Strategie Locali – Parti della città centrale, sono riportati gli obiettivi e le azioni relative al potenziamento della “maglia di connessioni ciclo-pedonali interne ai quartieri”.
    Inoltre, premesso il carattere ideogrammatico degli elaborati della Strategia, all’interno della strategia locale 1 per la parte di città centrale “zona sud – via Bologna” sono già individuate due connessioni nord-sud tra i quartieri a ovest di via Bologna, seppure con alcuni scostamenti e rappresentate con grafie diversificate per i tratti esistenti e i tratti di progetto.
    Si ritiene ad ogni modo opportuno esplicitare nel testo del suddetto elaborato che l’implementazione dei percorsi ciclabili riguarderà in particolare il collegamento delle polarità: Corti di Medoro, Palazzetto dello sport nel Foro Boario, centro polifunzionale per famiglie Ex Pietro Lana.

    KO Si propone di potenziare la frequenza del TPL da viale Krasondar al centro e la riduzione delle tariffe.
    Si propongono interventi di dissuasione e controllo della velocità dei veicoli e la realizzazione di una piazza centrale al rione per rallentare il traffico e per la sua funzione di aggregazione, socialità e accesso ai servizi scuole, chiesa, market.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Relativamente al TPL, il PUG non incide direttamente sulla gestione del servizio di TPL, ma può fornire indirizzi sul suo miglioramento. Si propone di accogliere i rilievi fatti sul traffico in viale Kransodar per riportarli nella Diagnosi e nelle Strategie Locali della Parte di città “Ferrara Sud”. Relativamente alla tipologia di interventi per mitigare il traffico o la realizzazione di spazi pubblici il PUG demanda la loro definizione ai PAIP, al Programma delle OOPP e ai Piani di settore.

    KO Si chiede il potenziamento delle attrezzature collettive in zona Krasnodar, proponendo che:
    a) si recuperino gli edifici nell’area di Foro Boario e nell’area ancora in stato di abbandono dell’ex palazzo degli Specchi (le corti di Angelica); si pensi a dar vita a luoghi di aggregazione sociale;
    b) si creino luoghi aperti alla comunità nel centro per le famiglie previsto nell’ex-scuola Pietro Lana;
    c) si realizzi una piazza tra la parrocchia Sant’Agostino e la scuola IC De Pisis, per riqualificare il tessuto locale, riducendo la circolazione delle auto in transito, favorendo la circolazione pedonale e quindi conferendo all’area un nuovo carattere di luogo di condivisione per la socialità;
    d) si recuperi e si riqualifichi il centro sociale ex Rodari di via Labriola (e altri locali pubblici già presenti nel quartiere) per un suo utilizzo comunitario.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che le proposte si pongono in coerenza con la strategia del PUG – in particolare con i lineamenti strategici e le azioni progettuali afferenti all’OS2 – con la diagnosi e la strategia delineata dal PUG per la Parte di città centrale “Ferrara Sud”, considerato che tutte le aree sono individuate in Disciplina come destinate ad Attrezzature e spazi collettivi o “Tessuti urbani dismessi, sottoutilizzati o interstiziali da rigenerare” e che la scheda progettuale d’ambito di Foro Boario prevede già l’inserimento di spazi pubblici e funzioni pubbliche, si demanda al Programma delle OOPP, alla definizione dei PAIP o degli AO e agli altri Piani di settore la definizione puntuale e la localizzazione degli interventi attuativi per l’attuazione della strategia, senza specificare ulteriori azioni puntuali.
    Si accoglie parzialmente la proposta individuando il centro sociale ex Rodari di via Labriola come “Ambito di rigenerazione urbana” nelle tavole “Usi e modalità di intervento”.

    KO Si chiedono azioni volte a incentivare la riqualificazione edilizia, urbanistica, abitativa e del paesaggio urbano del quartiere Krasnodar.
    Si suggerisce un censimento delle strutture in cemento e metallo, un tempo dedicate a cartelli pubblicitari, al fine di valorizzare maggiormente il paesaggio, sia dal punto di vista ecologico che estetico.
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che la maggior parte del patrimonio edilizio dell’ambito analizzato è individuato come Tessuto urbano consolidato, si segnala che il PUG promuove e incentiva gli interventi di qualificazione edilizia e riqualificazione urbana, sia nella definizione degli obiettivi e delle azioni progettuali della strategia, sia attraverso i meccanismi di premialità di cui all’Art. 17 della Disciplina. Premesso che il miglioramento della qualità urbana ed ecologico ambientale è l’obiettivo principale del PUG, non si ritiene che l’attività di censimento puntuale della cartellonistica proposto rientri nell’ambito di competenza del PUG secondo quanto stabilito dalla LR 24/2017.

    KO Si propone la riqualificazione delle aree verdi di viale Krasnodar, con l’inserimento delle seguenti azioni:
    a) qualificazione e connessione del sistema degli spazi verdi publici presenti nel quartiere Krasnodar migliorando le dotazioni ricreative, sportive, ecoLogiche (vedi Bosco e bacino di laminazione – Spina verde)
    b) progetto di riqualificazione del quartiere Krasnodar (Nomisma per ACER Ferrara)
    c) riqualificazione della zona verde ed ex campo da tennis adiacente alla ex scuola Pietro Lana
    d) creazione di corridoi per insetti impollinatori e azioni mirate a favorire la biodiversità
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che le proposte si pongono in coerenza con gli obiettivi, i lineamenti strategici e le azioni progettuali della strategia del PUG e con la diagnosi e la strategia delineata dal PUG per la Parte di città centrale “Ferrara Sud”, si demanda al Programma delle OOPP, alla definizione dei PAIP o degli AO e agli altri Piani di settore la definizione puntuale e la localizzazione degli interventi attuativi per l’attuazione della strategia, senza specificare ulteriori azioni puntuali e di dettaglio.

    LG

    Nel quadro conoscitivo, elaborato “QC.6.2 Mobilità”, allegato al PUG le seguenti strade: Via Frutteti, Via del Melo, Via della Flora, Via della Fornace e parte di Via delle Siepi sono classificate “Urbane di quartiere”.
    Nelle strategie locali elaborato “SL1” allegato al PUG a pagina 35 le strade sopra elencate sono individuate come “Rete ciclabile esistente”. Oggi invece queste vie non sono ciclabili. Le auto corrono veloci con grave pericolo per ciclisti e pedoni.
    Si chiede l’applicazione del limite di velocità a 30 km/h in Via dei Frutteti, Via del Melo (tratto a nord di Via Frutteti) e Via delle Siepi, dove circolano molti pedoni e ciclisti a tutte le ore per la presenza di esercizi commerciali, degli orti, del centro bimbi “Mille gru”, della sede della contrada San Giovanni.
    Si chiede inoltre la modifica della scheda SL1 indicando Via Frutteti, Via del Melo, Via della Flora, Via della Fornace e parte di Via delle Siepi come “Strade a sede promiscua ciclabile e veicolare”.
    Si segnala in particolare la pericolosità del tratto di Via delle Siepi che va dall’incrocio con Via dei Cedri all’incrocio con Via dei Frutteti, dove la carreggiata è stretta ed in parte occupata dai cassonetti dei rifiuti differenziati e da auto parcheggiate.
    Si chiede di prevedere: 1) lo spostamento dei cassonetti all’inizio di Via dei Cedri, 2) il divieto di parcheggio delle auto, 3) la realizzazione di una corsia ciclabile in questo tratto della Via che si connetta con la ciclabile esistente di Via delle Siepi nel tratto tra Via dei Cedri e le Vie Turchi-San Contardo d’Este, 4) la realizzazione di passaggi pedonali e ciclabili di cui oggi è privo il tratto di Via delle Siepi tra Via dei Cedri e Via Frutteti.

    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si specifica che le problematiche trattate dall’osservante sono già affrontate, sul piano programmatico e strategico, nell’elaborato SL1 ZONA EST. A livello puntuale,le proposte sono da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e degli altri piani settoriali, in particolare il PUMS.
    Si propone la rettifica dell’errore materiale nella legenda dello schema Strategie Locali SL1 del succitato elaborato in quanto è erroneamente riportata la dicitura “strade ciclabili esistenti” come strato cartografico “di vestizione” mentre è invece rappresentata la rete comprensiva dell’esistente e del progetto.
    LP Riferimento: Dossier – Piani Urbanistici Attuativi QC 2_4_2   :   Area Sogepol.
    Nella scheda relativa a quest’area si legge che è stato sottoscritto accordo POC in data 3/5/2017 avente come obiettivo un ampliamento di edificio destinato ad attività sanitarie private e attività sportive ad uso pubblico. Si dice infine che è stata richiesta una proroga per inizio dei lavori entro il 29/6/2023. Sono passati più di sei mesi da questa data e ancora non si vedono tracce di lavori per la ristrutturazione e rigenerazione di tutta l’area anzi sono sempre più evidenti i segni di deterioramento dovuti all’incuria e allo stato di abbandono in cui versa la struttura e tutta l’area circostante per una superficie di circa un ettaro. Considerato che la zona in questione è densamente popolata, chiedo gentilmente che il Comune di Ferrara si faccia carico della ultimazione dei lavori dello stabile per destinare l’uso ad attività come palestre o luoghi di incontro e spazi collettivi per la socializzazione di cui il quartiere è carente.
    LP Vorrei fare riferimento al documento preparatorio del Piano Urbanistico Generale denominato “Verso il documento strategico” del Luglio 2022. Nel capitolo “IL SISTEMA INSEDIATIVO” al paragrafo 4 “Gli ambiti di rigenerazione”, relativamente agli ambiti privati degradati, abbandonati o sottoutilizzati, ho trovato una scheda (numero 3) concernente alcuni fabbricati che si trovano all’inizio di via Pontegradella, nei pressi della rotatoria sulla quale insiste anche via Caretti. Da diversi anni, dopo essere stati la sede di alcuni negozi specializzati nell’elettronica e negli elettrodomestici di consumo come Trony e Eldo, questi edifici versano in una stato di abbandono e degrado. Alcune finestre sono state divelte ed evidenti sono le tracce lasciate dai vandali o altri soggetti che bivaccano all’interno dei capannoni. Non si colgono ancora i segni di una rigenerazione e chiedo pertanto che venga realizzata una nuova scheda che chiarisca anche come si intende recuperare e rigenerare tutta l’area. Considerata la mancanza di impianti sportivi per attività indoor nella zona che è
    densamente popolata, chiediamo di realizzare un impianto per attività al coperto.
    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’ambito in oggetto è già riconosciuto dal PUG quale ambito di rigenerazione urbana e classificato TUD “Tessuto urbano, dismesso, sottoutilizzato o interstiziale da rigenerare” (art. 23), si ritiene non accoglibile la proposta di inserimento di una nuova scheda progettuale in quanto, per dimensioni e caratteristiche, la rigenerazione del comparto ha rilevanza edilizia e perché si ritiene preferibile garantire maggiore flessibilità. Per la medesima ragione non si ritiene ammissibile la proposta di vincolare la destinazione a attrezzature sportive.

    LP Vorrei fare riferimento al documento preparatorio del Piano Urbanistico Generale denominato “Verso il documento strategico” del Luglio 2022. Nel capitolo “IL SISTEMA INSEDIATIVO” al paragrafo 4 “Gli ambiti di rigenerazione”, relativamente agli Ambiti di rigenerazione con PUA pregressi non attuati, compare una scheda (numero 72) inerente al sito sul quale sorgeva l’ex stabilimento Cerestar, in via Luigi Turchi, 13.  L’azienda in questione ha cessato l’attività alla fine degli anni novanta e da allora il sito è rimasto abbandonato.
    La mancanza di interesse da parte della nuova società proprietaria ha reso possibile da un lato la nascita e la crescita di numerosi alberi diventati ormai adulti di notevoli
    dimensioni e dall’altro la formazione di impressionanti cumuli di rifiuti di ogni tipo sversati da cittadini stranieri che bivaccano nei capannoni e che sono stati rimossi solamente grazie all’intervento di alcuni ambientalisti volontari. Chiedo che quest’area sia oggetto di un piano di rigenerazione, di riforestazione urbana e che venga creata una scheda relativa al progetto di recupero dell’area.
    NON ACCOGLIBILE

    Premesso che l’area è oggetto di PUA vigente le cui previsioni hanno piena efficacia fino a che mantiene validità la relativa convenzione urbanistica, il PUG ha individuato il complesso come TUD (Tessuti urbani dismessi, sottoutilizzati o interstiziali da rigenerare) da attuare con la disciplina prevista all’Art. 23 ed in coerenza con le indicazioni del Progetto Guida 1 “La direttrice dell’innovazione produttiva ed energetica lungo il canale Boicelli”. Per quanto sopra, si ritiene che per l’area oggetto di osservazione il PUG stabilisca indirizzi e regole prescrittive per la sua rigenerazione, pertanto si conferma tale previsione urbanistica.

    MM1 OSSERVAZIONI AL PIANO URBANISTICO DEL COMUNE DI FERRARA
    per LA ZONA EST – Criticità Ambientali
    PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Si precisa che il PUG assunto contiene tra i suoli elaborati: • la tav. QC.5.5.2a “Carta degli allagamenti da forti piogge”, che riporta una mappatura empirica delle aree urbane che vanno in sofferenza idraulica in occasione di forti piogge partire dalle segnalazioni pervenute alla Protezione Civile, ai del Vigili del Fuoco e nella pagina segnalazioni del portale web del Comune, negli anni 2017-2019 e in occasione del fortunale dell’agosto 2022, integrata con le risultanze di uno studio effettuato da Hera, nel quale sono individuate aree che tendono ad allagarsi con eventi di 30, 50 e 80 mm di pioggia; • l’elaborato sullo stato della rete fognaria 6.3.3b, redatto in accordo con Servizio ambiente e Ente gestore delle reti; • le schede e le tavole dei vincoli (Tdv2 , vincoli da 79 a 84) che recepisce il PAI e il PGRA, definendo vincoli più prescrittivi delle norme di settore. In ogni caso, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza) inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche. In relazione alle indicazioni applicative relative agli scarichi, si rimanda alle indicazioni e prescrizioni del Regolamento Edilizio per gli interventi diretti (fatta salva la competenza in capo al servizio Ambiente e all’ente gestore), e alla fase di pianificazione attuativa per gli interventi indiretti (AO/PAIP)

    MCS Si propone la valorizazione del Po di Primario come infrastruttura verde e blu. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE
    Nelle strategie del PUG (cfr. Disciplina, art. 10 e 11 ed elaborato S1), il Po di Primaro è oggetto di azioni progettuali finalizzate alla
    sua qualificazione e fruizione sostenibile, soprattutto basata sulla ciclopedonalità, come richiesto. La via Ravenna è uno dei
    tracciati strutturanti della viabilità facenti parte della rete delle infrastrutture verdi e blu, da qualificare dal punto di vista funzionale
    ed eco-pesaggistico (cfr. elaborato S1) e pertanto dovrà essere interessata anche dal migliormaento delle condizioni di fruizione
    e di sicurezza soprattutto nel tratto urbano a nord dell’incrocio con via Wagner. L’osservazione risulta quindi già soddisfatta dal
    PUG assunto.
    MM1 LA TAVOLA Q-5-10 SITI CONTAMINATI RIPORTA IN ZONA EST TRA LO SCOLO DI SAN ROCCO A NORD E VIA CONTARDO D’ESTE UN’AREA CON “PROCEDIMENTO DI BONIFICA IN CORSO PER ACCERTATO SUPERAMENTO DELLE CONCENTRAZIONI DI RISCHI” CAMPITO IN ARANCIONE. ESSENDO PARTE DI TALE AREA STATA ADIBITA A DISCARICA DI RSU DEL COMUNE DI FERRARA, NON RISULTA NESSUNA PERIMETRAZIONE DELLA TAVOLA S2 DELLO SQUEA ACCOGLIBILE

    Si propone di accogliere l’osservazione integrando la Tav. S1 “Infrastrutture di paesaggio verdi e blu e della mobilità”

    MM1
    Amici della Terra
    Si rileva che nella tav. del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati) l’area a sud di via Contardo d’Este (Ex Cogef) è
    indicata come contaminazione in corso di accertamento
    ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che a ottobre 2023 si è concluso il procedimento di bonifica con
    limitazioni d’uso alle sole attività terziarie/produttive. Per quanto sopra, si propone di aggiornare la tavola dei vincoli (TDV2) e la
    tavola del del Quadro Conoscitivo QC_5_10 (Siti contaminati).
    Si provvede inoltre ad integrare la scheda progettuale d’ambito “Ex Cogef”, inserendo come condizione di sostenibilità che ogni
    intervento previsto dovrà essere coerente con quanto previsto dal provvedimento di conclusione del procedimento di bonifica e
    dovrà in ogni caso essere concordato con il servizio Ambiente.

    MM2 l campo sportivo e l’ area di riequilibrio ecologico, posti di fronte alle abitazioni di Via dei Gerani, son prive di canale di scolo delle precipitazioni meteoriche. problema segnalato e riconosciuto dal Comune da tempo. Si chiede la realizzazione di un sistema per lo smaltimento delle acque che non scarichi sulla rete fognaria della via che ha problemi di evacuazione riscontrati e dichiarati da Hera e Comune. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del piano urbanistico generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza); inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    MM2 La rete fognaria di Via dei Gerani ha problemi di smaltimento delle precipitazioni meteoriche, causando frequenti allagamenti delle abitazioni della via. Si chiede il suo collegamento con i canali di scolo della bonifica presenti nella vicinanze o la realizzazione di aree di accumulo delle precipitazioni per evitare gli allagamenti. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Premesso che l’osservazione presuppone l’approfondimento di temi specifici che necessitano di una scala di maggior dettaglio rispetto a quella del piano urbanistico generale, da sviluppare nell’ambito di piani, programmi e progetti di attuazione del PUG, del piano triennale delle opere pubbliche e del piano investimenti dell’Ente gestore, si propone di aggiornare l’elaborato SL1 “Strategie Locali | Parti della Città centrale” individuando l’ambito oggetto di osservazione tra gli “areali urbani con criticità di gestione delle acque meteoriche” (sintesi degli elementi di forza e debolezza); inoltre si propone di aggiungere tra le strategie locali della parte di città, la risoluzione dei problemi di allagamento e di gestione delle acque meteoriche.

    PF IL LOTTO DI TERRENO FOGLIO 136 MAPPALE 1054 RISULTA AREA RESIDENZIALE. SI CHIEDE CHE SIA DESTINATO A VERDE COME PRIMA DEL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO AVVENUTO IN DATA 10/06/2013 SENZA CHE FOSSE SEGUITA LA PROCEDURA CORETTA, DAL MOMENTO CHE VENIVA ACCOLTA UNA OSSERVAZIONE DA PARTE DELLA SOCIETA’ LA NUOVA RESIDENZA CON MOTIVAZIONE DI ERRORE TECNICO MATERIALE SENZA CHE VI FOSSE CORRISPETTIVA ISTRUTTORIA TECNICA A DOCUMENTAZIONE DELL’ERRORE. INOLTRE IL TERRENO DOVEVA ESSERE CEDUTO AL COMUNE  SECONDO UN ATTO D’OBBLIGO CUI LA PROPRIETA’ NON HA MAI FATTO FEDE. SI SEGNALA DANNO ERAIALE ANCHE PER LO SFALCIO DEL VERDE  EFFETTUATO A CARICO DEL COMUNE ANCHE DOPO LA TRASFORMAZIONE A RESIDENZIALE DEL 2013 E FINO AL SETTEMBRE 2019 COMPROVATO DA DOCUMENTAZIONE IN POSSESSO DELLA SCRIVENETE E REDATTA DA UFFICIO VERDE COMUNALE. SI SEGNALA INOLTRE CHE SUL LOTTO INSISTE UNA SERVITU’ DI PASSAGGIO TUTTORA VALIDA COME ILLUSTRATO IN ISTANZA ALLEGATA DAL MOMENTO CHE IL PRIVATO NON HA MAI CEDUTO L’AREA. RISULTANO INOLTRE PRESENTI 10 CANCELLINI REGOLARMENTE CONCESSIONATI RETROSTANTI LE ABITAZIONI COMPRESE TRA I CIVICI 20 E 28 DI VIA FAVERO CHE  ACCEDONO ALL’AREA IN QUESTIONE CONFERMANDO LA NECESSARIA DESTINAZIONE D’USO AD ASC DEL LOTTO PER LA TUTELA DELLA COLLETTIVITA’. NON ACCOGLIBILE

    Premesso che trattasi di lotto inedificato classificato nel RUE vigente tra gli insediamenti prevalentemente residenziali (aree a
    media densità), considerato che sull’area oggetto di osservazione è stato rilasciato un Permesso di costruire per la realizzazione
    di un edificio composto da due corpi di fabbrica bifamiliari, si propone di confermare la destinazione urbanistica assegnata dal
    PUG assunto di TUM (tessuti urbani consolidati a media densità). Pertanto l’osservazione non è meritevole di accoglimento.

    RB Le tavole presenti nel QC_5_5_3a e nel QC_5_5_3b_bis ( pag 131-134) indicano come permeabili aree asfaltate PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento agli elaborati del QC riguardanti la permeabilità dei suoli, si precisa che l’elaborato QC.5.5.3b.bis “Schede permeabilità – Metodo delle Unità Minime”, ora rinominato in QC.5.5.4, aggiorna e dettaglia la tavola QC.5.5.3a. In particolare, le valutazioni fatte nelle cartografie si basano su dati che hanno un livello di dettaglio/approsimazione calibrato sulla scala urbanistica di restituzione degli elaborati. Riguardo le aree segnalate nell’osservazione, riferite al paragrafo UM-175, si precisa che il parcheggio a servizio del centro anziani di via del Melo e l’abitazione di via Frutteti sono già individuate in cartografia come non permeabili, mentre la piccola area asfaltata di via del Melo ha una superficie esigua nell’unità minima che in generale non inficia la valutazione complessiva e le indicazioni necessarie per la discipina e la Valsat.

    RB Nelle SCHEDE NORMATIVE V0, TAVOLA DEI VINCOLI TDV1, punto 68, Impianti  fissi per telefonia mobile: “Per tali impianti si rinvia al Regolamento per l’installazione di impianti di telefonia mobile (ABROGATO) ed al nuovo Regolamento “Piano comunale per la localizzazione degli impianti fissi di telefonia mobile” adottato ( MA NON APPROVATO) “. In sostanza si rimanda a Regole prescrittive, limiti e condizionamenti non vigenti. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento alle schede dei vincoli, si propone di riformulare il punto n. 68 “impianti fissi per la telefonia mobile” come segue: “Per tali impianti si rinvia al Regolamento comunale per l’installazione di impianti di telefonia mobile e alle normative nazionali e regionali di settore”

    RB L’EX-IDROVORA DI VIA CALDIROLO E’ UN AMBITO PUBBLICO DEGRADATO, ABBANDONATO, SOTTOUTILIZZATO DI CUI MANCA NEL PUG UNA SCHEDA PER LA SUA RIGENERAZIONE CON INDIRIZZI DI TRASFORMAZIONE. PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si precisa che il PUG riconosce la potenzialità strategica del complesso ex idrovora di via Caldirolo, difatti: • è inserito nella ricognizione degli Ambiti degradati, dismessi, sottoutilizzati (QC.6.5) • la sua rigenerazione è inserita nell’ambito del Progetto Guida 4 “La cintura verde del parco delle Mura” e recepita nella scheda SL1 relativa al Centro storico • la tavola “usi e modalità di intervento” la classifica come area per Attrezzature e spazi collettivi. La scelta di non inserire una scheda d’ambito è motivata dalla volontà di garantire maggiore flessibilità a un intervento di interesse pubblico già inquadrato nella strategia di Piano di valorizzazione del Parco delle Mura e delle sue relazioni con la città.

    RB Con riferimento alla SL1 riferita alla cosiddetta Zona Est dove si elencano alcuni elementi di debolezza e di forza relativi alla mobilità e accessibilità dove non si evidenziano la gravità di alcune criticità. 1-Congestionamento del traffico in Via Caldirolo e sua pericolosità per ciclisti e pedoni. 2-Discontinuità e carenza percorsi ciclabili sia interni sia di collegamento il Centro Storico 3-Scarsi collegamenti con il parco delle Mura 4-Criticità collegamenti via Frutteti-Piazzale San Giovanni 5-Criticità collegamenti via Frutteti-rotatoria Piazzale Medaglie d’Oro 6-Scarsa copertura TPL PARZIALMENTE ACCOGLIBILE

    Con riferimento a quanto segnalato dall’osservante, si formula la seguente controdeduzione: 1) Si evidenzia che la SL1 già prevede la ricucitura dei collegamenti ciclabili nord-sud all’interno della parte di città (via Frutteti, via Turchi, via del Melo) e altresì prevede l’incremento dei collegamenti est-ovest con il Centro Storico (Progetto Guida 4) e quindi anche con il circuito ciclabile esistente sul vallo. La realizzazione di una ciclabile dedicata lungo via Caldirolo risulta scarsamente praticabile per le sue caratteristiche fisiche e la sua classificazione quale strada urbana di scorrimento. 2), 3) Si ritiene opportuno inserire il tratto di via Zanardi e di via Frutteti tra le criticità della rete ciclabile ma si rimandano gli aspetti progettuali di dettaglio agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. 4), 5), 6) Si precisa che per mero errore materiale lo schema relativo alla strategia locale 2 del quartiere riporta in legenda la dicitura “Rete ciclabile esistente” volendo invece rappresentare sia i tratti esistenti che quelli di progetto (per la distinzione si rimanda allo schema riportato nel paragrafo relativo all’analisi diagnostica). Gli aspetti progettuali di dettaglio sono demandati agli strumenti attuativi del PUG, ai piani settoriali (PUMS) e alla programmazione delle OOPP. Si precisa inoltre che gli schemi strategici hanno carattere ideogrammatico, e pertanto i collegamenti con il vallo della Mura in direzione est-ovest non vanno interpretati come localizzazioni uniche e definitive. 7) Si conferma la diagnosi che ritiene buona la copertura geografica delle linee urbane, non è invece competenza del PUG entrare nel merito di aspetti gestionali del servizio quali la frequenza delle corse e la composizione della flotta.

    RB Via Caldirolo , via Gramicia e via Bacchelli in quanto strade carrabili intorno alle mura, nella proposta di PUG sono ” da qualificare con forestazione lineare, spazi della mobilità sostenibile e potenziamento dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali”. Non si pone in evidenza il carattere panoramico e paesaggistico di queste strade, meta di migliaia di turisti che le percorrono in auto o pullman per ammirare le Mura. Il PUG dovrebbe fissare i vincoli delle strade panoramiche o di rilievo paesaggistico sulle carrabili da cui si possono ammirare le Mura ed anche una eventuale forestazione dovrebbe essere accompagnata da uno studio adeguato per verificare l’impatto della trasformazione rispetto ai punti di vista della viabilità panoramica NON ACCOGLIBILE

    Premesso che: a) le strade di rilievo paesaggistico sono individuate dal PUG su percorsi della mobilità lenta più funzionali alla fruizione del paesaggio e ad un uso ricreativo e turistico del territorio, b) le strade panoramiche sono infrastrutture lineari del paesaggio derivanti dagli strumenti di pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), la proposta formulata dall’osservante non è accoglibile in quanto via Caldirolo, via Gramicia, via Bacchelli si configurano come strade di scorrimento urbano, mediamente trafficate. L’osservazione non è coerente con lo stato di fatto, le caratteristiche funzionali delle strade ed il loro contesto urbanistico e paesaggistico.

     


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