Fé.Ris, no al parcheggio sulle Mura: “La zona di San Giorgio è già congestionata dal traffico”
Il comitato dei residenti contrario anche al superstore di via Caldirolo, mentre sull’area dell’ex caserma si pensa a una “cittadella della socialità e della cultura”. In ogni caso l’obiettivo è “bloccare il progetto”
È stato pensato in maniera specifica per gli abitanti della zona di San Giorgio l’incontro organizzato dal Forum Ferrara Partecipata in merito al progetto Fe.Ris che si è tenuto nella serata di lunedì 23 gennaio presso il Csv Terre Estensi, già anticipato da un primo appuntamento che si è svolto venerdì 20 al centro ‘Il Melo’, e a cui seguirà un terzo appuntamento, rivolto invece più specificamente agli abitanti dell’area di via Scandiana, che si terrà sempre al Csv, in via Ravenna 52, mercoledì 25 gennaio alle 18.
All’interno del Forum Ferrara partecipata, il cui scopo, oltre a bloccare Fe.Ris, è favorire la partecipazione dei cittadini alla pianificazione urbanistica della città e far sentire la loro voce su come progettare gli spazi urbani, sono nati diversi comitati di residenti nelle aree interessate dal progetto.
Come sottolinea Corrado Oddi: “Dal forum sono nati tre comitati di quartiere nelle zone maggiormente interessate, ma la speranza è che ne nascano altri, per favorire la partecipazione. Il forum ha diverse idee su come utilizzare lo spazio della caserma, ma volutamente non sono state tirate fuori, perché si vuole dare la parola alle persone. A Ferrara non ci sono più, ad esempio, spazi gratuiti per riunirsi, tutte le sale sono a pagamento. Lo spazio della caserma potrebbe diventare una ‘cittadella della socialità e della cultura’, ma vogliamo che le proposte vengano dai cittadini”.
Il forum nasce inoltre allo scopo di approfondire contenuti, idee di programma per il futuro della città, al suo interno ci sono tecnici, docenti universitari, ed è in preparazione un ciclo di seminari in collaborazione con l’Università di Ferrara “su temi specifici – come spiega Oddi -: rigenerazione urbana, mobilità, consumo di suolo, città e salute. Vogliamo contrastare Fe.Ris, ma anche far uscire idee per la Ferrara del futuro: se riuscissimo a fermare Fe.Ris poi il gruppo proseguirebbe comunque le sue attività”.
“Vogliamo lavorare – prosegue il coordinatore Oddi – perché ci sono tutte le possibilità, da qui a giugno, termine per prendere le decisioni finali, per bloccare il progetto. Nel frattempo vogliamo approfondire i temi legati alle scelte urbanistiche sulla città e sul suo futuro. Pensiamo che sia un’occasione per rimettere in moto tutto questo, i cittadini devono riprendere la parola, la capacità di farsi sentire e di dire quando sono in disaccordo”.
I passi da realizzare per Fe.Ris prevedevano una discussione in Consiglio comunale a gennaio, che non è avvenuta. Scelta poi considerata alquanto strana dal comitato è che la Giunta abbia deciso di affidare a una ditta esterna gli studi sul progetto. “Curioso – commenta Oddi – perché vanno fatti prima, e l’affidamento alla ditta esterna dimostra lo ‘spolpamento’ delle professionalità del Comune, fatto che si commenta da solo, come anche che abbiano sentito il bisogno di trovare in corso d’opera motivazioni più forti di quelle presentate in precedenza. Quando c’è stato il passaggio in consiglio il voto è stato di 17 a 15, mancava un consigliere e ci sono stati dei cambiamenti, quindi se si votasse oggi quel risultato non sarebbe scontato. Si deve poi ancora pronunciare la provincia. Abbiamo incontrato il presidente Gianni Michele Padovani, e sulla carta ci sono 7 consiglieri contrari e 6 a favore. A Padovani abbiamo chiesto un pronunciamento del Consiglio provinciale non solo sull’aspetto di più stretta competenza della provincia, ma sulla pubblica utilità di tutto il progetto, e la risposta che abbiamo ottenuto è che la loro valutazione sarà d’insieme”.
“Fe.Ris – è la considerazione fatta da Luigi Rimondi, residente nella zona dagli anni Settanta – è un progetto ‘a scatola chiusa’, comprende tre opere che non si possono dividere l’una dall’altra. L’Amministrazione attuale, ma anche la precedente, non hanno mai chiesto nulla in merito alle opere da realizzare. È da dieci anni che si parla di una bretella per scaricare il traffico da San Giorgio, ma non si è mai fatto nulla, mentre il supermercato e il parcheggio che vogliono costruire andrebbe ad aumentare il traffico su San Giorgio e su via Bologna, già ora intasate. Goethe ha definito Ferrara ‘la città del silenzio’, oggi siamo la città dei supermercati”.oC. Come ha spiegato Lucia Ghiglione, appartenente al comitato di residenti di San Giorgio, “Italia nostra per quanto riguarda la zona di via Volano, dove sorgerebbe il parcheggio, ha promosso un ricorso al tar, vedendo in questo intervento un’azione che rovina un’area tutelata che ha un valore storico riconosciuto come patrimonio dell’umanità Unesco. Esiste già, però, un altro parcheggio sulle mura, non dimentichiamo il baluardo di San Lorenzo, quindi è un ricorso sul filo del rasoio. È stato poi chiesto un contributo per il Pug, quindi cittadini e associazioni, entro il 15 febbraio, possono portare proposte, in particolare sulla viabilità, tema scottante di quest’area. E il forum, con l’aiuto dei tecnici al suo interno, sta raccogliendo le idee dei cittadini che vivono nell’area”