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Quando: sabato 21 dicembre 2024
Dove: Corso di Porta Mare. Torrione san Giovanni
Quando: Sabato 7 dicembre , ore 10:30
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    08/01/2023

    Il progetto Fe.Ris. è inaccettabile e illegittimo

    Andrea Malacarne

    Il progetto Fe.Ris. è inaccettabile e illegittimo, una speculazione edilizia di livello indecente, come non si
    vedeva a Ferrara dagli anni Sessanta del Novecento (forse paragonabile per gravità al palazzone di via
    Kennedy, anch’esso autorizzato con la scusa della “pubblica utilità”: aprire una nuova breccia nelle mura
    per entrare meglio con le auto verso via Porta Reno e la piazza!)
    Quello che più preoccupa, almeno me, è che questa Amministrazione sembra obbligata a portare avanti
    questo progetto a tutti i costi, altrimenti si sarebbe già fermata:
    – ha già perso 3 consiglieri per questa vicenda (e non sembra finita)
    – ha contro buona parte della città: le associazioni ambientaliste e culturali (che dai fatti sembrano
    interessarle poco), ma anche buona parte di quelle del mondo economico (che le interessano assai
    di più) e i sindacati
    – si muove in contraddizione con sè stessa, cioè con le Linee Guida del nuovo Piano Urbanistico
    Generale, da poco rese pubbliche: tra i “Progetti Guida” c’è la cintura verde del parco delle Mura,
    con “allargamento del proprio spazio vitale” e creando “connessioni e integrazioni con gli spazi
    agrari periurbani”: esattamente il contrario di quanto prevede il progetto Fe.Ris. O gli assessori
    “competenti” non hanno letto le Linee guida che propongono, oppure sono obbligati a cercare di
    andare avanti comunque.
    Fe.Ris. non parte da Ferrara, ma da interessi economici a livello nazionale. Tutto l’iter lo lascia pensare, a
    partire dall’offerta di questo Consorzio di ditte, evidentemente in accordo con un grosso marchio
    commerciale, alla Cassa Depositi e Prestiti (proprietaria della Caserma), una offerta condizionata al
    verificarsi di uno scenario complessivo che nulla ha a che vedere con il recupero della caserma. Scenario
    totalmente in deroga alla pianificazione esistente e inconciliabile con quella futura: da qui la fretta di far
    approvare tutto velocemente prima del nuovo PUG e a tutti i costi, evidentemente perché i benefici per gli
    interessati (operatori economici e partiti politici) sono di molto superiori ai costi e ai rischi.
    Chi ci rimette è Ferrara, la città, la qualità urbana, i cittadini, quindi tutti noi. In tutta questa messa in scena
    non c’è nulla di interesse pubblico (che dovrebbe per legge essere “prevalente” per agire in deroga).
    Fattore questo di illegittimità della delibera che ci auguriamo venga riconosciuto dal Tribunale
    Amministrativo Regionale al quale, come Italia Nostra, abbiamo fatto ricorso.
    Altro fattore di illegittimità è il consumo di suolo agricolo (con il nuovo ipermercato), vietato dalla legge
    urbanistica regionale. Una curiosità: mi sono sempre chiesto perché nelle presentazioni di Fe.Ris. venisse
    usato il termine “parco urbano” per definire lo spazio verde intorno al nuovo supermercato. Mi dicevo:
    “l’assessore all’ambiente non sa cosa sia un parco urbano: scambia un normale giardino per un parco
    urbano”. No! Mi sono riguardato la legge regionale e i “parchi urbani” rientrano nelle deroghe possibili al
    consumo di suolo, perché il supermercato non poteva rientrare in nessun’altra possibilità di deroga. Allora
    si cerca volutamente e in modo ingannevole di utilizzare un termine palesemente improprio.
    Insomma: siamo di fronte ad un tentativo di presa in giro indecente che non può e non deve passare!


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