FèRis, una lotta davvero partecipata
Un’azione dal basso ha permesso che il progetto venisse ridiscusso Abbiamo già scritto dell’impegno del nostro Circolo Laudato si’ nel Forum Ferrara Partecipata per contrastare il progetto Féris. Dopo mesi di mobilitazione attiva da parte di moltissimi cittadini, il progetto è stato ridiscusso in Consiglio Comunale dove è stato fermato con una mozione votata all’unanimità, accettando le condizioni che i cittadini avevano richiesto dall’inizio. Non vogliamo soffermarci qui sulla vicenda politica giocatasi in Consiglio comunale, quanto piuttosto sul percorso partecipato, sottolineando quanto sia stato importante e bello che i cittadini si siano uniti per difendere Ferrara da un intervento negativo e impattante per molti aspetti.
Attraverso il volantinaggio porta a porta è stato possibile conoscere molte persone, scambiare due chiacchiere e informare di quanto stava succedendo. Nei quartieri interessati dal progetto sono nati comitati di cittadini che hanno cominciato a ritrovarsi anche a cadenza settimanale. Durante i flash mob, le assemblee, i laboratori e le riunioni organizzative, ci si è potuti confrontare con passione sui valori del bene comune e della sostenibilità ambientale. È stato bellissimo conoscersi: tutti così diversi, senza appartenenza politica, ognuno con una storia alle spalle, ognuno con un contributo preziosissimo da dare, ognuno con la voglia di ascoltare e imparare dagli altri. È stato realizzato un sito senza spendere un euro, ci si è autotassati per pagare i volantini e le sedi in cui trovarsi, poiché a Ferrara non ci sono sale in cui i cittadini possano ritrovarsi gratuitamente. Un ringraziamento particolare va alle guide turistiche che altrettanto gratuitamente domenica 12 marzo hanno accompagnato 150 cittadini in un percorso storico/artistico nei luoghi adiacenti l’ex Caserma.
L’impegno civico ha reso possibile quanto auspica la Laudato si’: «nel dibattito devono avere un posto privilegiato gli abitanti del luogo, i quali si interrogano su ciò che vogliono per sé e per i propri figli, e possono tenere in considerazione le finalità che trascendono l’interesse economico immediato. Bisogna abbandonare l’idea di “interventi” sull’ambiente, per dar luogo a politiche pensate e dibattute da tutte le parti interessate. La partecipazione richiede che tutti siano adeguatamente informati sui diversi aspetti e sui vari rischi e possibilità», e non si riduce alla decisione iniziale su un progetto, ma implica anche azioni di controllo o monitoraggio costante. C’è bisogno di sincerità e verità nelle discussioni scientifiche e politiche, senza limitarsi a considerare che cosa sia permesso o meno dalla legislazione» (183). E ancora, «la redditività non può essere l’unico criterio da tener presente e, nel momento in cui apparissero nuovi elementi di giudizio a partire dagli sviluppi dell’informazione, dovrebbe esserci una nuova valutazione con la partecipazione di tutte le parti interessate. Il risultato della discussione potrà essere la decisione di non proseguire in un progetto, ma potrebbe anche essere la sua modifica o l’elaborazione di proposte alternative» (187).
Di proposte alternative per l’ex Caserma di via Cisterna del Follo si è discusso nell’ultimo incontro del Forum il 14 marzo scorso e il percorso continuerà anche negli “Incontri sulla città: idee e proposte per una città futura” organizzati con il dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. Lunedì 27 marzo ore 17 nella Sala della Parrocchia di via Arginone si parlerà di “Nature urbane e spazi pubblici”.
Ne parlano Romeo Farinella, architetto urbanista, Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara; Anna Lambertini, architetto del paesaggio, Dipartimento di Architettura, Università di Firenze; con Giovanna Foddis, Forum Ferrara Partecipata. Gli altri due appuntamenti in programma sono, invece: mercoledì 19 aprile, ore 17, Parrocchia di San Giacomo Apostolo: “Abitare sano: mobilità, salute urbana e diritto alla casa”. Mercoledì 10 maggio, ore 17, Factory Grisù: “Di chi è la città? Processi partecipativi e rigenerazione urbana”. Siete tutti invitati. Circolo Laudato si’ Ferrara-Comacchio Féris, una lotta davvero partecipata