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Quando: martedì 15 aprile 2025, ore 17-19
Dove: Palazzo Tassoni, salone d'onore, via Ghiaia 36, Ferrara

    Il REPORT 2023 DI ARPAE ER SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN REGIONE

    1. Come già apparso sulla stampa nei giorni passati, il Report 2023 sulla gestione
    dei rifiuti in regione redatto da Arpae ER 2023, riferito ai dati consuntivi 2022,
    fornisce alcune indicazioni utili sul tema. Va, però, innanzitutto detto che i dati sono
    aggregati sulla base delle singole province e, quindi, non possono essere considerati
    come assolutamente indicativi per il Comune di Ferrara che, come noto, ha una
    gestione specifica affidata, sia pure in proroga, ad Hera.
    In ogni caso, possiamo lì ritrovare alcuni elementi significativi dei risultati 2022
    anche per il territorio ferrarese, di cui almeno 3 pensiamo valga la pena vengano
    segnalati:
    – un buon risultato per quanto riguarda la raccolta differenziata, che vede la
    provincia di Ferrara, con il 77% sul totale dei rifiuti urbani, sia pure in lieve calo
    dello 0,4% rispetto al 2021, sempre al 3° posto nella classifica delle province in
    regione, come nel 2021 e comunque al di sopra della media regionale che si attesta al
    74%;
    – un risultato discreto per quanto riguarda la produzione dei rifiuti urbani, per
    cui la provincia di Ferrara si colloca sempre al 4° posto in regione con 615
    kg/abitante, la stessa quantità prodotta nel 2021, una situazione di poco inferiore alla
    media regionale che nel 2022 è stata pari a 628 kg/abitantei;
    – un risultato decisamente negativo per quanto riguarda il costo del servizio, che
    vede la nostra provincia nel 2022 al penultimo posto in regione, con un livello di
    241€/abitante, inferiore solo a quello di Rimini, pari a 280 €/abitante, mentre la
    media regionale è di 213 €/abitante. Situazione analoga a quella del 2021, dove i
    numeri erano rispettivamente di 253, 282 e 223 €/abitante. In tema di costi, poi, il
    Report Arpae 2023 affronta la questione anche guardando alla situazione delle
    singole gestioni, e qui si trovano alcuni dati specifici relativi al Comune di Ferrara,
    visto che ha una gestione apposita da parte di Hera. In particolare, è possibile
    rilevare che il costo annuo procapite per gli abitanti di Ferrara è di 217 €, 12°
    posto peggiore tra i 19 ambiti di gestione presenti in regione.
    Questo breve excursus ci serve anche per dire che siamo in presenza di una
    situazione sostanzialmente stabile in regione e nella provincia di Ferrara tra il
    2021 e il 2022, ragionamento che torna utile per l’approfondimento che svolgiamo
    subito di seguito.

     

    DOCUMENTO COMPLETO IN PDF: Rifiuti non riciclati, produzione rifiuti, RD a Ferrara e in regione

    PER LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI NEL COMUNE DI FERRARA – Rete Giustizia Climatica

    Gli obiettivi di fondo delle politiche dei rifiuti
    E’ ormai da lungo tempo che sono chiari e, almeno sulla carta, sanciti i principi di
    fondo cui attenersi per attuare una buona politica del ciclo dei rifiuti. Parlo delle
    famose 4R ( riduzione, riuso, riciclaggio e recupero), che ispira la normativa
    europea e la stessa legislazione italiana, che fissa sin dal Codice ambientale del
    2006 la gerarchia della gestione dei rifiuti1
    .

    Accanto a questi riferimenti, si è andata sempre più affermando l’idea – anche
    questa, a parole, accettata e sostenuta dall’insieme dei soggetti che si occupano di
    politica dei rifiuti- che si tratta di passare ad un sistema di economia circolare,
    abbandonando quella di tipo lineare. Insomma, di lasciare da parte lo schema
    “produzione- consumo-scarto” per assumere, invece, l’ottica che anche lo scarto sia
    quanto più ridotto possibile e diventi esso stesso risorsa. Come ha scritto la Direzione
    Generale del Parlamento Europeo, “ l’economia circolare è un modello di produzione
    e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione,
    ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.
    In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti
    al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è
    composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico. Così si
    possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando
    ulteriore valore”…….

     

    DOCUMENTO COMPLETO IN PDF : Per la ripubblicizzazione PDF

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