Esiste una città da mangiare
Esiste una città dove, sotto le mura, crescono piante da frutto, fragole e cespi di lattuga. Dove ognuno dei cittadini può raccogliere gratuitamente il cibo coltivato negli spazi verdi. Questa città è Andernach, sul Medio Reno in Germania, dove, al posto dei fiordalisi, nei parchi urbani crescono pomodori e carote.
Nato nel 2010, il progetto, ideato da Heike Boomgaarden , si struttura attraverso 8000 mq di aiuole e giardini e promuove l’agricoltura biologica, l’importanza della biodiversità e ha come obiettivo quello di stimolare una riflessione su come il cibo venga prodotto e consumato. Ciò è estremamente importante, considerato il fatto che oggi la metà della popolazione del mondo vive in zone urbane e che, secondo le previsioni, entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale vivrà in città. È necessario interrogarsi, quindi, su strategie che permettano una possibile autosufficienza.
Ed è possibile, oltre che necessario, riappropriarsi del potere di immaginare, di essere visionari, di vedere i 9 km delle mura di Ferrara convertiti in orti, attraverso un progetto semplice che può rendere la nostra città più sostenibile. “L’agricoltura urbana può essere utile per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche delle città. Le piante migliorano il clima perché riducono il calore durante le stagioni calde e trattengono l’acqua durante le piogge intense, diminuendo il rischio di inondazioni. Gli orti e i parchi offrono anche un rifugio agli uccelli e agli insetti e contribuiscono a preservare la biodiversità” (cfr. “L’orto in città è una buona idea”, Francesco Orsini, Michele d’Ostuni, Frontiers for young minds, su Internazionale kids, 16 gennaio 2023, ).
L’Edible Cities Network è un progetto finanziato dall’UE che mette in relazione le esperienze di innovazione alimentare urbana e pianificazione urbana sostenibile “per città più verdi, più commestibili e, soprattutto, più vivibili” (cfr.Edible Cities Network). Sul sito è disponibile una “cassetta degli attrezzi” dove cercare strumenti utili ad avviare un progetto oltre che una community per lo scambio e la condivisione di buone idee. Inutile dire che il progetto è solo un esempio tra le tante possibili vie per una “rigenerazione urbana”, questa volta, realmente nature-based .
Alessio Papa
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